Il lungo addio a Pippo Baudo, scomparso il 16 agosto a 89 anni, ha raccolto davanti al suo feretro migliaia di persone - amici del mondo dello spettacolo, familiari, ex colleghi, gente comune - pronte a salutare per sempre uno dei giganti della nostra televisione. I funerali di mercoledì 20 agosto, celebrati nella sua Militello a Catania, spegneranno i riflettori su questa morte così sentita ma non sull'impatto culturale e mediatico che Baudo ha avuto sul piccolo schermo. Il dilemma sull'eredità di Pippo Baudo riguarda soprattutto l'aspetto artistico, ovvero chi, oggi, potrebbe essere il degno successore di un tale colosso. Ma c'è anche a quello, ben più terreno, legato al patrimonio di Pipp Baudo, frutto di 40 anni e più di carriera. A chi andranno i suoi beni? Il testamento di Pippo Baudo riserverà delle eclatanti sorprese? Facciamo il punto partendo da quello che sappiamo.
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Il patrimonio di Pippo Baudo, frutto di 4 decenni di lavoro in tv
Sebbene sia molto difficile ricostruire la mappa di beni e immobili posseduti dal conduttore appare chiaro, da alcune indiscrezioni rivelate da Il Messaggero, che Baudo in vita aveva scelto di investire in larga parte sul mattone, acquistando negli anni diverse proprietà tra Roma e la Sicilia: più precisamente Baudo possedeva cinque casa nella Capitale (in zona Prati e in Centro), una villa da Acireale e svariati terreni, disseminati nel territorio di Noto e Siracusa. Altre indiscrezioni non confermate riportano che la pensione di Baudo ammontasse a 1000 euro al mese. Non vanno dimenticate le royalties in arrivo dalle canzoni di cui è stato autore, da "Donna Rosa" a "W le donne" e i proventi accumulati in carriera per lo sfruttamento della sua immagine. Sommando queste voci, il patrimonio di Pippo Baudo si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro.
Chi sono gli eredi di Pippo Baudo
Come dicevamo, salvo eclatanti sorprese riservate dal testamento, ad ereditare i beni del conduttore saranno i suoi due figli, Alessandro - classe 1962, nato dalla relazione con Marinella Adinolfi e riconosciuto legalmente nel 2000 - e Tiziana, nata nel 1970, frutto del matrimonio con Angela Lippi.
Il degno successore di Pippo Baudo in tv: chi prenderà il suo posto nel cuore del pubblico?
Ancor più complesso è rispondere in modo univoco a questa domanda: quale personaggio dello spettacolo potrebbe, alla luce di ciò che Baudo è stato e sempre sarà per la televisione italiana, prendere il suo posto nel cuore del pubblico? Lo stesso quesito era arrivato spesso anche alle orecchie di Pippo, che mai si era sbilanciato - per fair play, ci scommettiamo - facendo nomi di colleghi o presunti eredi artistici. Solo una volta, ha raccontato il suo avvocato Giorgio Assumma al Corriere della Sera, si era lasciato andare, definendo Stefano De Martino uno che "sa parlare con il popolino". Un'espressione che riassume due delle caratteristiche del perfetto conduttore, secondo il codice semiotico e linguistico imposto da Baudo nei suoi anni d'oro: essere nazionalpopolare e comunque mantenere la propria identità, senza snaturarsi. Un equilibrio complesso, che in pochi titani della tv sono riusciti a gestire con maestria: Corrado, ovviamente, lo stesso Baudo, Mike Bongiorno. Oggi sono Amadeus, Carlo Conti, Fiorello e Gerry Scotti, insieme ad Antonella Clerici, Simona Ventura e Mara Venier, a riflettere in modo chiaro questa duplice richiesta del pubblico. Un'arte in cui Pippo Baudo è stato maestro, mentore indimenticabile di decine di suoi colleghi che oggi ambiscono a essere ricordati con lo stesso affetto e la stessa stima riservate al conduttore.