Nel 1997 Pippo Baudo debutta a teatro con L'uomo che inventò la televisione di Garinei e Giovannini (registi famosissimi, fondatori della commedia musicale). Quando il musical va in scena lui è già una leggenda della televisione italiana: sono passati quasi quarant'anni dal suo esordio in tv (avvenuto nel nel 1959 nel varietà La conchiglia d'oro, condotto da Enzo Tortora) e sono già trascorsi quei decenni fondamentali per la sua carriera e la nostra televisione, segnati nella memoria collettiva dai numerosi programmi per la Rai: Domenica in (1979-85, 1991-92), Fantastico (1984-86 e 1990), Serata d'onore (1983, 1986) e le tante edizioni del Festival di Sanremo (13 in tutto, un record: 1968, 1984-85, 1987, 1992-96, 2002-03, 2007-08). La carriera di Pippo Baudo è un patrimonio culturale che corre dalla tv in bianco e nero al digitale, dal varietà del sabato sera all'intrattenimento pomeridiano. Un lavoro infaticabile a cui il conduttore e autore non si è mai sottratto: fino all'ultimo (si è spento il 16 agosto 2025 a 89 anni) ha continuato nel suo grande lavoro di innovatore e talent scout, regalandoci trasmissioni indimenticabili. Ecco 7 momenti memorabili, tratti dai suoi programmi più famosi.



I momenti indimenticabili (e le curiosità) della tv di Pippo Baudo

Settevoci (1966), il primo talent show di cui (non) abbiamo memoria

Il 6 febbraio 1966 va in onda la puntata pilota di quella che i vertici della Rai definiscono "una trasmissione inammissibile". Settevoci è un quiz musicale a cui partecipano anche cantanti debuttanti (antesignano dei moderni talent show). Il successo è immediato, il programma va in onda fino al 1970 ed è uno dei primi a usare l’applausometro. Purtroppo, i nastri del programma sono andati tutti persi, tranne le sigle e questo sketch.

Festival di Sanremo (1968), Louis Amstrong e quella canzone di troppo

È il primo Sanremo condotto da Pippo Baudo, Armstrong è concorrente con Mi va di cantare. Il pubblico è in delirio, dopo l'esibizione della prima serata lui intona When the Saints Go Marching In ma Baudo è costretto a interromperlo perché, da regolamento, nessun cantante può fare due brani.

Luna park (1979) e il rilancio di Tina Turner

Nel 1979 Pippo Baudo conduce il varietà del sabato sera Luna Park, in cui è affiancato da Tina Turner, in uno dei momenti più bui della sua carriera. "Venne qui quando era in declino e con noi trovò occasione per rilanciarsi", ha dichiarato anni dopo lo stesso Baudo. Luna park, tra l'altro, vede il debutto televisivo della soubrette italo-statunitense Heather Parisi.

Fantastico 6 (1985) consacra Lorella Cucarini "la più amata dagli italiani"

Durante l'ultima puntata della sesta edizione di Fantastico, Baudo presenta Lorella Cuccarini, Manuel Franjo e il corpo di ballo che si è esibito su un estratto dalla sigla Sugar Sugar. In pochi mesi Lorella Cuccarini diventa uno dei volti più noti e amati della tv italiana.

Festival di Sanremo (1995), il tentato suicidio in diretta tv

In molti ricordano la scena dell'uomo penzoloni su una balconata del Teatro Ariston di Sanremo, pronto a lanciarsi giù e salvato da Pippo Baudo. Siamo nel 1995, il festival si interrompe, si pensa a uno scherzo, a un gesto disperato, a una trovata televisiva. La verità non è mai stato appurata ma a distanza di anni l’uomo ha raccontato di essere stato pagato per quel folle gesto ben 20 milioni delle vecchie lire.

Festival di Sanremo (2002), la gag con Roberto Benigni

Un'ospitata che finisce con un'interrogazione parlamentare. Succede nel 2002, a Sanremo: Roberto Benigni arriva al Festival e nel mezzo di una gag afferra le parti intime del conduttore. Il suo intervento, giudicato fazioso da alcuni esponenti politici, arriva in Parlamento.

Le Iene (2012), l'invito per telegramma

L'8 marzo 2012 Pippo Baudo conduce Le Iene insieme a Ilary Blasi ed Enrico Brignano. Sostituisce per una puntata Alessandro Gassmann prima dell'arrivo di Claudio Amendola, e dimostra (se mai ce ne fosse bisogno) di essere capace anche lontano dalla sua comfort zone. Baudo ha raccontato di essere stato contattato con un telegramma, ricevuto da Gassmann.