Se nell'immaginario collettivo le storie tormentate di regine e principesse hanno un posto speciale, allora la vicenda umana e istituzionale di Sissi, imperatrice d'Austria e poi regina d'Ungheria, è senz'altro una delle più amate e raccontate di sempre. Soprattutto dal cinema e dalla tv, che di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach ha cantato le fragilità e i tormenti, le gioie (poche) e i dolori (tanti, tantissimi), affidando ad attrici poi entrate nel mito il difficile ruolo tragico e immortale dell'imperatrice.
Proprio stasera 5 agosto, in prima serata su Canale 5, va in onda il quarto e ultimo capitolo di una fiction dedicata all'imperatrice d'Austria: si chiama Sissi e la protagonista è interpretata da Dominique Devenport. Una riscrittura della storia e della biografia che però ha appassionato milioni di spettatori in due episodi (il secondo andrà in onda il 6 agosto sempre in prima serata).
Certo, la Sissi cinematografica che tutti ricordano con maggiore nitidezza è quella interpretata da Romy Schneider nell'omonima trilogia degli anni Cinquanta, ma negli ultimi decenni molte attrici, come la svizzera Devemport, si sono cimentate nell'impresa di portare sullo schermo le densissime vicende che hanno tratteggiato la travagliata vita di Sissi sul trono accanto all'imperatore Franz-Joseph. L'uomo che l'ha scelta come sposa, colto da un impulso irresistibile, quando Sissi non aveva che 15 anni, di lei si era innamorato veramente: sorella minore della ben più promettente Elena, che infatti era stata designata come futura moglie dell'imperatore, Sissi si è ritrovata sulle spalle il fardello della corona per un gioco del destino che molto ha a che fare con il colpo di fulmine di Franz.
Sissi 4 su Canale 5, la storia di un'imperatrice progressista
La serie su Sissi è arrivata con la prima stagione su Canale 5 a partire dal 2021: è una produzione tedesco-austriaca con Dominique Devenport, che dopo questo ruolo e la presentazione del titolo al Festival di Cannes ha acquisito un grosso successo internazionale, e Jannik Schümann in quelli di Franz. L'ultima stagione, composta da sei episodi, racconterà l'epilogo non solo della storia d'amore di Sissi con il marito - che poi tanto idilliaca non era, come raccontano espressamente le biografie dell'imperatrice, la più attendibile delle quali è quella scritta dalla storica Brigitte Hamann - ma anche il suo infaticabile opporsi alla corte di Vienna, alla suocera Sofia, all'aristocrazia che pretendeva massimo rigore dalla sua imperatrice e non vedeva di buon occhio i suoi viaggi, la sua fragilità, la sua salute cagionevole che, magicamente, tornava ai vecchi fasti quando si allontanava dalla capitale austriaca.
La fiction Mediaset, ovviamente, ha romanzato alcuni personaggi, modificando in alcuni casi alcuni episodi storici a fini drammatici. Uno dei cambiamenti più eclatanti della serie riguarda l'ormai leggendaria prima notte di nozze con Franz dopo il matrimonio celebrato il 24 aprile del 1854, consumata tre giorni dopo le celebrazioni: nella fiction, che pure ha mantenuto nella caratterizzazione del personaggio principale i suoi tratti più ribelli e anticonformisti, questo delicatissimo passaggio non compare. Delicatissimo perché nel concepimento di un erede - Rodolfo, l'unico figlio maschio, sarebbe arrivato solo nel 1958, dopo due femmine, di cui una, Sofia, morta da bambina - si concentrava la ragion d'essere della giovane e inesperta Sissi sul trono d'Austria. La fiction in onda su Mediaset romanticizza anche il legame con Franz, per cui Sissi ha provato a lungo, fino all'attentato che ha posto fine alla sua vita nel 1898, un grande affetto ma nulla più; il conte Andrássy, figura storica che ha avuto un grande peso nell'annessione dell'Ungheria all'Austria nel 1867 e una potente influenza, anche politica, su Sissi, non aveva mai incontrato Franz o comunque con lui non aveva rapporti, come invece lascia intendere la serie.
Sissi è stata certamente una imperatrice moderna, capace di sottrarsi al rigore e al decadentismo della corte viennese pur mettendo da parte, in più di un'occasione e con non poco sconcerto da parte dei sudditi (che pure l'amavano) il suo ruolo istituzionale. Ma nella sua biografia si annidano drammi privati e fragilità psicologiche che non possono essere dimenticate quando di lei si tratteggia un ritratto per il cinema e la tv. Le sue continue fughe all'estero, l'ossessione per la bellezza femminile, l'attenzione maniacale per il suo aspetto fisico e per i suoi lunghissimi capelli, l'amore per l'equitazione e per Possenhoffen, casa ancestrale in Baviera dove ha vissuto tutta la sua infanzia nella libertà più pura, sono punti fondamentali della sua vita: la fiction in onda su Canale 5 con gli ultimi sei episodi della quarta stagione riprende in parte questo universo, scegliendo di presentarsi Sissi come una donna indipendente e combattiva, romantica e passionale, e lasciando da parte gli elementi più cupi ed estremi della sua biografia. Sissi, a conti fatti, ha avuto una vita tragica: a soli 15 anni, quando non era che una bambina, si è ritrovata invischiata in una vita che non voleva, che mai avrebbe desiderato o immaginato per sé. Raccontare la vera storia dell'imperatrice d'Austria non dovrebbe mai prescindere dalla narrazione delle sue vicissitudini intime e pubbliche più fosche. Solo così potremmo davvero capire il personaggio, tra i più emblematici, amati, raccontati e indimenticati della storia europea recente.