Avete presente il buon poliziotto, duro e puro, che sa sempre cosa fare per il bene mio, suo e di tutta l'umanità? Ecco, dimenticatevelo. L'epoca dei Commissari "alla Montalbano", la cui trasgressione maggiore poteva essere giusto un arancino di troppo, è finita. Gli uomini di legge sono cambiati: sono diventati più duri - come i tempi in cui sono immersi -, ruvidi, combattuti. I primi a dirigersi verso "il lato oscuro del giallo" sono stati gli eroi americani, si veda per esempio quel gioiellino british di Dept Q., da recuperare all'istante su Netflix se ve lo siete perso. Il protagonista Carl (Matthew Goode, già visto in A Discovery of Witches) è un uomo ostile, all'inizio fatichi addirittura a empatizzare con lui, ma il suo talento è tale, così come le sue mille sfumature, che nel giro di poche puntate ti tira dentro al suo mondo di piste, indizi, indagini. E da lì non vuoi più uscire. Gli esempi potrebbero essere molti di più perchè, si sa, americani e inglesi sono sempre i primi a intercettare le tendenze del momento. Ma il punto è un altro: la notizia è che finalmente, anche in Italia, poliziotti, avvocati, ispettori (pure quelli deputati alla sicurezza) sono un po' meno eroici e più umani.

giallini in rocco schiavonepinterest
courtesy photo/foto di Daniele Mantione/Rai


A fare da apripista è stato Rocco Schiavone che però, non a caso, è stato subito "confinato" su Rai2: la rete dove si può essere scorretti. Il posizionamento non ha però messo il protagonista Marco Giallini al riparo dalle critiche: fin dalla prima stagione, e poi ad anni alterni, qualcuno si è puntualmente lamentato della sua brutta abitudine nel fumarsi le canne. Con annesse polemiche. La settima stagione è stata confermata sulle reti Rai anche se arriverà con qualche mese di ritardo...

serie tv gerri su rai unopinterest
courtesy photo/Rai

Poi quest'anno è arrivato l'ottimo Gerri di Rai1: un poliziotto di origine rom, che solo per questa sua origine ha contribuito a rompere un grande tabù. Nell'immaginario collettivo, a torto o a ragione "rom" vuol dire "zingaro" e si fa fatica ad associare il tutto con il concetto del rispetto della legge. Con Gerri la Rai ha dimostrato il contrario e in molti sperano che la serie tv con Giulio Beranek possa avere un seguito. Al momento non ci sono ancora notizie ufficiali in merito.

Ma è da settembre che arriverà un'infornata di nuovi uomini di legge, originalissimi e fuori dagli schemi.

Il più atteso è indubbiamente il Ligas di Luca Argentero. L'ex dottor Fanti di Doc (dove speriamo comunque di ritrovarlo...) appende temporaneamente al chiodo il camice, così come i grandi ideali, per calarsi nei panni di un avvocato politicamente scorretto. Lo stesso Argentero, durante la presentazione dei palinsesti Sky dell'anno scorso, aveva ammesso che fosse un "personaggio atipico per me: molto più scabroso, meno rassicurante. Ligas è un avvocato con licenza di investigare. Tende a voler difendere sempre i perdenti e, in aula, la difesa del bene non è in cima alle sue priorità: è un uomo che gioca con la legge». La serie, attesa in autunno su Sky, si ispira al libro Perdenti. La prima indagine dell’avvocato Ligas di Gianluca Ferraris (Piemme editore).

marco bocci in alex bravopinterest
courtesy photo/foto di Fabrizio Di Giulio/Mediaset

Su Mediaset arriva invece il poliziotto Marco Bocci. Versione redento. Bocci interpreta infatti un ex ladro, latin lover, che passa dalla parte della legge. Ovviamente a modo suo, proprio come recita il titolo della serie: Alex bravo - poliziotto a modo suo. In ufficio non lo troverete mai in giacca e distintivo: preferisce sfoggiare camice sgargianti e occhiali da sole. L'outfit perfetto del Peter Pan se non fosse che il nostro, a un certo punto, scopre di avere una figlia, interpretata da Elvira Camarrone. "È un Tomas Milian nell'anima", ha commentato Bocci all'Italian Global Serie Festival, dove la serie è stata presentata in anteprima, "è un ex ladro prestato alla polizia perché ha fiuto ma è allergico alle regole. Nonostante il passato burrascoso, vede sempre il bicchiere mezzo pieno in ogni situazione e per questo lo ammiro". Sei le serate previste su Canale 5.

alessio vassallo nella serie tv l'altro ispettorepinterest
courtesy photo/Rai

Non ultimo, sui canali Rai arriverà una nuova figura a tutela della legge e dell'ordine pubblico: l'ispettore del lavoro. Un tema attualissimo visti i dati che la cronaca italiana ci restituisce purtroppo ogni giorno: ci sono tante, troppe, morti sui loghi di lavoro. La serie si intitola L'altro ispettore, si ispira ai romanzi di Pasquale Sgrò, ed è interpretata da Alessio Vassallo: "Il mio personaggio, Mimmo, non ha la sicurmena di alcuni commissari che abbiamo visto in passato", ha anticipato l'attore durante l'anteprima all'Italian Global Series Festival di Riccione, "è anche un padre inadeguato ma la cura verso sua figlia e verso i lavoratori sarà centrale nella storia. La parola "cura" è quasi un atto rivoluzionario per il periodo storico in cui stiamo vivendo".