Se ne parla tanto, anche a distanza di qualche giorno dall'uscita in streaming, perché Sorelle Sbagliate con Jessica Biel ed Elizabeth Banks è un thriller ben fatto: la serie segue il trend televisivo del momento, per altro recentemente esplorato da Sirens con Julianne Moore su Netflix, in cui si mettono alla berlina persone privilegiate (ovvero ricchissime e bianche) dalla vita apparentemente perfetta che in realtà nascondono segreti inconfessabili. Il trend funziona meglio (The White Lotus insegna) se i protagonisti sono parenti, anzi, no, sorelle, così da intrecciare alle dinamiche più squisitamente noir anche quelle psicologiche che derivano da rapporti familiari disfunzionali. E così, in effetti, è Sorelle Sbagliate in streaming su Prime Video, il cui titolo originale, tradotto in modo forse fuorviante, è ancora più rappresentativo: in realtà si chiama The Better Sister, come il romanzo della scrittrice Alafair Burke dal quale è tratta.
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La miniserie in 8 episodi parla di Chloe (Biel) e Nicky (Banks), sorelle agli antipodi: la prima è una giornalista di successo con un marito sexy e altrettanto in carriera (Corey Stoll) e un figlio adolescente, la seconda è un'ex tossicodipendente con un passato tormentato e un presente instabile. Lontane per stile di vita e ambizioni - Chloe si divide tra un attico di Manhattan e una villa agli Hamptons, Nicky vive in una bettola in Ohio - si ritrovano loro malgrado quando il marito della prima viene ucciso nella loro casa al mare. Scopriremo praticamente subito che il figlio di Chloe in realtà è figlio che Nicky ha avuto dal suo ex marito, che altri non è che il compagno appena morto della sorella.
Che rapporto c'è tra le due donne? Perché si odiano? Come hanno fatto, insomma, ad arrivare a questo punto nonostante il legame di sangue, le comuni esperienze vissute da bambine? Sono queste le domande che più affiorano alla mente durante la visione, ancor più di quelle legate all'omicidio del marito di Chloe. Ci interessa soprattutto sapere perché due sorelle nate e cresciute in un contesto familiare identico - con un padre veterano di guerra, distrutto dal disturbo da stress post traumatico e alcolista - abbiano preso strade così diverse e cosa le abbia portate ad affrancarsi, ognuna in modo diverso e sicuramente non compiuto, dai drammi del passato. Chloe sembra aver trovato nell'ambizione, nella ricchezza e nel potere la sua realizzazione; Nicky, che si è ripulita dall'alcol e dalle droghe e sta cercando di intrecciare un rapporto con quel figlio che è stata costretta ad affidare all'ex e alla sorella dopo un incidente domestico dai contorni nebulosi, ha scelto di rimanere ai margini, di ingoiare il dispiacere, di far emergere Chloe. Che reputa, appunto, la "sorella migliore". Senz'altro migliore di lei.
Sorelle sbagliate è una matrioska di legami spezzati
La storia di Sorelle Sbagliate è ispirata all'omonimo romanzo di successo di Alafair Burke ma anche alla vita di Olivia ed Elizabeth Milch, rispettivamente creatrice e produttrice della serie, che hanno catalizzato nello show la loro personale vicenda familiare. Anche loro sono figlie di un padre dipendente dall'eroina e dal gioco d'azzardo (lo sceneggiatore televisivo David Milch) che a lungo si sono definite in relazione a questa parentela.
Chloe e Nicky riflettono dunque le sorelle Milch, ma anche tutte quelle sorelle che hanno elaborato in modo differente, per spirito di sopravvivenza o per sfuggire al passato, un background parentale complesso. Ed è proprio questa la chiave del successo di una serie che, prima di essere un thriller ben strutturato e ben supportato dalle attrici protagoniste - tanto Jessica Biel è algida e trattenuta quanto Nicky è libera, imprudente e senza filtri - è soprattutto il racconto di come si sopravvive a un trama familiare e come reagiscono quelli che ne sono vittime.
Sorelle sbagliate sì, ma alla giusta distanza
Senza entrare nel merito degli sviluppi della trama per non togliere agli spettatori il piacere della visione, va detto che Sorelle Sbagliate tocca corde profondissime, seppur nascoste dal velo a tinte crime che avvolge tutti gli 8 episodi della miniserie. Ed è per questo che sta convincendo tutti. Proprio come accade in Sirens, con le sorelle interpretate da Meghann Fahy e Milly Alcock ancora più "rotte", ancora più agli antipodi di quelle interpretate da Elizabeth Banks e Jessica Biel, anche in questo show si scava in uno di quei legami di parentela che può dare tanto in termini emotivi quando funziona ma può anche diventare leva di ripicche, recriminazioni e dolore quando non funziona più. Il significato "altro" di Sorelle Sbagliate arriverà a chi ha fratelli o sorelle, a chi sta facendo o ha fatto un percorso di affrancamento da una famiglia d'origine tossica, a chi guarda al proprio passato come fosse, appunto, uno show televisivo. Ovvero con la giusta distanza di chi sa di non essere il protagonista di quella storia anche se ne conosce bene ogni piega.