A novembre 2020 Fabrizio Corona pubblicava la sua quarta autobiografia dal titolo Come ho inventato l’Italia, sulla copertina del libro c'era ovviamente lui, nudo con una banconota a coprirne le parti intime. Dentro, c'era la versione allungata del suo credo assoluto, e cioè che tutto lo star system italiano dei primi anni 2000 l’abbia inventato lui, e che nessuno di quelli famosi perché comparsi in qualche modo e per più o meno tempo in tv abbia mai posseduto un vero talento: li aveva creati lui facendoli accoppiare/tradire/lasciare sui giornali di gossip. Giornali a cui Corona ha per anni venduto foto "paparazzate" a carissimo prezzo. Ecco, Fabrizio Corona è forse più semplice da raccontare di quanto la sua fittissima biografia (irrobustita dai processi e dalle questioni giudiziarie, tantissime) non lasci credere. Perché in fondo è sempre rimasto fedele a due, potremmo chiamarle, "vocazioni": quella per la sceneggiatura e quella per il guadagno ad ogni costo. E se il secondo è vizio comune a tanti (ma confessato da molti meno), il primo è un talento che forse Corona avrebbe dovuto già da tempo mettere al servizio della produzione televisiva o cinematografica del nostro paese.
Anche se forse ci ricaverebbe meno soldi che non, e arriviamo alla stretta attualità, chiedendo ai milioni di italiani che hanno guardato il suo programma su YouTube dal titolo Falsissimo a tema Fedez, il vero amore di Fedez, il mal d'amore di Fedez e le corna di Chiara Ferragni, di spendere i quattro euro e novantanove per avere contenuti extra. Ovvero sei minuti di registrazione d’una telefonata a tre (e poi a quattro) tra Corona e Fedez e l'amore (presunto) di quest'ultimo. Il contenuto di quella telefonata, o di quel falò di Temptation Island versione solo audio, ha dato da lavorare per giorni se non settimane a youtuber e content creator, e che, infatti, stanno producendo, appunto, contenuti derivati e derivanti dal Falsissimo di Corona. Ringraziandolo per avergli fatto svoltare un gennaio altrimenti un po' moscio. Corona, insomma, quello sa fare: parlare dei fatti privati di amici e non, ricchi e famosi, fatti che, in un'epoca in cui tutto è in teoria esposto e condiviso via social, nessuno prima di lui ha mai raccontato. L'arte dello sp...anamento, insomma, come nei primi 2000 e ancora adesso. Corona oggi ha allontanato infatti un sospetto: quello di aver già raggiunto il suo picco espressivo nel 2018, quando in tv disse a Giampiero Mughini “sei un pagliaccio, ti compro e ti metto nel giardino a scrivere libri”. Alcuni dettagli di questo episodio di Falsissimo, infatti, superano quel momento.
Ma prima di quest'ultimo capitolo da youtuber, cos'ha fatto nella vita Fabrizio Corona? Suo padre era il noto giornalista Vittorio Corona (con una lunga carriera in quotidiani, rotocalchi e in tv) e suo zio il giornalista e conduttore televisivo Puccio Corona. Anche Fabrizio provò inizialmente a fare il giornalista, lavorando con il padre in televisione e scrivendo su settimanali come Chi. Alla fine degli anni Novanta fu messo in contatto con Lele Mora, che ai tempi era un agente televisivo piuttosto affermato, e lavorò quattro o cinque anni nel mondo dello spettacolo, tra le altre cose facendo l’inviato nei locali per il programma Chi c’è c’è su Rete 4. Nel 2001, stufo di dipendere da Lele Mora, fondò l’agenzia fotografica Corona’s: inizialmente faceva servizi in posa che vendeva alle riviste ma nel 2004 cominciò a fare sempre di più anche il lavoro per cui poi divenne famoso. Conoscendo molto bene l’ambiente dello spettacolo, Corona cominciò a coordinare il lavoro di una decina di paparazzi: raccoglieva foto compromettenti di personaggi famosi e le vendeva a programmi televisivi e riviste di gossip. Corona ha sostenuto in varie occasioni di essere stato il primo in Italia a portare avanti un’attività di questo tipo e di aver colmato un vuoto che in quegli anni gli portò molti soldi ma che oggi si è sgonfiato di valore.
Dopo poco, nel 2007, finì nell’inchiesta cosiddetta “Vallettopoli”, nella quale fu accusato tra le altre cose di diversi tentativi di estorsione per aver provato a farsi pagare l’esclusiva delle foto direttamente dai personaggi famosi paparazzati, di fatto ricattandoli. In quella prima fase passò due mesi in carcere, durante i quali fece uscire un libro fotografico, La mia prigione, e girò alcuni videoclip. Una volta tornato a casa agli arresti domiciliari fu ripreso mentre lanciava dalla finestra, a una piccola folla di fan, un paio di mutande per fare pubblicità alla sua neonata linea di abbigliamento, Corona’s. Alle condanne per i casi di estorsione si aggiunsero negli anni condanne per reati come uso di banconote false, corruzione (di una guardia carceraria perché gli portasse una macchina fotografica in carcere), bancarotta fraudolenta (per il fallimento della Corona’s) ed evasione fiscale. In totale Corona ha scontato circa dieci anni di carcere, dal 2013 al 2023. Corona fece anche televisione prima del carcere: partecipò tra le altre cose al reality show di Canale 5 La fattoria e al cast della serie tv Squadra antimafia – Palermo oggi. Prese anche parte al film-documentario del 2009 di Erik Gandini Videocracy – Basta apparire, di cui fece parlare soprattutto per una sua scena di nudo integrale. Oggi, tuttavia, ha trovato quello che probabilmente è il suo spazio ideale: il web, dove spilla gossip e, di nuovo, fa muovere un intero sistema, senza porsi, come sempre, alcun dilemma morale. Anzi, stavolta s'è pure posto come giudice di pace tra Fedez e la sua amata. Senza risultati, se non quelli di star facendo parlare di sé e di coloro sui quali ha puntato i riflettori. Tutto secondo i piani, insomma.