Dell'eredità morale e intellettuale di Maurizio Costanzo, scomparso lo scorso 24 febbraio a 84 anni, hanno parlato a lungo in questi giorni colleghi, parenti, amici e tutti coloro che, grazie alla sua intelligenza garbata e alla sua generosità hanno avuto l'opportunità di farsi conoscere calcando uno dei palchi più fortunati e prestigiosi del panorama italiano. Costanzo era uno degli uomini più potenti della televisione, un'influenza che non si esprimeva mai nella forza né tantomeno nell'arroganza, ma anzi nella sua disponibilità a dare spazio a giovani talenti, "trasformando le persone in personaggi e i personaggi in persone" per usare una felice espressione di Vittorio Sgarbi, che nel ricordarlo l'ha definito "il padre di tutti noi".
Esiste però un'eredità materiale assai cospicua, accumulata in oltre 65 anni di carriera che è impossibile da dimenticare e che sarà distribuita tra la moglie Maria De Filippi e i tre figli Saverio, Camilla e Gabriele, adottato dalla coppia nel 2002. Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, accademico, scrittore, sceneggiatore e paroliere italiano – suo il testo di Se Telefonando, scritto a quattro mai con Ghigo De Chiara sulle note di Ennio Morricone –, Maurizio Costanzo ha accumulato nei decenni tantissimi diritti d'autore per sceneggiature teatrali, libri, programmi e testi musicali. Motivo per cui, secondo Repubblica, il patrimonio potrebbe superare i 70 milioni di euro. Un tesoro non indifferente di cui ancora non si conosce l'esatta spartizione.
Secondo il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, fanno parte del patrimonio proprietà intellettuali e beni immobiliari, tra appartamenti, terreni e ville. In particolare, sono censiti due appartamenti nel prestigioso quartiere Prati di Roma, di oltre 150 metri quadri ciascuno, la cui nuda proprietà appartiene alla presentatrice (lui aveva solo l’usufrutto). Uno dei due è un attico sito nel condominio di via Poma, dove il 7 agosto 1990 fu uccisa Simonetta Cesaroni in uno dei casi giudiziari italiani più famosi. Altre proprietà si trovano in provincia di Grosseto, in particolare una villa ad Ansedonia, intestata a suo nome. Si aggiungono la casa da 150 metri quadrati in Località Poderi di Sotto, e alcuni terreni, la cui nuda proprietà è in capo ai figli Saverio e Camilla. A differenza di altri grandi nomi dello spettacolo, con la sua morte non ci saranno dispute giudiziarie, non solo per l'ordine con cui il giornalista amministrava i propri beni, ma anche per l'unità e l'armonia familiare che seppe sempre mantenere tra i figli, nonostante i suoi quattro matrimoni.