Dell'eredità morale e intellettuale di Maurizio Costanzo, scomparso lo scorso 24 febbraio a 84 anni, hanno parlato a lungo in questi giorni colleghi, parenti, amici e tutti coloro che, grazie alla sua intelligenza garbata e alla sua generosità hanno avuto l'opportunità di farsi conoscere calcando uno dei palchi più fortunati e prestigiosi del panorama italiano. Costanzo era uno degli uomini più potenti della televisione, un'influenza che non si esprimeva mai nella forza né tantomeno nell'arroganza, ma anzi nella sua disponibilità a dare spazio a giovani talenti, "trasformando le persone in personaggi e i personaggi in persone" per usare una felice espressione di Vittorio Sgarbi, che nel ricordarlo l'ha definito "il padre di tutti noi".

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Antonio Masiello//Getty Images
Paolo Bonolis e Vittorio Sgarbi al Maurizio Costanzo Show nel 2022.

Esiste però un'eredità materiale assai cospicua, accumulata in oltre 65 anni di carriera che è impossibile da dimenticare e che sarà distribuita tra la moglie Maria De Filippi e i tre figli Saverio, Camilla e Gabriele, adottato dalla coppia nel 2002. Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, accademico, scrittore, sceneggiatore e paroliere italiano – suo il testo di Se Telefonando, scritto a quattro mai con Ghigo De Chiara sulle note di Ennio Morricone –, Maurizio Costanzo ha accumulato nei decenni tantissimi diritti d'autore per sceneggiature teatrali, libri, programmi e testi musicali. Motivo per cui, secondo Repubblica, il patrimonio potrebbe superare i 70 milioni di euro. Un tesoro non indifferente di cui ancora non si conosce l'esatta spartizione.

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Antonio Masiello//Getty Images
Maria De Filippi e il figlio Gabriele visibilmente commossi al funerale di Maurizio Costanzo.

Secondo il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, fanno parte del patrimonio proprietà intellettuali e beni immobiliari, tra appartamenti, terreni e ville. In particolare, sono censiti due appartamenti nel prestigioso quartiere Prati di Roma, di oltre 150 metri quadri ciascuno, la cui nuda proprietà appartiene alla presentatrice (lui aveva solo l’usufrutto). Uno dei due è un attico sito nel condominio di via Poma, dove il 7 agosto 1990 fu uccisa Simonetta Cesaroni in uno dei casi giudiziari italiani più famosi. Altre proprietà si trovano in provincia di Grosseto, in particolare una villa ad Ansedonia, intestata a suo nome. Si aggiungono la casa da 150 metri quadrati in Località Poderi di Sotto, e alcuni terreni, la cui nuda proprietà è in capo ai figli Saverio e Camilla. A differenza di altri grandi nomi dello spettacolo, con la sua morte non ci saranno dispute giudiziarie, non solo per l'ordine con cui il giornalista amministrava i propri beni, ma anche per l'unità e l'armonia familiare che seppe sempre mantenere tra i figli, nonostante i suoi quattro matrimoni.

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