Non ci sono lavori che una donna non può fare. Dalla scienziata all'atleta, dall'ingegnera alla pilota fino alla spia dei servizi segreti, l'universo femminile è arrivato ad abbracciare mondi sempre nuovi. Ma c'è un ruolo che non può essere ricoperto che da un uomo: quello di James Bond. Parola di Helen Mirren, che dopo avere accarezzato l'idea che il personaggio nato dalla penna di Ian Flaming potesse essere interpretato da un'attrice, ha cambiato posizione. "Sono una tale femminista" è la premessa di Helen Mirren, che ha dimostrato con i fatti e con la sua fenomenale carriera di poter fare tutto quello che fanno gli uomini e persino meglio. Eppure, "non puoi avere una donna [come James Bond]. Non funziona. James Bond deve essere James Bond, altrimenti diventa qualcos'altro", prosegue l'attrice, allineandosi all'opinione di un illustre ex 007 come Pierce Brosnam, che prossimamente sarà al cinema insieme alla collega con Thursday Murder Club, adattamento cinematografico dell'omonimo libro di Richard Osman.
Come dovrà essere il prossimo James Bond per Helen Mirren?
Ad avviare una riflessione sul tema e a immaginare che James Bond potesse essere anche interpretato da una donna era stata per prima Halle Berry, ex Bond girl in La morte può attendere nel 2002. Nel 2017 Helen Mirren concordò con la collega e quando The Telegraph le chiese se avrebbe interpretato quel ruolo, la premio Oscar escluse l'ipotesi solamente per un fattore anagrafico: "Sono troppo vecchia. Nella mia giovinezza, sarebbe stato fantastico, ovviamente. Ma quel tempo era diverso; non avremmo mai potuto nemmeno immaginare una donna che interpretasse quel ruolo". Oggi che Mirren ha 80 anni, ha rivisto le proprie posizioni e immaginare una donna nei panni di James Bond le appare impossibile, a patto di non snaturare il personaggio e persino l'impianto narrativo.
Un cambiamento di opinione anche per Brosnam, che nel 2019 dichiarò che una Bond femminile sarebbe stata "esaltante", ma che di recente ha affermato: "Sono così entusiasta di vedere il prossimo uomo arrivare sul palco e vedere un'esuberanza e una vita completamente nuove per questo personaggio". "Adoro il mondo di James Bond. È stato molto buono per me. È il dono che continua a dare frutti. E ora sono solo un membro del pubblico, seduto, che dice: 'Mostraci cosa farai'", ha aggiunto Brosnam, 72 anni, che dal 1995 al 2002 fu protagonista di quattro film del franchise, GoldenEye, Il domani non muore mai, Il mondo non basta e La morte può attendere.
Il tema della successione di questa pesante eredità, che ha avuto in passato interpreti inarrivabili come Sean Connery e Roger Moore, è tornato alla ribalta dopo l'acquisto da parte di Amazon del franchise. A vendere, lo scorso febbraio, sono stati Barbara Broccoli e Michael Wilson — Barbara e il padre Albert sono stati da sempre i produttori di tutti i film di Bond — e adesso il grande dilemma è se e come far rinascere l'agente segreto più famoso al mondo, che nell'ultimo film con Daniel Craig, No Time To Die, muore sotto una pioggia di missili sull'isoletta danese di Kalsoy, nelle sperdute Far Oer, sacrificandosi per salvare la donna amata e la figlia che hanno avuto insieme, da un virus con cui si è infettato. A distanza di quattro anni dal 25esimo (e finora ultimo) film, Amazon sta valutando diversi candidati. Dopo avere per decenni invocato il nome di Idris Elba, per un James Bond più inclusivo, i nomi più papabili in lizza sono la star di Spider-Man Tom Holland, Harris Dickinson di Babygirl e Jacob Elordi di Saltburn. Difficile sapere se e quando si lavorerà a una nuova pellicola, quello che è certo è che la protagonista non sarà donna.