Veronica Ferraro contro le critiche alla fecondazione assistita

Le pressioni sociali sulla maternità non hanno limiti, se sei una donna ti chiedono quando avrai figli e poi quando farai il secondo figlio, ti criticano per come partorisci, per come allatti, per il tempo che dedichi ai tuoi figli. Ti criticano se decidi di non averne di figli e ti compatiscono se non ne puoi avere. Ricevi commenti giudicanti anche se scegli di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita. Lo ha raccontato su Instagram Veronica Ferraro incinta al sesto mese. "Alcuni pensano che esistano gravidanze di serie A e di serie B", ha denunciato l'influencer e imprenditrice , "come se il modo in cui un bambino viene concepito potesse in qualche modo influire sul suo valore e sulla legittimità della sua esistenza".

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I giudizi sulla Pma

La Pma è legale in Italia dal 2004 e, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, la richiesta è aumentata di quasi 2 volte dal 2005 al 2022, dai 63.585 trattamenti ai 109.755 trattamenti. Nel 2023 sono state 15.085 le gravidanze in cui è stata effettuata una tecnica di procreazione medicalmente assistita, quasi 4 su 100. Anche la percentuale di bambini nati vivi rispetto alla popolazione generale è aumentata: nel 2005 era all'1,22%, nel 2022 è arrivata al 4,25%. Si tratta di un enorme aiuto per le coppie che non riescono ad avere figli, ma anche di un percorso lungo, complesso e doloroso che richiede un investimento fisico ed emotivo spesso molto difficile da affrontare. Ferraro non ne ha mai fatto mistero: "Ci proveremo ancora ad avere un figlio, spero sia come te, ma se rimarremo soli, io comunque avrò già vinto tutto", aveva detto al marito, il musicista e produttore musicale Davide Simonetta nel giorno del loro matrimonio. Su Instagram ha raccontato parte del suo percorso di fecondazione assistita e, all'inizio di febbraio, è arrivata la notizia della gravidanza.

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"Io ho affrontato un percorso di fecondazione assistita e per fortuna è riuscito al primo tentativo", racconta ora l'influencer migliore amica di Chiara Ferragni, "So di essere stata fortunata, non voglio fare del vittimismo, ma proprio per questo so anche quanto possa essere un cammino emotivamente ed economicamente impegnativo". "Molte persone", ha scritto nelle sue Stories, "passano anni tra speranze, delusioni e sacrifici prima di riuscire ad avere un figlio, e ridurre tutto a un semplice 'ah, ma loro hanno fatto inseminazione' è sminuente e ingiusto". Ferraro ha denunciato i commenti colmi di pregiudizio che riceve "come se la fecondazione assistita fosse un modo 'meno naturale' di avere un figlio". "Ma perché?", ha concluso, "È una soluzione medica a un problema biologico, esattamente come qualsiasi altro trattamento per la salute. Nessuno si sognerebbe di dire 'ah, ma lui ha curato la sua malattia con un farmaco' con lo stesso tono con cui certe persone parlano di fecondazione assistita".