Sarà come tutto - meravigliosamente - previsto: quest'anno la Mostra del cinema di Venezia (28 agosto - 7 settembre) sarà all star. Le indiscrezioni che volevano da Brad Pitt a Lady Gaga pronti a sbarcare in laguna hanno trovato conferma nel (ricchissimo) cartellone annunciato ufficialmente dal direttore Alberto Barbera, martedì 23 luglio. L'81esima edizione schiera tanta Italia e tantissima Hollywood.
I grandi film in anteprima
Partiamo dalle grandi anteprime che, per inciso, sono tantissime. In cima alla lista svetta il nuovo capitolo di Joker: foliè a deaux. Il regista è il papà di Spiderman, i coprimari l'imperdibile coppia Lady Gaga e Joaquin Phoenix. Il titolo è in concorso. "Non vi svelo nulla della trama", mette le mani avanti Barbera, "sappiate solo che sarà tutto inatteso e inaspettato. Phoenix farà delle cose incredibili". In cartellone, nella sezione Fuori concorso, spicca anche l'atteso Wolfs - lupi solitari, con Brad Pitt e George Clooney nei panni di due risolutori rivali costretti a collaborare per coprire un crimine di alto livello. Tim Burton aprirà invece la sezione Orizzonti con il già cult Beetlejuice Beetlejuice, mentre il film di apertura del Concorso è The room next door, di Pedro Almodovar. "Almodovar l'ha montato in gran carriera per riuscire a finire in tempo per Venezia", rivela Barbera. Si tratta del primo lavoro in lingua inglese di Almodovar e ruota attorno a una madre imperfetta e una figlia rancorosa, separate da un malinteso. E ancora: Jude Law interpreta un poliziotto nel thriller americano The order, in concorso; Nicole Kidman sarà una manager di successo nel thriller erotico Babygirl (con tanto di scene sadomaso) mentre Angelina Jolie darà corpo e voce a Maria Callas in Maria. Nel cast anche il nostro Pierfrancesco Favino. Tra le chicce, segnaliamo Broken Rage, di Takeshi Kitano: l'ultimo film del celebre regista "è entrato all'ultimo momento nel cartellone". Impossibile avere anticipazioni sulla trama: in rete non ci sono e Barbera si limita a dire che "il dispositivo narrativo è senza precedenti". Il titolo sarà proiettato Fuori Concorso.
Gli italiani
Su 21 titoli in concorso, cinque battono bandiera tricolore: Campo di battaglia di Gianni Amelio, Vermiglio di Maura Delpero, Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, Queer di Luca Guadagnino, e Diva Futura di Giulia Louise Steigerwalt. Ambientato sul finire della prima Guerra Mondiale, Campo di battaglia ricostruisce l'epidemia di Spagnola che, all'epoca, uccise più persone dello stesso conflitto. Il virus si intreccia con la storia di due ufficiali medici, interpretati da Alessandro Borghi e Gabriel Montesi. Anche Vermiglio si svolge durante la Guerra, raccontata però attraverso la vita di questo paesino del passo del Tonale. "La storia evoca L'albero degli zoccoli", assicura Barbera. Si ispira invece alla storia di Matteo Messina Denaro Iddu: una storia mafiosa in chiave farsesca che vede Elio Germano nei panni di un latitante ossessionato dalla figura paterna. Nel cast, anche Toni Servillo. Luca Guadagnino schiera Queer, adattamento dell'omonimo romanzo di William S. Burroughs. Qui Daniel Craig interpreta un americano sulla soglia dei quaranta, espatriato a Città del Messico. Infine, Diva Futura porterà in Laguna il mondo del porno raccontando la storia di Riccardo Schicchi, interpretato da Pietro Castelitto. Nel cast anche Barbara Ronchi.
Ma non è tutto, perché c'è parecchia Italia anche nelle altre sezioni della Mostra. Il film di chiusura della 81esima edizione di Venezia sarà infatti L'orto americano di Pupi Avati: "Un racconto gotico, con rimandi storici e innesti di fantascienza", anticipa Barbera. La storia si divide tra Emilia Romagna e America, schierando come protagonista Filippo Scotti (è stata la mano di Dio; Un'estate fa). Fuori concorso spicca anche Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini: una storia autobiografica, che ricostruisce il suo rapporto con il padre, sullo sfondo degli anni di piombo. In questa sezione trova spazio pure il cortometraggio di Marco Bellocchio, Se posso permettermi - capitolo II: realizzato con i suoi studenti, vanta un cast di primo ordine, con Rocco Papaleo, Barbara Ronchi, Edoardo Leo, Filippo Timi, Fabrizio Gifuni e Pier Giorgio Bellocchio. E ancora: alla voce serie tv figurano l'anteprima della miniserie Leopardi, prossimamente in onda su Rai Uno, e M - il figlio del secolo, targata Sky.
Cinque i titoli italiani in Orizzonti: il film di apertura è Nonostante, di e con Valerio Mastandrea. Ambientato in ospedale, ruota attorno l'incontro scontro di due pazienti molto diversi tra loro. Affronta invece il tema del patriarcato Familia, di Francesco Costabile: al centro, la storia vera di una famiglia vittima del padre violento. Si parla di famiglia anche in Victoria, di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman: è la storia vera di una famiglia napoletana che, nonostante abbia già parecchi figli, vuole adottare un bambino. Gli adolescenti sono poi i protagonisti di La storia di Frank e della Nina, diretta da Paola Randi, e Diciannove: un giovane ragazzo non si sente a suo agio nel mondo, e si rifugia nella musica antica e nei brani medievali. Infine, non è italiano ma schiera la nostra Valeria Bruni Tedeschi il francese L'attachement, di Carine Tardieu.
I temi
Al netto dei (graditissimi) blockbuster, questa 81esima edizione si annuncia più impegnata che mai. La direzione artistica ha scelto di non schivare i temi scomodi, prendendoli addirittura in qualche caso di petto. I film che parlano della guerra - facendo anche nomi e cognomi - sono tantissimi, come per esempio i documentari Russian at war e Songs od slow burning earth della sezione Orizzonti. Il primo racconta il conflitto in Ucraina dalle file russe svelando come l'iniziale patriottismo militare abbia ormai ceduto il passo alla disillusione. I soldati hanno capito che i valori promossi dalla propaganda sono falsi. Per montare il film, la regista russa Anastasia Trofimova è dovuta poi espatriare in Canada. Songs od slow burning earth segue invece il conflitto dall'altra parte della barricata, "mostrando come la guerra si è insinuata nella quotidianità degli ucraini, distruggendola". Si interroga sul senso della guerra anche Why war mentre Israel Palenstine on swedish tv 1958 - 1989, di Goran Hugo Olsson, cerca di fare il punto sul conflitto che divide Israele e Palestina, utilizzando i servizi della tv svedese, nota per la sua imparzialità. Non le manda a dire nemmeno Separated, di Errol Morris: al centro, le strazianti storie dei bambini immigrati che Donald Trump voleva separare dai loro genitori e l'obiezione di coscienza dei funzionari preposti a farlo.
Tiene banco anche la tematica femminile. Tra le proposte più interessanti, spiccano April, su un ospedale della Georgia che decide di violare la legge e praticare l'aborto, e Inseparable, opera prima di Anne - Sophie Bailly. Protagonista una madre single, con figlio disabile a carico, che vuole sposare una donna diversamente abile. Farà sicuramente discutere il documentario Mistress, che racconta la strana figura professionale che sta prendendo piede in Cina: le moglie tradite assoldano una sorta di consulente che convince le amanti del marito a lasciare il loro amore clandestino.
Ecco, qui di seguito, tutti i titoli in cartellone della 81esima edizione della Mosra del Cinema di Venezia.
CONCORSO
The room next door, di Pedro Almodovar
Campo di battaglia, di Gianni Amelio
Leurs enfants après eux, di Ludovic e Zoran Boukherma
The brutalist, di Brady Corbet
Jour avec le feu, di Delphine Coulin, Muriel Couilin
Vermiglio, di Maura Delpero
Iddu, di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza
Queer, di Luca Guadagnino
Love, di Dag Johan Haugerud
April, di Dea Kulumbegashvili
The order, di Justin Kurzel
Maria, di Pablo Larrain
Trois Amies, di Emmanuel Mouret
Kil the Jockey, di Luis Ortega
Joker: foliè a deaux, di Todd Phillips
Babygirl, di Halina Reun
I'm still here, di Walter Salles
Diva futura, di Giulia Louise Steigerwalt
Harvest, di Athina Rachel Tsangari
Youth - homecoming, di Wang Bing
Stranger eyes, di Yeo Siew Hua
FUORI CONCORSO
Beetlejuice Beetlejuice, di Tim Burton
L'orto americano, di Pupi Avati
Il tempo che ci vuole, di Francesca Comencini
Phantosmia, di Lav Diaz
Maldoror, di Fabrice du Welz
Broken Rage, di Takeshi Kitano
Baby Invasion, di Harmony Korine
Cloud, di Kurosawa Kiyoshi
Finalement, di Claude Lelouch
Wolfs - lupi solitari, di Jon Watts
Se posso permettermi, capitolo II, di Marco Bellocchio (corto)
Allégorie Citadine, di Alice Rohrwacher e JR (corto)
Proiezioni speciali
Leopardi, il poeta dell'infinito di Sergio Rubini
Master and commander: the far side of the world, di Peter Weir (2003)
Beauty is not a sin, di Nicolas Winding Refn
Fuori concorso - series
Disclaimer, di Alfonso Cuaron
The new years, di Rodrigo Sorogoyen del Amo
Families like ours, di Thomas Vin
M - Il figlio del secolo, di Joe Wright
Fuori concorso - non fiction
Apocalipse nos tropicos, di Petra Costa
Bestiari, erbari, lapidari, di Massimo D'Anolfi, Martina Parenti
Why war, di Amos Gitai
2073, di Asif Kapadia
One to one: John & Yoko, di Kevin MacDonalds, Sam Rice - Edwards
Separated, di Errol Morris
Israel Palenstine on swedish tv 1958 - 1989, di Goran Hugo Olsson
Russian at war, di Anastasia Trofimova
Twst/Things we said today, di Andrei Ujica
Songs od slow burning earth, di Olha Zhurba
Riefenstahl, di Andres Veiel
ORIZZONTI
In concorso
Nonostante, di Valerio Mastrandrea
Quiet life, di Alexandros Avranas
Mon Iseparable, di Anne - Sophie Bailly
Aicha, di Mehdi Barsaouì
Happy Holidays, di Scandar Copti
Familia, di Francesco Costabile
One of those days when Hemme dies, di Murat Firatoglu
Marco, di Jon Garano e Altor Arregi
Familiar Touch, di Sarah Friedland
Carissa, di Jason Jacobs e Devon Delmar
Wishing on a star, di Péter Kerekes
Mistress Dispeller, di Elizabeth Lo
Pooja, Sir di Deepak Rauniyar
Of dogs and men, di Dani Rosenberg
Pavements, di Alex Ross Perry
Happyend, di Neo Sora
L'attachement, di Carine Tardieu
Diciannove, di Giovanni Tortorici
Orizzonti extra
September 5, di Tim Fehlbaum
Victoria, di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Le Mohican, di Fréderic Ferrucci
Seeking haven for Mr. Rambo, di Khaled Mansour
La storia di Frank e della Nina, di Paola Randi
Shahed (The Witness), di Nader Saeivar
After party, di Vojtech Strakaty
Edge of night, di Turker Suer
King Ivory, di John Swab