Da maggio, il sindacato degli sceneggiatori ha iniziato un massiccio sciopero dei lavoratori dello spettacolo, tra richieste di salari più alti, garanzie minime per un'occupazione stabile e una quota maggiore dei profitti generati dall'aumento dello streaming. A questi si sono rapidamente aggiunti in sostegno gli attori riuniti sotto il sindacato SAG-AFTRA (The Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists) e guidati da Fran Drescher. Tre mesi dopo, la loro resistenza sta dando ripercussioni palpabili. In una nota congiunta, Television Academy e Fox hanno fatto sapere che gli Emmy Awards saranno rimandati di quattro mesi, proprio a causa degli scioperi di Hollywood.
Gli Oscar delle serie e programmi tv non si svolgeranno quindi il 18 settembre 2023, come inizialmente annunciato, bensì quattro mesi dopo e, per la precisione, il 15 gennaio 2024, a Los Angeles. Per conoscere i programmi più premiati dovremmo aspettare quindi fino all'anno nuovo, ma le candidature sono state annunciate a luglio e tra le serie in pole position ci sono: Succession, serie tv HBO, con 25 candidature; Ted Lasso e The White Lotus che hanno guadagnato 20 nomination ciascuna nelle categorie comedy e limited series.
Lo slittamento della cerimonia è un segnale forte per l'industria dello spettacolo, specialmente considerando che è dal 2001 che non c'erano variazioni nella messa in onda della premiazione. All'epoca, l'eccezione fu fatta per via degli attacchi dell'11 settembre e rimandata nuovamente dopo novembre con le prime azioni militari in Afghanistan. Gli Emmy Awards d'altro canto non sono l'unica manifestazione cinematografica e televisiva che rischia cambiamenti e ritardi.
La Mostra del Cinema di Venezia che dal 30 agosto al 9 settembre dovrebbe ospitare una carrellata di attori e celeb, stavolta potrebbe ritrovarsi con il red carpet spopolato, per via dei forfait attesi, con conseguente impatto sulla scaletta della kermesse. Per fare un esempio tra tutti, basti pensare all'attesissimo film Challengers di Luca Guadagnino previsto in apertura del festival con la presenza di Zendaya a cui molto probabilmente però verrà vietato di partecipare. Lo stesso regista, che attualmente sta lavorando tra Italia e Francia al film Queer, ha confermato che la situazione è molto incerta.