A volte ritornano, ma attenti al colpo di scena: a suggellare la reunion che tutti si aspettavano, tra il regista italiano più amato negli States, Luca Guadagnino, e Timothée Chalamet - l’attore rivelazione del suo Chiamami col tuo nome, divenuto nel frattempo una delle star più popolari della sua generazione - non è il tanto paventato progetto di sequel del capolavoro tratto dal romanzo di Andrè Aciman, che pare tramontato, ma il set pi cruento e torvo di Bones and All, il primo film di Guadagnino tutto americano, su cui è stato richiamato anche il grande Michael Stuhlbarg.
Dismesse buone maniere e polo stirate, l’attore più sospirato della Gen Z, indossa stavolta i panni stropicciati di una creatura ai margini animata da un impulso “particolare” in Bones and All, uno dei cinque italiani in concorso a Venezia, adattamento del romanzo Fino all’osso di Camille De Angelis. Accanto a Taylor Russel, modella canadese e star di Waves, vedremo il bel Chalamet impegnato in un sodalizio cannibale tra primo amore e dipendenza.
"Appena ho finito di leggere il copione", ha dichiarato Guadagnino, "prima ancora di chiedermi a chi avrei affidato quel ruolo, mi sono ritrovato ansioso di condividerlo con Timmy. Sono un regista vecchio stile: il primo incontro tra il personaggio e l’attore avviene nella mia mente".