Se ne parla da oltre un anno e mezzo, e adesso il momento sembra arrivato. Villa Certosa ha trovato un acquirente. Dopo la decisione degli eredi di Silvio Berlusconi di mettere in vendita la dimora simbolo del Cavaliere, che in quarant'anni ha ospitato tantissimi personaggi illustri tra imprenditori, capi di governo e di Stato italiani e internazionali — dall'allora presidente Usa George W. Bush al primo ministro inglese Tony Blair, dal ceco Mire Topolánek al russo Vladimir Putin, fino agli spagnoli José Zapatero e José María Aznar, e all'ex presidente egiziano Hosni Mubarak —, insieme a una nutrita compagnia di ragazze immagine, l'imponente villa di Porto Rotondo, a Punta Lada, in Sardegna, pare che passerà di proprietà a un magnate arabo.
Villa Certosa verso la vendita per 500 milioni di euro
La notizia, riportata dal giornale locale Nuova Sardegna e poi ripresa dal Corriere della sera, non è ancora stata confermata dal gruppo Fininvest, che fa sapere: "Stiamo raccogliendo varie manifestazioni di interesse, non ci sono trattative in fase avanzata". Ma già si vocifera che potrebbe trattarsi della più grande compravendita immobiliare mai effettuata in Italia con un prezzo di vendita di 500 milioni di euro, quasi il doppio rispetto alla perizia tecnica di valutazione immobiliare che Berlusconi commissionò nel gennaio 2021, dalla quale risultava un valore di circa 259 milioni di euro. A occuparsi della vendita sarebbe la casa d'aste Sotheby's International Realty, con collaborazione con Knight Castle Real Estate, insieme ad un'altra società sempre rivolta a una clientela ricchissima.
Indiscrezioni di una possibile vendita della dimora erano già state diffuse a più riprese tra il 2010 e il 2015, ma il Cavaliere le aveva sempre smentite. Dopo la morte del leader di Forza Italia si era parlato di un interessamento da parte del sultano del Brunei, Hassanal Bolkian, ma senza nessuna conferma ufficiale. Alcune voci avevano indicato anche il colosso alberghiero Four Seasons, che però aveva negato un suo coinvolgimento con la proprietà. Dopo mesi spunta un nuovo possibile acquirente straniero, tutto da verificare, per la residenza fronte mare da 4.500 metri quadrati simbolo di un'Italia ottimista, godereccia e un po' cafona, con la bandana in testa, il sorriso sul volto e in tasca già un accordo pronto da negoziare.
La storia di Villa Certosa
Un tempo nota come Villa Monastero, la residenza era di proprietà di Gianni Onorato, proprietario della rete televisiva La Voce Sarda da cui Berlusconi l'acquisì sul finire degli anni Ottanta. Il patron di Mediaset le cambiò subito nome, ribattezzandola Villa Certosa, e ne affidò la ristrutturazione al proprio architetto di fiducia Gianni Gamondi, progettista di numerose ville della Costa Smeralda, che la ripensò completamente, dotandola di 126 stanze, 174 posti auto e un parco di 120 ettari, dove si trovano quattro bungalow, un nuraghe, tipica costruzione sarda, un anfiteatro in stile greco-romano, una torre, una serra, una palestra, alcune piscine per la talassoterapia, un orto medicinale di 297 metri quadrati, un finto vulcano che pare che una notte di Ferragosto venne fatto eruttare allarmando i vigili del fuoco locali e il cosiddetto "pontile 007", cos' chiamato perché si diceva che vi fosse una grotta sotterranea alla Villa, accessibile alle imbarcazioni, come nei film di James Bond.
Realtà e racconti isolani si mescolano quando si parla di Villa Certosa, che nel 2004, con decreto del governo, venne definita "sede alternativa di massima sicurezza per l'incolumità del presidente del Consiglio". Questa decisione impose il segreto di Stato sulla dimora anche di fronte alle richieste dei magistrati che all'epoca indagarono per eventuali abusi in una zona che secondo gli ambientalisti sarebbe stata coperta da rigidi vincoli. L'ingresso sul mercato della villa apre un nuovo capitolo di questa dimora che ha fatto un pezzo di storia del nostro Paese.