È tornata a respirare la frenesia delle fashion week da protagonista, in quello che tanti hanno letto come un nuovo inizio. Chiara Ferragni a più di un anno dal Pandoro Gate e dopo mesi in purgatorio dopo essere stata messa all’angolo dalle maison a cui dava dl tu, ha partecipato ad alcuni defilé a Milano prima e di Mode à Paris dopo conquistando le prime pagine dei magazine internazionali. Un "perdono" che si spera possa risollevare le sorti della società Fenice che negli ultimi due anni avrebbe registrato un calo di 10 milioni azzerando il patrimonio.

Da Dsquered2 e Roberto Cavalli a Milano, Schiaparelli e Stella McCartney a Parigi, Chiara Ferragni è tornata a rivivere il mondo che l'ha portata ad essere la fashion blogger più conosciuta del pianeta. Anche se sono mancati i front row delle grandi griffe che l’hanno sempre supportata e voluta in prima fila, su tutti Dior e Prada, Ferragni ha dato una scossa allo stallo che stava rischiando di compromettere seriamente il suo futuro nel settore e mettere in ginocchio le sue società già fortemente compromesse dal caso Balocco.

Un primo passo che potrebbe segnare la tanto attesa svolta professionale anche se la vera deadline è il 23 settembre quando si terrà l'udienza per la vicenda della presunta truffa dei pandoro Pink Christmas e per le uova di cioccolato Dolci Preziosi per cui è stata rinviata a giudizio dalla procura di Milano. "Sto molto bene. Come mi si sto preparando all'udienza di settembre? Bene, sono serena, non ho fatto niente alla fine", ha detto Chiara ad un inviato del programma di Rai Tre Lo stato delle cose condotto da Massimo Giletti ribadendo la sua innocenza. Al fianco di Chiara, la famiglia, gli amici di sempre e il compagno Giovanni Tronchetti Provera con cui ha trascorso il weekend in montagna (alla faccia delle continue voci di crisi).

La situazione della sua azienda, la Fenice srl, come prevedibile, ad oggi non è delle più rosee. L'ammiraglia della rete di imprese di Chiara Ferragni , il cui business si basa soprattutto sull’essere proprietaria del marchio Chiara Ferragni, brand con il logo dell'occhio che comprende abbigliamento per donne e bambini, scarpe, borse, gioielli, occhiali, biancheria intima, costumi e da cui nascono le collaborazioni con altre aziende per le partnership (azzerate negli ultimi 15 mesi)

Come si legge su Corriere della Sera, negli ultimi due anni, a seguito del caso legato al pandoro Balocco, la situazione finanziaria della società dell’imprenditrice digitale è crollata esponenzialmente. Si parla per l'azienda, di cui Ferragni possiede il 32,5% delle azioni (l'imprenditore Paolo Barletta il 40% e Pasquale Morgese il 27,5%) di una perdita per circa 10 milioni di euro e di un patrimonio azzerato.

La società attualmente amministrata da Claudio Calabi che ha preso le redini dell’azienda lo scorso novembre dopo le dimissioni di Ferragni e del socio di maggioranza Paolo Barletta, infatti, secondo il quotidiano, avrebbe registrato nel 2023 ancora ricavi per 11-12 milioni che sarebbero però crollati a meno di 2 nel 2024, accumulando nei due anni perdite per 10 milioni.

Oggi si sono tenute due riunioni fondamentali per discutere l’approvazione in ritardo del bilancio 2023 e una necessaria ricapitalizzazione per ripianare le perdite e pensare ad un futuro, di cui sapremo presto l'esito. Stando ai rumors di stampa il socio Pasquale Morgese, che detiene il 27,5% delle quote, preoccupato per il futuro del marchio travolto dalla crisi reputazionale di Ferragni, avrebbe votato contro il bilancio. Il brand Chiara Ferragni può tornare ad essere appetibile e risollevarsi dalla crisi?

GLI ESSENZIALI
dock & bay telo mare asciugatura rapida, senza sabbia
courtesy photo
anker 621 power bank ricarica rapida con connettore lightning integrato
courtesy photo
mediterraneo. the passenger. per esploratori del mondo
courtesy photo