Leonor di Spagna compie 18 anni e la città di Madrid è in festa. Le strade della capitale si colorano con gli stendardi che riproducono il volto della principessa delle Asturie accanto al suo stemma, variazione di quello borbonico del padre Felipe che, come la figlia, raggiunta la maggiore età giurò sulla Costituzione al cospetto del re Juan Carlos e davanti al congresso dei deputati il 30 gennaio 1986. Sono passati 37 anni e stavolta è toccato alla primogenita di re Felipe VI e della regina Letizia assumersi pienamente la responsabilità di erede al trono. "Giuro di svolgere con lealtà le mie funzioni, di preservare la Costituzione" recita il giuramento, pronunciato di fronte alle due camere del Parlamento riunite in sessione straordinaria, alla presenza dei principali rappresentanti dello Stato. Un atto formale che da questo momento in avanti consente a Leonor di succedere costituzionalmente a suo padre alla guida dello Stato e delle forze armate e presenziare in sua vece come reggente.
"Il 31 ottobre compirò 18 anni e avrò l'onore di prestare giuramento sulla Costituzione. Sono consapevole di quale sia il mio dovere e di ciò che comportano le mie responsabilità", aveva dichiarato pochi giorni fa la principessa, che dopo avere concluso i propri studi liceali nel Galles, presso il prestigioso e antichissimo UWC Atlantic College, a settembre ha fatto ingresso all'Accademia Generale Militare di Saragozza. Un'ascesa inarrestabile per la giovane Leonor, già amatissima dagli spagnoli con un consenso del 63% della popolazione che aiuta la causa monarchica gravemente danneggiata dalla figura di Juan Carlos. Spetterà alla neo diciottenne il duro compito di rilanciare la monarchia, minacciata dai venti indipendentisti e repubblicani, che negli ultimi anni hanno avuto buon gioco ad attaccare i Borbone alla luce dei numerosi scandali legati alla figura del re emerito.
Inizialmente molto amato in patria per avere saputo traghettare il Paese dal regime franchista alla democrazia, negli anni ha visto un crollo delle proprie fortune sia per le numerose relazioni extraconiugali attribuitegli, tra tutte quella con Corinna zu Sayb-Wittgenstein-Sayn, sia per una serie di reati finanziari che l'hanno costretto all'abdicazione e all'esilio volontario negli Emirati Arabi. Il re emerito è stato proprio il grande assente alla cerimonia di giuramento della nipote così come al ricevimento al Palazzo reale dove Leonor ha ricevuto il Collar de la Orden de Carlos III, mentre presenzierà alla cena di famiglia per il compleanno della ragazza al palazzo del Pardo. Presenti invece i genitori e naturalmente l'inseparabile sorella Sofia, che non appena raggiunta la maggiore età avrà un ruolo di maggiore responsabilità.
Fino a questo momento le due ragazze sono state cresciute lontano dai riflettori, come da volontà dei sovrani, e della loro vita privata si conoscono pochissimi dettagli. Ma il loro spirito di sorellanza e l'armonia che regna fra di loro non lascia presagire discordie e crisi future come quelle avvenute nella famiglia Windsor tra William e Harry. Da oggi il destino della monarchia spagnola è (ancora di più) nelle mani di Leonor, futura regina di Spagna dopo oltre 150 anni, nonché seconda donna in assoluto a salire sul trono dai tempi dell'unificazione della nazione dopo Isabella II, che regnò dal 1833 to 1868. E chissà che un giorno, sotto la futura sovrana, non cambierà anche la legge che regola la successione al trono, che per ora, in presenza di eredi maschi, continua a penalizzare le donne.