Per Lady Diana era semplicemente la sua "roccia". Così la principessa si riferiva affettuosamente al suo maggiordomo Paul Burrell che è stato a servizio da lei per 10 anni, fino alla sua morte nel 1997. Molto più di un dipendente, era una persona fidata, un confidente, un amico che le è sempre stato accanto sia nei momenti lieti che in quelli più difficili del divorzio. La sua posizione privilegiata e il suo ruolo intimo gli hanno permesso di diventare, con il tempo, il destinatario di molte confidenze della compianta principessa, che ora vorrebbe rendere note a William ed Harry. Obbligato al silenzio da un accordo di discrezione a cui sono tenuti tutti i dipendenti della famiglia reale, Paul non ha mai rivelato a nessuno, nemmeno ai propri figli, il contenuto delle sue conversazioni con Diana, salvo intervenire in merito alla discussa intervista della principessa alla Bbc del 1995. Ora le cose sono cambiate: Paul Burrll ha scoperto di avere un tumore e teme che questi segreti possano morire con lui, perciò vorrebbe semplicemente renderli noti a William e Harry.
Convinto che queste verità favorirebbero una riconciliazione tra i due fratelli, proprio come Diana avrebbe voluto, Burrell ha lanciato un appello ai due principi dalle colonne del Daily Mail, nella speranza di poter essere convocato a corte e riferire quanto a sua conoscenza. Nella sua intervista al tabloid britannico non fa cenno del contenuto delle sue conversazioni con l'allora moglie del principe Carlo, ma insiste sull'importanza che questa "eredità" non vada perduta. "So che alcune cose non sono belle ma, se lascio questo mondo e vado da qualche altra parte, non lo sapranno mai. Penso che dovrebbero saperlo" spiega al Daily Mail. "Penso che Diana mi direbbe 'Paul, devi fare di questo una priorità. Devi incontrare i miei ragazzi'".
In missione per conto di Diana, Paul Burrell, 64 anni, sente il peso della responsabilità e dopo avere pubblicato nel 2005 il memoir A Royal Duty. Al servizio della mia regina è pronto a nuove scottanti rivelazioni. "Si è confidata con me e ci sono molte cose di cui non ho mai parlato, ma ora sento che è il momento giusto. Penso che quello che ho da dire potrebbe riavvicinare i figli, cosa che Diana avrebbe disperatamente voluto. Dirò loro solo la verità, questo è tutto. Non cerco nulla in cambio". Liquidato nella biografia di Harry come "maggiordomo della mamma", Paul si descrive come il "migliore amico" di Diana, secondo la quale lui sarebbe stato "l'unico uomo di cui si fosse mai fidata". La fiducia che lei riponeva in lui lo ha portato a proteggere i suoi segreti, ma ora la notizia della malattia e l'incrinarsi dei rapporti fra Harry e William l'ha spinto a condividere tutti quei dettagli che solo lui sa. "Se mai ci riuscissimo a incontrare, direi a William 'Queste parole restano all'interno di queste mura e non ne uscirà mai'".
Nel suo memoir Harry "mi ha sminuito, ma non ha pensato a tutti quegli anni che ho trascorso con sua madre, in privato, amandola, prendendomi cura di lei, vegliando su di lei. Sono stato messo da parte e sono triste per questo". Paul ha avuto due figli, Alexander e Nicholas, con la moglie Maria Cosgrove, prima di dichiararsi gay e divorziare. Nel 2017 ha sposato Graham Cooper, con cui ora vive nel villaggio di Tarporley, nel Cheshire. In casa conserva ancora alcune foto dei figli mentre giocavano con i giovani principi, a conferma di una confidenza e di una frequentazione con la royal family basata sulla reciproca stima. Quella stessa stima e fedeltà che lo spinge oggi a fare appello ai due fratelli per una loro riconciliazione. "Mi piacerebbe vedere William mettere il braccio intorno a suo fratello, ma non credo che lo vedremo perché ci sono troppi ostacoli sulla strada". Il suo desiderio più caro sarebbe quello di avere la possibilità di sedersi con l'erede al trono e "colmare le lacune di quegli anni che mancano nella sua mente". "La morte di Diana avrebbe dovuto tenerli insieme per sempre, ma non è stato così" e Paul farà di tutto per riportare la pace tra i Windsor.