Mentre sono alla scrivania intenta a concludere un’intervista sulla moda sostenibile, sento un rumore provenire dalla buca delle lettere di casa. Strano, penso, il postino arriva sempre più tardi. Guardo dalla finestra e vedo il mio dirimpettaio scendere dalle scale di casa mia e dirigersi dagli altri vicini. In mano, ha un pacco di buste con disegnata sopra una Union Jack.
Vado a vedere, e scopro che la busta contiene un invito: «In occasione del Giubileo di Platino chiuderemo la nostra via da entrambi i lati e organizzeremo un grande pranzo sulla strada. Siete tutti invitati, portate festoni e cibo, ci vediamo il 5 giugno». Lì per lì rimango un po’ disorientata. Apro Google e mi metto a fare una veloce ricerca.
Si tratta del Big Jubilee Lunch, il pranzo tradizionale che vedrà i britannici riunirsi per pranzare tutti insieme nelle vie attigue alle loro case, in lunghe tavolate allietate da musiche e intrattenimenti, organizzate nei quartieri e nei comuni di tutto il Regno Unito. Ci sto: sarà divertente, penso.
E mentre cerco di capire cosa potremmo cucinare per l’occasione, mi rendo conto di quanto tempo sia passato da quando, nel 1947, la voce di quella che sarebbe diventata cinque anni dopo la regina Elisabetta II risuonava nelle radio di buona parte del mondo, durante il suo primo discorso indirizzato al Commonwealth, nel giorno del suo ventunesimo compleanno. «Io dichiaro davanti a voi tutti che la mia intera vita, sia essa lunga o breve, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale alla quale tutti apparteniamo», diceva.
Un patto d’onore con il suo amato Paese che continua a mantenere sebbene, pensando alla sua giovinezza, non fosse affatto scontato che sarebbe arrivata all’incoronazione.
Per i primi dieci anni della sua vita, infatti, era solo Lilibet: una bambina che giocava spensierata insieme alla sorella Margaret nei giardini del castello di Windsor, mentre lo zio (Edoardo VIII) regnava sovrano, prima di decidere di abdicare per sposare l’amore della sua vita, l’americana (e divorziata) Wallis Simpson. Da quel giorno, il trono è passato a suo padre Giorgio VI e, successivamente, a lei che non ancora 26enne ha preso saldamente in mano le redini di un Paese che fin da subito l’ha considerata una guida insostituibile.
Oggi, con le sue 96 primavere, la regina festeggia il Platinum Jubilee, ovvero 70 anni di regno. Questo traguardo la rende l’ultimo capo di Stato vivente ad aver conosciuto la Seconda guerra mondiale e i suoi protagonisti, da Churchill a Eisenhower, nonché l’unico ad aver incontrato tutti i presidenti americani da Truman in poi. E l’intera Gran Bretagna, che tanto la ama, si prepara a festeggiarla dal 2 al 5 giugno, in una tre giorni di eventi e celebrazioni in pompa magna.
A preannunciare il tutto c’è stata la Superbloom alla Torre di Londra: una spettacolare installazione floreale durante la quale sono stati piantati nel fossato della torre oltre 20 milioni di semi, che fioriranno giusto in tempo per il weekend del Giubileo.
Ma cosa succederà poi, in quelle date fatidiche in Inghilterra? Ad aprire le danze sarà la parata militare del Trooping the colour, la celebrazione ufficiale del compleanno della regina, che si terrà giovedì 2 giugno a partire dalle 11 del mattino. Oltre 1.200 ufficiali e soldati sfileranno con circa 240 cavalli e centinaia di musicisti dell’esercito. I biglietti per assistere allo spettacolo da seduti sono esauriti da mesi, ma per chi è in zona sarà possibile seguire il corteo dal vivo aspettandolo in un punto qualsiasi del percorso, tra Buckingham Palace e la Piazza d’armi. Oppure, si potrà vedere l’evento su grandi schermi allestiti a St. James’ Park, oltre che in diretta su Bbc e Sky. Al momento dell’apparizione dei reali al balcone, poi, è prevista una spettacolare parata aerea della Royal Air Force.
Sempre lo stesso giorno, ci sarà la Platinum Jubilee Beacons, l’antica tradizione britannica di celebrare giubilei, matrimoni e incoronazioni reali con l’accensione dei fari in tutto il Paese. Questa usanza, che ha avuto inizio nel 1897 in occasione dei festeggiamenti per il giubileo di diamante della regina Vittoria, è proseguita negli anni, senza interruzioni. Per Elisabetta II, saranno accesi oltre 1.500 fari nel Regno Unito, nelle Isole del Canale, nell’Isola di Man e nei Paesi del Commonwealth.
Il faro principale, l’installazione sostenibile The Tree of Trees (una pianta alta 21 metri, composta da 350 alberi autoctoni inglesi) del famoso designer britannico Thomas Heatherwick, sarà illuminato nel corso di una cerimonia speciale a Buckingham Palace, sempre il 2 giugno alle 21. Allo stesso tempo, migliaia di altri fari saranno illuminati da comunità ed enti di beneficenza sparsi per tutto il Regno Unito, ma anche nelle 54 capitali del Commonwealth. Il giorno dopo, la famiglia reale parteciperà alle famose corse dei cavalli a Epsom Downs. Seguirà la tradizionale messa nella cattedrale di St. Paul, il cui inizio sarà scandito dal suono di Great Paul, la più grande campana esistente in Gran Bretagna, mentre per sabato 4 giugno è previsto a Buckingham Palace il Platinum Party con relativo concerto. Il programma è ancora top secret ma si vocifera che a esibirsi ci saranno Sir Elton John, Ed Sheeran e Stevie Wonder tra gli altri. Il tutto sarà seguito dalla Bbc e trasmesso in mondovisione, minuto per minuto. Oltre ai reali, parteciperanno all’evento circa 10.000 persone scelte tramite sorteggio.
Per domenica 5 giugno è previsto, appunto, il Big Jubilee Lunch, e organizzarlo è semplicissimo: basta chiudere la strada in cui si abita da entrambi i lati, procurarsi tavoli, sedie e festoni, affiggere cartelli che invitino i vicini a contribuire al pranzo con cibi e bevande, e mangiare tutti insieme.
A oggi, al Big Jubilee Lunch si sono registrate oltre 60.000 persone che ospiteranno i pranzi nei loro quartieri. E c’è anche chi sta già provando a realizzare la tavolata più lunga della Gran Bretagna, per battere il record mondiale...
A concludere i festeggiamenti, infine, ci sarà il Platinum Jubilee Pageant guidato dalla carrozza reale: una parata che, grazie all’esibizione di centinaia di performer e artisti di strada, racconterà la storia del regno della regina Elisabetta II. Difficilmente la sovrana se la sentirà di partecipare al corteo seduta nella sua carrozza, ma si dice che la sua presenza sarà egregiamente sostituita da una sorpresa tecnologica. E questi sono solo gli eventi ufficiali: è prevista anche una serie di iniziative organizzate indipendentemente da musei, associazioni e istituzioni, per il massimo coinvolgimento di tutti.
Inoltre, a partire da luglio, nelle residenze reali ufficiali di Buckingham Palace saranno allestite tre mostre speciali dedicate ad altrettante occasioni significative per il regno di Sua Maestà: la nomina, l’incoronazione e i giubilei. In particolare, si potranno ammirare i ritratti della regina scattati dalla fotografa Dorothy Wilding tra il 1952 e il 1956 e alcuni dei gioielli personali della sovrana. Al castello di Windsor, invece, saranno esposti alcuni preziosi e storici abiti dalla regina, come quello indossato per la sua incoronazione all’Abbazia di Westminster il 2 giugno 1953, mentre al palazzo di Holyroodhouse i visitatori vedranno gli outfit esibiti da Sua Maestà per le celebrazioni del giubileo d’argento, d’oro e di diamante.
Da non dimenticare, poi, la ciliegina sulla torta (letteralmente), il Platinum Pudding Competition: un concorso nazionale di pasticceria che ha visto coinvolti centinaia di concorrenti (esperti e non), impegnati a creare un dolce dedicato alla festeggiata. La giuria chiamata a selezionare il miglior dessert degno di una regina era composta da professionisti del settore e critici gastronomici, tra cui Mary Berry, volto televisivo e cake star britannica, e il capo chef di Buckingham Palace, Mark Flanaghan.
Organizzata dallo storico negozio di Piccadilly Fortnum & Mason – quello dove la sovrana acquista il suo tè da sempre – la competizione si è conclusa in una trasmissione andata in onda il 12 maggio sulla Bbc One, durante la quale è stata svelata la ricetta vincitrice. Giusto in tempo per mettermi ai fornelli e preparare il dolce da portare al grande pranzo di quartiere.