La carriera di Juliette Binoche oggi è arrivata a un punto talmente perfetto da poterla paragonare a una preziosa collana di perle nere (i gioielli sono tra l’altro la sua passione). L’attrice di Chocolat, con i suoi lineamenti eterei e un carattere risoluto, ha collezionato una serie infinita di successi cinematografici consecutivi dove, senza mai infastidire la regia, ha sempre portato se stessa. Con la sua personalità fuori dagli schemi, delicata e morbida all’esterno, decisa e anticonvenzionale nel cuore, Juliette Binoche è probabilmente da considerare la più grande attrice del cinema d’autore moderno. “Ci metto sempre tutto quel che posso di me, pure quello che non mi piace della mia vita emerge e non ne sono neppure cosciente”: queste sue parole ci spingono a definire la sua personalità attraverso i successi di Juliette Binoche. Attrice premio Oscar per Il Paziente Inglese, Juliette Binoche ci ha regalato un pezzo di sé in tutti i suoi film.

Juliette Binoche: marito? No grazie

Juliette Binoche è nata il 9 marzo del 1964 a Parigi, in Francia. Bella e piena di talento Binoche ha sempre voluto mettere il suo cuore al sicuro, conservando una certa indipendenza. Blanchett ha sempre lavorato sulla solidità personale e professionale, che non le ha certo risparmiato di arrivare al cuore del pubblico francese e internazionale. Non si è mai sposata, ma ha due figli da due uomini diversi (e allora?), Raphael e Hannah. Binoche, seppur figlia di una generazione attaccata alla convenzionalità, ha sempre avuto una concezione molto matura e attuale delle relazioni, sia con i partner che con i figli; nel film La vérité ad esempio ha avuto l’occasione di esplorare il rapporto madre-figlia che, forse, ha incentivato a renderla un genitore consapevole.

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Quanto alle relazioni amorose, Juliette Binoche è molto pratica e sembra aver capito il segreto per mantenere un discretissimo equilibrio con l’altro: "Non possiedi l’amore, l’amore ti viene dato: se ci metti troppa volontà, blocchi tutto. E devi consentirti di passare attraverso il dolore. Io non mento mai a me stessa: affronto quel che non mi va giù, sperando che non si presenti di nuovo”, racconta la Binoche in un’intervista. Coraggio e sincerità verso se stessi: se un amore è arrivato al capolinea, lo si accetta senza perdere troppo. Questo mood le ha permesso di superare, senza sprofondare troppo nel dolore, la fine delle diverse frequentazioni che ha avuto, come quella che Juliette Binoche ha avuto con il regista Leos Carax.

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Juliette Binoche e Kristen Stewart: femminilità e anticonformismo in Sils Maria

Due icone che, seppur diverse in stile e personalità, hanno dei tratti che in qualche modo sembrano unirle e completarle. Lo si percepisce bene nel film Sils Maria, dove il talento maturo di Juliette Binoche si incastra senza sforzo in quello più fresco e selvaggio della Stewart, restituendo alla pellicola un carattere strutturato e bilanciato. Sils Maria si presenta come un ritratto della cultura dell’immagine moderna che crea un senso di pressione nei confronti della perfezione, soprattutto dell’universo femminile. Kristen Stewart e Juliette Binoche con i loro caratteri distinti e indipendenti legano la trama in un perfetto gioco di equilibri, facendo emergere con una eccellente performance l’anima dell’opera cinematografica, cioè

Juliette Binoche, l’insostenibile leggerezza dell’essere

Ne L’insostenibile leggerezza dell’essere, il film che le è valso il premio Oscar nel 1997 e il riconoscimento nazionale alla carriera, emerge la morbidezza del suo carattere che non si lascia sfuggire quel tratto di fragilità che accomuna molte donne, senza nascondere comunque il temperamento ben marcato di una personalità forte di una straordinaria Juliette Binoche.

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Juliette Binoche, Chocolat

In Chocolat, Juliette Binoche rimarca il tratto anticonformista del suo carattere senza tradire quell’atteggiamento raffinato ed etereo che distingue da sempre la sua bellezza e il suo talento. Sono i famosi cioccolatini, indiscussi protagonisti del film, a dimostrare la sua dedizione e, ancora una volta, l’intraprendenza che ha reso Binoche forte e libera. L’interpretazione di Vivienne, personaggio poco incline al politically correct, che le è valsa una nomination agli Oscar porta in evidenza il concetto con cui approccia i vari aspetti della sua vita: con fascino e fermezza decostruisce il puritanesimo in nome della bontà e dell’amore sincero, nonostante l’ipocrisia di certe regole radicate che frenano l’emancipazione nei rapporti e l’autenticità delle relazioni.

Juliette Binoche, Il danno

Ne Il danno, Juliette Binoche ci lascia entrare nel suo lato passionale e sensuale, che, nella vita reale rimane un po’ celato da uno stile più mannish (anche quando era incinta), fatto di tailleur, tute e pantaloni che indossa sempre con eleganza, ma che tende a tenere nascosta la sua seducente femminilità.

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