C’è un momento nella memoria collettiva in cui Grace Kelly appare come una figura eterea che trascende le leggi del tempo. È il 19 aprile del 1956, e proprio come in una favola moderna la ventiseienne star di Hollywood sposa il principe Ranieri III di Monaco, diventando per sempre la principessa Grace. Ma la sua storia va oltre il giorno del matrimonio, e quello della tragica scomparsa, avvenuta prematuramente all’età di 52 anni. Grace non era solo un’ottima attrice, ma anche un’artista di talento innamorata dei fiori.
Se si scava nel cassetto del passato, si scopre in realtà che esiste anche una Grace Kelly segreta, più intima e riservata, lontana dai riflettori e dedita a coltivare (in tutti i sensi) le sue passioni. La principessa di Monaco amava i fiori, ne apprezzava la bellezza ed era particolarmente affezionata alle rose e alle orchidee. Nel 1968 fondò il Garden Club de Monaco, proprio con l’obiettivo di promuovere e avvicinare quante più persone possibili alla cura e alla coltivazione dei fiori. Una delle frasi con cui viene ricordata è una vera e propria dichiarazione d’amore per la natura: “Quando mi sono preso il tempo per guardare nel cuore di un fiore, si è aperto un mondo completamente nuovo; un mondo dove ogni passeggiata sarebbe un'avventura, dove ogni giardino diventerebbe un giardino incantato”.
Nel 1980 pubblicò un libro, My Book of Flowers, (la cui versione inglese è stata curata nientemeno che da Jacqueline Kennedy Onassis), racconta l’esibizione andata sold-out che la principessa tenne in una galleria di Parigi, nella quale espose i suoi collage realizzati con fiori pressati. E proprio della passione di raccogliere i fiori e pressarli con cura tra i fogli, scriveva: “Far scorrere i fiori al loro posto porta lo stesso tipo di tranquillità del ricamo, dell'uncinetto o del lavoro a maglia. Non c'è da stupirsi che le signore vittoriane trascorressero ore a realizzare album e foto di fiori pressati. Come per il giardinaggio, il tempo scivola via”.
"È stato un ottimo modo per esprimersi", ha dichiarato al magazine Town&Country Ann-Marie Albrechtson, della Princess Grace Foundation. “Aveva bisogno di uno sfogo artistico, quindi era una passione in cui era davvero brava. Non è mai stata la cosa più eccitante, ma Taylor Swift ai Grammy 2021 ha indossato un abito ispirato a un moderno designer di fiori pressati. È ancora in circolazione, ed è ancora qualcosa che le persone fanno”.
Ora, suo figlio, il principe Alberto e la Princess Grace Foundation, fondata dal principe Ranieri III dopo la sua morte, stanno cercando di ricordare al pubblico tutto quanto importanti fossero per la principessa Grace. I suoi fiori pressati sono inoltre una parte integrante del nuovo marchio di lusso Grace de Monaco. “Forse le persone non conoscono i dettagli di quanto fosse incredibile come artista e filantropa. E la famiglia reale voleva prendere in mano la situazione per raccontare di più sulla storia", afferma Brisa Carleton, CEO della Princess Grace Foundation-USA.
Nel 2007, a Tokyo, una mostra di fiori pressati realizzati dalla principessa Grace ha ottenuto una media di 5 mila visitatori giornalieri. Nel 2020 il Philadelphia Flower Show ha onorato la memoria della principessa dedicandole un angolo della mostra: ll roseto della Principessa Grace, dove i visitatori hanno potuto ammirare una replica del suo iconico abito da sposa all'interno di un roseto di oltre 3 mila boccioli, disegnato da Renee Tucci. L’eredità che Grace ha lasciato è destinata a durare nel tempo.