Oggi Meg Ryan compie 60 anni e il regalo più bello (per noi) sarebbe rivederla di nuovo al cinema, in una di quelle commedie romantiche che ti fanno svuotare il pacchetto di fazzoletti. Ok, è vero: i doni di compleanno si fanno, mica si ricevono, ma qualcosa ci dice che la nostra sarebbe ben contenta di tornare nelle sale di tutto il mondo. In attesa che il nostro auspicio si avveri - in fondo Hollywood non è la terra dei desideri? - noi la festeggiamo così, celebrando i suoi 60 anni e ricordando perché Meg Ryan resterà sempre la regina della commedia romantica.

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Meg Ryan oggi ha 60 anni e resta l'attrice per eccellenza delle romcoms

La carriera di Meg Ryan può essere riassunta in tre titoli: Harry ti presento Sally; C'è post@ per te e Insonnia d'amore. Intendiamoci: non che l'attrice non abbia fatto altro, ma queste tre storie (romanticissime, cultissime e tutti gli -issimi che vi pare) l'hanno di fatto consacrata nella storia del cinema. E poco importa quanto abbia fatto prima o dopo, oppure se dal 2019 è sparita dai radar: in tre mosse, si è presa un posto nel nostro immaginario collettivo che non potrà essere mai più scalzato. Harry ti presento Sally è a dir poco il manuale dell'amicizia (im)possibile tra uomo e donna: sull'argomento nessuno sceneggiatore è riuscito a fare meglio dopo questo film che vanta moltissimi tentativi di imitazione ma nessuno all'altezza (forse giusto Amici di letto, che è il suo alter ego in chiave pop...). Quanto a C'è post@ per te, è praticamente la profezia dell'era Tinder (ed eravamo negli anni 90, signori miei!) e ha pure consacrato la coppia Meg Ryan - Tom Hanks. La sceneggiatura era così ben congeniata che a un certo punto Hanks ti sembrava addirittura fascinoso... Infine, l'unico e solo Insonnia d'amore: in quanti faremmo carte false per avere un figlio in grado di fare concorrenza a Maria De Filippi? Per non parlare dell'esperdiente radiofonico, che trasuda amarcord, e quindi romanticismo, a secchiate. Poi, certo, come vi dicevamo Meg ha fatto molto altro come per esempio i romantici Innamorati cronici e French Kiss, l'etereo City of angels, il meno riuscito Kate and Leopold, passando per Salto nel buio, il torbido In the cut di Jane Campion, Il bacio che aspettavo e la serie tv Web Therapy. Dopodiché, purtroppo, dal 2019 l'attrice è scomparsa dai radar: "Pensavo che l’amore con Hollywood fosse corrisposto ma poi qualcosa è cambiato. Ero esausta, mi sentivo isolata", ha spiegato Meg Ryan. La ragione non è chiarissima. C'è chi indica come causa i recenti flop, chi l'eccessivo utilizzo della chirurgia plastica. "Le commedie romantiche sono davvero difficilissime, degli ingranaggi in equilibrio perfetto: ha ragione Hugh Grant quando dice che sono come dei palloncini in un negozio di spilli", ha dichiarato la Ryan in una intervista, "Forse è per questo che oggi se ne fanno poche: non c’è più la stessa attenzione, cura, pazienza… Hollywood ha fretta di fare soldi e basta". Così, lei, si è messa a fare la regista e a scrivere sceneggiature. Il primo film che la vede dietro la macchina da presa è stato Ithaca e nel cast c'era... suo figlio Jake.

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Hulton Archive//Getty Images

Sua maestà, i capelli corti

Se Raffaella Carrà sarà sempre ricordata per il mitico caschetto biondo, Meg Ryan resta a furor di popolo la regina dei capelli corti. Il suo taglio "da monella" è sempre stato copiatissimo: riccio o mosso, ma sempre rigorosamente biondo, arriva poco più giù delle orecchie, incorniciando il suo dolce musetto. Diciamolo: parte del suo successo deriva anche dal look. E forse, anche parte della sua disgrazia. I fan non hanno mai perdonato l'eccesso di punterine che hanno trasformato "quel" volto in un'altro, troppo simile ai millecinquecento che circolano per Hollywood. Poi, certo: non è che lo scorrere del tempo non avrebbe influenzato l'immagine dell'attrice. Quindi siamo alle solite: sia che ricorri alla chirurgia, sia che lasci che la vecchiaia avanzi, non vai mai bene. P.s. Però, Meg, tu una bella romanzina al tuo chirurgo plastico la devi fare...


Ah, l'amore!

Meg Ryan ci ha fatto decisamente sognare al cinema. Se c'era lei in un film, potevi stare sicura che la storia avrebbe trasudato passione e sentimento. Anche nel privato, però, la nostra non si risparmiava. La sua vita sentimentale è sempre stata, diciamo così, parecchio movimentata tanto che alcuni l'hanno attaccata definendola una mangia uomini (Meg, perdonali, non sanno quello che dicono). Più o meno le cose sono andate così: Meg aveva sposato Dennis Quaid per la gioia dei fan e delle riviste di gossip. Erano la coppia d'oro del momento. Andava tutto benissimo finché nel 2001, sul set di Rapimento e riscatto, non conosce l'attore Russell Crowe. La nostra non capisce più nulla, gli cade ai piedi e, per lui, lascia il marito Quaid. Dopo dieci anni. Uno shock. I fan si stracciano le vesti, si chiedono cosa stia facendo poi vedono le foto di Crowe e se ne fanno una ragione... Tutto bene? Macché. L'idillio con la star del Gladiatore finisce dopo solo un anno... Da lì in poi è una serie di flirt e relazioni, e tra queste spicca quella con Matthew Perry, la star di Friends. L'ultimo fidanzato, in ordine di tempo, è invece il cantante John Mellencamp: si era addirittura parlato di nozze ma poi, dopo pochi mesi dall'annuncio, i due avrebbero rotto. Ora la Fidanzatina d'America è single, anzi "single e felice", come ha dichiarato la stessa Ryan in una recente intervista.

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Tale madre, tale figlio...

Non ci crederete mai, ma all'inizio Meg Ryan non aveva alcuna intenzione di fare l'attrice: il suo vero sogno era sfondare come giornalista. Poi, però, per guadagnare qualche soldo ha iniziato a recitare e ci ha preso (ovviamente) giusto. Se lei è arrivata al cinema per caso, lo stesso non si può dire per il figlio Jack Quaid, avuto dall’ex marito nel 1992. Lui ha le idee molto chiare: vuole seguire le orme dei genitori. Ebbene, tenetelo d'occhio perchè farà strada. Ha esordito con un piccolo ruolo in Hunger Games per poi ottenere una parte nella serie tv The Boys, dove interpreta Hughie Campbell. Nel 2022 lo vedremo nel remake del film horror Scream... Niente male, eh?