Leonor e Sofia di Spagna, belle, posate, mai fuori posto e sopra le righe. Le principessine sono il futuro della monarchia e l'ufficio stampa della Zarzuela sembra averlo capito benissimo, includendole sempre di più negli appuntamenti istituzionali (vedi discorso sull'emergenza coronavirus) e investendole (prematuramente?) del compito di rappresentare il futuro della Spagna e ripulire un'immagine macchiata dagli scandali di nonno Juan Carlos di Borbone. Per aprire un nuovo capitolo e lasciarsi il passato alle spalle, un'unica soluzione: l'allontanamento del re emerito, che si è concretizzato il 4 agosto con un comunicato ufficiale in cui è stato annunciato il suo allontanamento dalla Spagna "a causa della ripercussione pubblica che stanno generando alcuni fatti", un esilio molto probabilmente definitivo, quasi sicuramente a Santo Domingo, irrimediabilmente senza la regina Sofia.

Dunque, la faccenda è questa: nel 2018 Juan Carlos, oggi 82 anni di cui 39 anni da sovrano di Spagna (dal 1975 al 2014), viene travolto da uno scandalo finanziario di dimensioni mastodontiche che in confronto i titoloni sulle sue scorribande da latin lover che per anni hanno riempito i periódicos (le biografie parlano di 1500 amanti, per intenderci) sono bazzecole. Secondo l'indagine aperta dal tribunale spagnolo e dalla magistratura svizzera, il re avrebbe ricevuto 64,8 milioni di euro nel 2008 dall’Arabia Saudita tramite un conto offshore e 100 milioni nel 2011 per far sì che l’appalto da 6,7 miliardi di euro per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità fra la Mecca e Medina venisse affidato a ditte spagnole, il tutto tramite l'aiuto dell'amante Corinna Zu Sayn-Wittgenstein (proprio le sue intercettazioni hanno permesso l'apertura del caso). I mesi passano e le acque non si calmano, anzi, la vicenda si fa ancora più torbida (e Felipe VI deve fare i salti mortali per salvaguardare l'integrità della Corona). L'unica soluzione è l'esilio, un addio necessario
per "non essere più fonte di imbarazzo per la Corona", una decisione presa "con molto dolore, ma con grande serenità", come si legge nel comunicato stampa diffuso nella giornata di ieri.

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Carlos Alvarez//Getty Images
Juan Carlos e Sofia di Spagna sono sposati dal 1962

Dalla Spagna sembrano essere praticamente sicuri che il re si trovi a Santo Domingo già da giorni ( La Vanguardia ricostruisce gli spostamenti dell'ex sovrano Sanxenxo, Galizia/ Oporto/ Repubblica Dominicana): la moglie Sofia che in nome del vincolo matrimoniale, delle convenzioni e dell'apparenza, gli ha praticamente perdonato sempre tutto, invece, questa volta gli volterà le spalle, continuerà a vivere a palazzo con Felipe e Letizia e le principessine. L'ex regina è a Maiorca da fine luglio, come tutte le estati, e finita la vacanza tornerà al Palazzo della Zarzuela senza rimorsi e rimpianti dove, come scrive El País "continuerà a occuparsi delle attività istituzionali, soprattutto iniziative benefiche, e progetti legati alla Fondazione che porta il suo nome, che spaziano da progetti educativi a progetti a tutela dell’ambiente". Doña Sofía, 81 primavere, che in 58 anni di matrimonio di rospi ne ha ingoiati parecchi (e i tradimenti sono solo la punta dell'iceberg) ha detto adiós (finalmente).

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