Mentre J.K. Rowling/mamma di Harry Potter e Daniel Radcliffe/Harry Potter non se le mandavano a dire mettendo nero su bianco le loro opinioni arcobaleno, Emma Watson/Hermione Granger dopo essersi schierata con parole chiare e inequivocabili ("Voglio che i miei follower trans sappiano che io e tante altre persone in tutto il mondo vi vediamo, vi rispettiamo e vi amiamo per quello che siete", cit) è tornata ad occuparsi della sua nuova avventura, dell'ultimo tassello del suo puzzle (militante) sul mondo che vorrei. Dall'Olimpo delle "attrici e attiviste più famose del mondo", Emma Watson è stata invitata a fare parte del consiglio di amministrazione del Gruppo Kering e a ricoprire la carica di presidente del comitato per la sostenibilità del CdA. RSVP.
La Watson, 30 anni da una manciata di settimane, ha risposto Mais Oui all'invito di François-Henri Pinault, CEO del gruppo di lusso made in France, convalidato dagli azionisti nella giornata di ieri (tra le new entry anche l'ex CEO di Credit Suisse, Tidjane Thiam, nato in Costa d'Avorio, e Jean Liu, presidente dell'"Uber cinese" Didi Chuxing, ndr). Ma nel dettaglio cosa farà Emma nel CdA della casa madre di Saint Laurent, Bottega Veneta e Gucci? Il suo ruolo sarà quello di garantire e promuovere nelle attività del gruppo l'uguaglianza di genere (va detto che in Kering il 63% dei dipendenti del gruppo sono donne e il gruppo mesi fa ha deciso di estendere a 14 settimane il congedo parentale sia per le mamme sia per i papà, ndr) e il rispetto dei valori eco-sostenibili (l'obiettivo è la riduzione del 40% degli impatti ambientali globali entro il 2025): due battaglie di cui l'attrice brit si è sempre fatta portavoce.
"L'azione decisa di Emma Watson per l'uguaglianza di genere, per esempio attraverso il suo ruolo di ambasciatrice di buona volontà per le donne delle Nazioni Unite, nonché il suo impegno per la salvaguardia dell'ambiente, e in particolare il suo sostegno a una moda eco-responsabile, risuonano fortemente con i valori e le battaglie di Kering”, si legge nel comunicato stampa distribuito agli azionisti del gruppo, come riportato da Le Figaro. Perché Emma Watson è "una pioniera della moda etica", scrive Pinault sempre più convinto che "lo sviluppo eco sostenibile sia una priorità, non solo per superare la crisi globale legata alla pandemia di Covid-19, ma anche per realizzare il tanto necessario cambiamento".
Paladina del #metoo e del Time's up (che ha portato in UK), ambasciatrice di UN Women, l’organizzazione delle Nazioni Unite per la gender equality, anima di Our shared shelf, un gruppo di lettura di impronta femminista e di HeforShe, iniziativa intesa a coinvolgere gli uomini nella promozione della parità di genere: la lotta all'empowerment femminile di Emma è cosa nota (e buona e giusta). Il suo dialogo con il movimento femminista ha condotto all'istituzione di un nuovo fondo per la giustizia e la parità nel Regno Unito, avviato da lei stessa con una donazione di 1 milione di sterline. Sempre in UK ha poi collaborato al lancio delle nuove linee guida in materia di molestie e bullismo nel settore cinematografico in collaborazione con il British film institute, dei Bafta, dell’Advisory conciliation and arbitration service e di altri enti primari. Lo scorso anno il presidente francese Emmanuel Macron l’ha invitata a partecipare al Consiglio sulla parità di genere del G7.
Ma anche il suo attivismo green non è da meno: volto dell'app Good On You, che valuta i marchi di moda in base alle loro credenziali etiche e di sostenibilità, Emma è conosciuta per il suo lavoro con la Green Carpet Challenge e per la decisione di indossare sul tappeto rosso look etici (e bellissimi). Kering avrà "perso" Stella McCartney (passata a LVMH un anno fa dove ricopre il ruolo di special advisor proprio sullo sviluppo sostenibile ndr) ma l'ingaggio di Emma Watson è davvero un colpo da maestro.