Avete mai sentito parlare di MET? No non è un nuovo trend di TikTok, ma l’acronimo di Equivalent of Task, ovvero un valore (piuttosto interessante) che indica quanta energia si consuma durante una qualsiasi attività fisica rispetto a stare seduti a riposo. Più ci si muove, più il MET sale. In estrema sintesi, il Metabolic Equivalent of Task, o equivalente metabolico, è un modo semplice, ma scientificamente provato, che traduce il movimento in numeri. Per esempio, camminare a passo sostenuto equivale a circa 5 MET, una corsa varia da 8 a 12 MET in base al ritmo, al terreno battuto e alla semplice voglia. Una tranquilla pedalata in città corrisponde a 6 MET, ma se ci si sente particolarmente in forma e si vogliono emulare gli scatti dei ciclisti come al Giro d’Italia, si potrebbe arrivare a un valore tra i 10 e i 12. Insomma, il MET è utile per programmare in modo più consapevole gli allenamenti, ma anche più banalmente per sapere le calorie bruciate dopo una partita a tennis, una nuotata o una corsa last minute per prendere il tram.
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Cos’è il MET e a cosa serve
Per cercare di spiegare l'argomento in modo preciso e dettagliato, abbiamo consultato un esperto, che conferma (argomentando in modo più scientifico) e amplia quanto vi abbiamo anticipato. “Il MET, acronimo di Metabolic Equivalent Task, è un'unità di misura utilizzata per quantificare il consumo energetico delle attività fisiche rispetto al metabolismo basale, ossia il dispendio energetico a riposo. Un MET corrisponde esattamente alla quantità di ossigeno consumata mentre si riposa tranquillamente seduti, che equivale approssimativamente a 3,5 ml di ossigeno per chilogrammo di peso corporeo al minuto”, spiega Christian Boceda, Personal Trainer e founder di CB Coaching.
Calcolo e applicazione del MET nella vita quotidiana
“Per comprendere facilmente l’applicazione del MET nella vita di tutti i giorni, basta sapere che se un’attività è indicata come 5 MET, significa che il corpo sta consumando energia cinque volte superiore rispetto allo stato di riposo. Per esempio, leggere ha un valore di circa 1,3 MET, mentre camminare moderatamente può variare tra 3 e 5 MET”, prosegue Boceda.
Per calcolare il dispendio energetico usando i MET si utilizza questa formula:
Calorie consumate = MET x peso corporeo (kg) x durata attività (ore)
In sintesi, se una persona che pesa 70 kg cammina a 3,5 MET per 1 ora, consumerà 3,5 MET x 70 kg x 1 ora, quindi circa 245 calorie.
Quanti MET per camminare, correre o pedalare
Conoscere i MET riferiti all’attività fisica che si vuole praticare, è utile per stimare sia quanto intensamente si sta lavorando che il consumo calorico e per pianificare l’esercizio in modo più consapevole. Qui di seguito, alcuni valori medi:
Camminata lenta (3 km/h): circa 2 MET
Camminata moderata (5 km/h): circa 3,5 MET
Camminata veloce (6,5 km/h): circa 5 MET
Corsa leggera (8 km/h): circa 8 MET
Corsa intensa (12 km/h): circa 12 MET
Pedalata tranquilla (16 km/h): circa 6 MET
Pedalata veloce (oltre 25 km/h): oltre 10 MET
Come usare il MET per monitorare l’attività fisica
“Utilizzare i MET nella vita di tutti i giorni è semplice e pratico. È possibile monitorare le attività quotidiane accumulando MET per raggiungere i propri obiettivi personali di fitness. 500-1000 MET-minuti settimanali è il valore consigliato dall’OMS per mantenere una buona salute. Una volta definito il MET dell’attività scelta, saremo in grado di calcolare le calorie consumate in base al peso corporeo e alla durata dell’attività svolta. Un esempio pratico: se si vogliono raggiungere almeno 500 MET-minuti alla settimana, si potranno fare 100 minuti di camminata a 5 MET o 50 minuti di corsa a 10 MET”, specifica Personal Trainer e founder di CB Coaching.
Differenze tra MET e altre unità di misura
“Mentre il MET misura specificamente l’intensità relativa rispetto al metabolismo basale, altre unità come calorie, watt e battiti cardiaci sono più contestualizzate: le calorie rappresentano la misura assoluta dell’energia spesa; i watt indicano la potenza prodotta durante un’attività (spesso usati nel ciclismo); la frequenza cardiaca (bpm) misura il lavoro del sistema cardiovascolare in risposta all’attività fisica, variabile in base a fattori come età e condizione fisica. I MET, quindi, sono particolarmente utili perché standardizzano la misura dell'intensità dell’attività fisica, facilitando la pianificazione degli allenamenti e il monitoraggio della salute”, conclude Christian Boceda.
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Le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo e divulgativo e non intendono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento di un professionista sanitario qualificato. Per qualsiasi dubbio o problema di salute, si consiglia sempre di consultare un medico o uno specialista.