Allergie e intolleranze sono realtà sempre più presenti nelle vite moderne, eppure ancora spesso mal interpretate.
Capire la differenza tra allergia e intolleranza, riconoscerne i segnali e sapere come comportarsi è un gesto di rispetto verso il proprio corpo, nonché uno strumento prezioso per migliorare la qualità della vita.
Non resta che scoprire tutto quello che serve sapere su una tematica così importante.
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Cosa sono le allergie alimentari e come si manifestano
Le allergie alimentari sono reazioni scatenate dal sistema immunitario nei confronti di alcune sostanze. Succede quando l’organismo percepisce una proteina contenuta in un alimento come nociva, e si attiva per difendersi. Ciò può comportare reazioni anche molto pericolose.
I segnali esterni che possono manifestarsi sono estremamente diversi: da un semplice prurito o eritema a livello cutaneo, o addirittura al gonfiore delle labbra o del viso, a disturbi di carattere respiratorio, nausea, o anche dolore all’addome. Nei casi più severi, può insorgere lo shock anafilattico, uno stato critico che potrebbe rivelarsi mortale.
Le allergie possono verificarsi in qualsiasi periodo della vita, ma è frequente che appaiano nella prima infanzia. In alcuni casi migliorano con il trascorrere del tempo, in altri son persistenti. Si possono, in genere, gestire con sicurezza ed efficacia, evitando completamente gli alimenti interessati, associando, a volte, una terapia farmacologica.
Cosa sono le intolleranze alimentari: definizione e caratteristiche
A differenza delle allergie, le intolleranze non comportano rischi immediati per la vita e, in linea di massima, si manifestano qualche tempo dopo il consumo del cibo. Sebbene i sintomi non siano particolarmente dannosi, peggiorano notevolmente la qualità della vita.
Tra le intolleranze alimentari più comuni c'è quella al lattosio, che include il latte e tutti i suoi derivati, come i formaggi. Un altro esempio è quella al glutine, forma decisamente meno grave della celiachia.
Le principali differenze tra allergia e intolleranza alimentare
Allergia e intolleranza non sono la stessa cosa. Si tratta di fenomeni diversi, con cause, sintomi e approcci completamente differenti, ma riassumere le differenze tra allergia e intolleranza alimentare può aiutarti a orientarti meglio:
- L'allergia coinvolge il sistema immunitario; l'intolleranza no.
- I sintomi allergici compaiono subito, anche in piccolissime dosi; nelle intolleranze, servono quantità maggiori e il tempo di reazione è più lento.
- Le allergie possono provocare reazioni gravi e potenzialmente mortali; le intolleranze no.
- Per diagnosticare un'allergia servono test specifici come prick test o dosaggio IgE; per le intolleranze si usano breath test o diete di esclusione.
- Le allergie spesso richiedono una completa eliminazione dell'alimento; le intolleranze possono talvolta essere gestite con quantità controllate.
Le cause più comuni di allergie e intolleranze alimentari
Le allergie e le intolleranze possono avere origini differenti. Nelle prime, è spesso coinvolta una predisposizione genetica: se uno o entrambi i genitori sono allergici, la probabilità di sviluppare una reazione simile aumenta. Alcuni studi suggeriscono che anche l’esposizione precoce ad alcuni alimenti possa influenzare la risposta immunitaria futura. Tra gli alimenti maggiormente allergenici si annoverano, ad esempio, arachidi e frutta a guscio, pesce e crostacei.
Nel caso delle intolleranze, le cause sono più variegate. La già citata intolleranza al lattosio deriva dalla carenza o assenza dell’enzima lattasi, condizione piuttosto comune. Altre intolleranze, come quella all’istamina o al glutine, possono avere, invece, natura enzimatica.
Talvolta, le reazioni sono provocate da additivi alimentari come solfiti, glutammato monosodico o coloranti. In altri casi, l'intestino irritabile può alimentare la sensibilità a determinati alimenti.
Test diagnostici: come capire se si tratta di allergia o intolleranza
Quando si sospetta una reazione avversa a un alimento, il primo passo è parlarne con il medico.
Per le allergie, i test più usati sono:
- Prick test, in cui piccole quantità di allergeni vengono applicate sulla pelle.
- Dosaggio IgE specifiche nel sangue.
- Test di provocazione orale, da fare solo in ambienti controllati.
Per le intolleranze, i metodi più comuni sono:
- Breath test (soprattutto per il lattosio o il fruttosio).
- Dieta di esclusione, seguita da reintroduzione controllata degli alimenti
- Test genetici, nel caso di predisposizioni familiari (es. celiachia)
In ogni caso, affidarsi a professionisti è fondamentale per evitare di seguire diete inutilmente restrittive o inefficaci.
Gestire la dieta: consigli pratici per evitare reazioni indesiderate
Una volta ottenuta la diagnosi, la gestione quotidiana passa soprattutto attraverso l'alimentazione. La parola d'ordine è: consapevolezza. Leggere le etichette, chiedere informazioni quando si mangia fuori, evitare contaminazioni in cucina.
Chi ha una allergia al glutine (cioè è celiaco) deve eliminare completamente ogni traccia della sostanza. Anche chi soffre di intolleranza al glutine, pur non essendo celiaco, trae beneficio da una dieta controllata. Stesso discorso per il lattosio: conoscere la differenza tra intolleranza e allergia al lattosio aiuta a capire se si può consumare qualche derivato del latte senza problemi oppure no.
Il consiglio è quello di farsi seguire da un nutrizionista o un dietista, che saprà indicare le giuste alternative.
Infine, convivere con allergie e intolleranze richiede attenzione, ma non deve diventare un'ossessione. Con la diagnosi giusta e qualche accortezza, è possibile tornare a godersi i piaceri della tavola in tutta tranquillità.
Le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo e divulgativo e non intendono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento di un professionista sanitario qualificato. Per qualsiasi dubbio o problema di salute, si consiglia sempre di consultare un medico o uno specialista.
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Articolo pubblicato il 4 dicembre 2016 e aggiornato il 9 giugno 2025