In Italia 9 milioni di persone faticano a dormire, compromettendo, in modo più o meno determinante, la qualità della loro vita. Il sonno, che occupa circa un terzo della vita di ognuno di noi, è fondamentale poiché ci assicura una buona attività mentale e fisica. La mancanza di sonno può causare stanchezza cronica, diminuzione dell’attenzione e della concentrazione e irritabilità. Un’insonnia prolungata, inoltre, può avere effetti dannosi sulla salute. Quindi, cosa possiamo fare per migliorare il riposo notturno? Potremmo iniziare, per esempio, con sperimentare una sana attività motoria perché, secondo uno studio effettuato dai ricercatori della Oregon State University, esisterebbe una correlazione tra esercizio fisico e qualità del sonno. Gli scienziati hanno monitorato un campione di 2.600 individui che per una settimana hanno svolto 150 minuti di attività fisica da moderata a intensa. I risultati non lasciano dubbi: la qualità del sonno di chi si allena con una certa costanza è decisamente migliore rispetto chi, al fitness, preferisce il divano. Sempre sulla base della ricerca made in USA gli amanti del movimento sarebbero soggetti a una minore sonnolenza diurna. Il che non guasta.
Ad avvalorare questa tesi arriva un nuovo studio recentemente pubblicato sul magazine online Nature secondo cui un allenamento aerobico intenso avrebbe un impatto più che positivo sulla qualità del sonno a onde lente, ovvero quello più profondo. La ricerca ha preso in esame un gruppo ristretto di soggetti sani, che non avevano mai praticato sport analizzando, oltre alle condizioni del sonno (focus dell’esperimento), l’alimentazione, il consumo di caffeina e di alcolici. Gli individui, sei ore prima di coricarsi, si sono sottoposti a una sessione di corsa intensa (60% Vo2 massima) della durata di un’ora, mentre un sensore teneva monitorati eventuali cambiamenti metabolici dell’organismo.
Se inizialmente i volontari non hanno reagito bene allo sforzo fisico, riportando un peggioramento della qualità del sonno, l’analisi dell’elettrocardiogramma a cui sono stati successivamente sottoposti, ha rilevato l’esatto contrario. I processi fisiologici che stimolano un riposo profondo erano migliorati proprio dopo l’allenamento intenso. Gli scienziati hanno imputato questa discordanza al fatto che i soggetti presi in esame non fossero abituati all’attività fisica, condizione che, invece, il corpo pareva non disdegnare. Anzi.
L’incremento del consumo energetico durante l’allenamento ha determinato un maggiore consumo di ossigeno, del battito cardiaco e della temperatura corporea interna. Anche dopo parecchie ore di attività fisica intensa, come la corsa o allenamenti HIIT (high intensity intermittent training) il metabolismo non è mutato e ha determinato effetti positivi sulla qualità del sonno profondo. Insomma, l’esercizio fisico potrebbe rappresentare un buon metodo naturale per combattere l’insonnia e assicurarsi un sonno ristoratore senza ricorrere ad alcun farmaco.
Ma una sana attività fisica come la corsa, una camminata a ritmo sostenuto, un allenamento ad alta intensità non sarebbero gli unici salva sonno. Esistono anche metodi più “tranquilli”, che si basano su tecniche di rilassamento che puntano a ridurre le tensioni fisiche o quei pensieri che possono influenzare negativamente il riposo come, per esempio, il Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson. Questa tecnica prevede una serie di esercizi progressivi che richiedono di focalizzare la propria attenzione sulle varie parti del corpo in maniera sequenziale per rilassare i muscoli. Il Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson si esegue in posizione distesa e si svolge contraendo e quindi rilassando in maniera metodica diversi gruppi muscolari. Questa tecnica è un vero e proprio training, che ha come obiettivo quello di insegnare alla persona a riconoscere e a ridurre la tensione muscolare e le altre manifestazioni fisiche che generalmente accompagnano periodi di stress e stati d’ansia.
Dobbiamo in ogni caso precisare che se la pratica di determinate attività sportive, così come tecniche di rilassamento posso essere utili per favore la qualità del sonno, alcuni tipi di insonnia posso essere trattati, e risolti, solo grazie all’intervento di uno specialista, che potrà consigliare strategie terapeutiche adeguate.