Inclusione, lungimiranza, accettazione. Se dovessimo descrivere quel che rappresenta la designer Becca McCharen-Tran per l'ecosistema moda basterebbero probabilmente solo queste tre parole. Sì, perché la designer di Chromat osa, osa, osa e torna alla New York Fashion Week 2020 con tra le dita tanto coraggio, talento e una buona dose di consapevolezza sociale. Così, ancora una volta, la sua collezione Primavera Estate 2021 è una sfilata libera da catene e vincoli, ovvero pensata, progettata e realizzata per tutte le tipologie di persone e corpi. Senza escludere niente e nessuno. Ma non solo.
Quest'anno la tematica si fa mirata perché la collezione è stata presentata (anche) attraverso un film diretto dalla regista e attivista transgender americana Tourmaline. Focus del progetto è la battaglia portata avanti dagli atleti trans che cercano di farsi largo nel mondo dello sport. Una tematica poco battuta dai media ma molto dibattuta e condivisibile.
Il concetto alla base del nuovo lavoro della McCharen-Tran riguarda lo smantellamento dell'idea precostituita secondo cui esistono solo due categorie (maschio-femmina), tanto per gli atleti quanto per tutte le altre sfere della vita. Questo il punto di partenza della collezione sportiva: totalmente inclusiva in termini di genere innanzitutto. Il cortometraggio, diretto dal già filmmaker di Happy Birthday, Marsha! (corto immaginario del 2018 sui diritti dei gay e dei trans), ha per protagonisti alcuni atleti giovanissimi alle prese con le loro prime esperienze nel mondo dello sport.
La collezione di Chromat x Reebok porta avanti una nuova prospettiva più utopica dello sport style e i capi sono avvolti da una luce di energia positiva e ottimismo: colori vivaci e accesi e vestibilità totale per ogni età, taglia e gusto. Un concetto di sportswear che sembra attingere a mani basse dagli Anni 90 grazie alle stampe fluo, ciclisti, micro top, body cut-out, felpe con cappuccio dalle tinte brillanti. Inutile dire che anche le modelle e i modelli nel cortometraggio rispecchiano i valori di inclusione di cui il brand si fa portavoce. Valori di inclusività nello sport, nella moda e non solo, a cui non siamo purtroppo ancora abituati ma che ci auguriamo possano essere fonte di ispirazione per tutti i brand e per le griffe di alta moda.