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It’s couture season. Mini atlante dei trend avvistati sulle passerelle parigine, giorno 2

Sfilano Chanel e Armani Privé. Tra l’eleganza voluttuosa del velluto nero e la meticolosità di frange porte bonheur. Close-up sugli stili che emergono dalle passerelle parigine.

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le tendenze dalle sfilate haute couture autunno inverno 2025 2026, parte 2
launchmetrics.com/spotlight

Da Chanel sembra di essere al numero 31 di rue Cambon, mitologico indirizzo dove nacque l’epopea del vestire moderno, tra tailleur dalla linea smilza e rivoluzionari tubini in jersey. Per la verità, lo show è nel Salon d'Honneur del Grand Palais, eppure quelle pareti specchiate che avvolgono una pedana color crema potrebbero ingannare anche i più attenti. È qui che lo Studio Création della maison progetta la sua ultima collezione prima dell’arrivo di Matthieu Blazy, perdurando nel racconto di stralci di quell’immensa e lungimirante liturgia che fece grande lo stile di Mademoiselle C. Questa volta l’immaginario si aggancia alla natura selvaggia delle Highlands scozzesi, proponendo una teoria di tweed dalla mano ruvida, cuissardes in pelle e rasoterra, stratificazioni intelligenti e qui molto chic, di chi gode della vita en plein air e del suo clima volubile. Come sempre da rue Cambon, la pedana è pullulante di rimandi alla storia personale di Gabrielle Chanel, per l’occasione a guisa di tessuto bouclé check a cui la stilista si appassionò vedendolo addosso al duca di Westminster, o in forma di spighe di grano porte bonheur che sublimano la scaramanzia di Coco in dettagli frangiati che confermano una tendenza già avvistata sulle passerelle del prêt-à-porter.

Anche da Armani, ancora convalescente da Milano ma regista del suo Privé voluttuoso e impeccabile, si intercetta un grande protagonista dei recenti défilé invernali come il velluto. Nel Noir Séduisant che sfila nel palazzo di rue François I, ci sono smoking dalla giacca incrostata di decorazioni floreali, pantaloni che vestono a pennello profilati di cristalli, blazer dalla scollatura vertigo e l’orlo plastico, abiti a colonna dal maxi fiocco che è una stoffa stellata. Tutto nero, e (quasi) tutto in velluto, tessuto antico, sensuale e raffinatissimo che corrobora la grammatica armaniana di un’eleganza notturna, tanto eterna quanto cangiante.

Infine, il saper fare di Ashi Studio, oltre a sottoscrivere la continua passione per una corsetteria che è croce e delizia della donna, indugia anche sugli opposti, tra combinazioni di texture madreperlacee e avvolgenti satin, a dimostrazione di uno stile che guadagna dagli scontri materici, mentre da Ronald van der Kemp, va in scena una collezione di flora e fauna sartoriale, spalmata su silhouette sbuffanti e vagamente Eighties che sono già tic (ciclico) della moda, così come da Stéphane Rolland dove appaiono giga-forme tra l'architettonico e il sinuoso di un défilé spettacolare.

E allora a voi un close-up sulle estetiche delle passerelle parigine, per un’immersione nel saper fare degli atelier e un round-up sulle tendenze emerse dalla settimana dell’Haute Couture Autunno Inverno 2025 2026, giorno due.


Tendenze Autunno Inverno 2025 2026 - Haute Couture, Giorno 1

Tendenze Autunno Inverno 2025 2026 - Haute Couture, Giorno 3

Tendenza Autunno Inverno 2025 2026 - Haute Couture, Giorno 4


IL MEGLIO DELLE TENDENZE AUTUNNO INVERNO 2025 2026 HAUTE COUTURE

    Haute couture, tendenze Autunno Inverno 2025 2026: frange

    le tendenze dalle sfilate haute couture autunno inverno 2025 2026, parte 2
    Gianluca Carraro

    Onnipresenti sulle passerelle del prêt-à-porter che verrà, tra suggestioni charleston e tattilità basculanti, onnipresenti sulle pedane di Haute Couture. Da Chanel, dicevamo, sono il vezzo del dresscoat in tweed avena, esplose dai polsini in forma di mazzi di quel grano che era portafortuna caro alla fondatrice della maison. Le frange sono in effetti leitmotiv di molti, tra cui anche Armani che così profila i bordi della sua giacca bouclé, o della designer spagnola Juana Martìn, prima stilista iberica ad essere ammessa nel calendario dell’Alta Moda e recentemente vincitrice del Premio Nacional de Diseño de Moda, che attinge ad una delle tradizioni più antiche del Sud della Spagna evocando in pedana le processioni della Settimana Santa. Tra queste, un mini abito in corda con tanto di Cristo in croce, dall’estremità sfrangiata. Per ispirazioni “ballerine”.

    Haute couture, tendenze Autunno Inverno 2025 2026: velluto

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    Sul tema, e a riprova della centralità di una stoffa che ha segnato le epoche della moda continuando ad attestarsi a tela bianca per creativi che la aggiornano continuamente, si è da poco conclusa anche una mostra al Museo del Tessuto di Prato. Giorgio Armani Privé, infatti, del velluto ne ha fatto un uso massiccio e basterebbe la sua passerella a consacrarlo nell’empireo delle tendenze, tra tailleur dal gusto mannish da portare con camicia bianca e papillon, che fanno il verso a Marlene Dietrich, e abiti monospalla che vestiranno di raffinatezza moltissime dive. Anche Ronald van der Kemp ha indugiato sul tessuto dalla mano soffice, inventariandolo ad esempio su completi giacca e mini dalle spalline scultoree e dalle tasche profilate di plissé. Per una stagione all’insegna del black velvet.

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    Haute couture, tendenze Autunno Inverno 2025 2026: contrasti materici

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    Come quello di un corsetto in legno e una gonna in satin drappeggiato che sfida la forza di gravità, come quello di un bustino in madreperla che pare arrivare dagli abissi e una gonna a sirena in seta polverosa. Da Ashi Studio è tutto un gioco di contrasti materici che si fanno inno a quelle eccezionali tecniche di lavorazione che sono essenza stessa della couture. “La storia riguarda anche l'artigianato – racconta infatti lo stilista saudita –. Ce ne dimentichiamo sempre e ci dedichiamo a una storia, a un concetto; qui, invece, si tratta dell'atelier, del saper fare”. Come lui, giocano sulle opposizioni di trame e texture anche Chanel, che combina al bouclé piumaggi esplosivi o satin di gonne drappeggiate o ancora lamé impalpabili per sovrapposizioni très chic, ma anche Giorgio Armani, si veda la contrapposizione operata dallo stilista tra stoffe vedo-non-vedo e velluto su abiti da gala ricamati da fiori che sono spettacolo per gli occhi. Quando gli opposti si attraggono.

    Haute couture, tendenze Autunno Inverno 2025 2026: volumi

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    Daniele Oberrauch

    Sbuffanti come da Ronald van der Kemp che immagina giacche dalle maniche a gigot, o invece architettonici come quelli di Stéphane Rolland che progetta tailleur dalle linee spigolose, giacche disegnate con riga e squadra, abiti a bozzolo o con cappe immense e razionali, tra beige, neri e rossi fiammanti, tra la disciplina di Maurice Ravel e la sensualità di Ida Rubinstein. E la prossima stagione invernale si prospetta a tutto volume.

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    Haute couture, tendenze Autunno Inverno 2025 2026: trasparenze

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    Alessandro Viero

    Rese dal pizzo da Ashi Studio, da veli di tulle da Chanel che così concepisce la mantellina da abbinare al top macramè, da deboli doppiature su bluse tempestate di strass da Armani, da organza che cade a piombo con la complicità di un fitto piumaggio da Stéphane Rolland, o ancora da una seta tramata di petali per la sposa di Juana Martìn. In un motto? Viva le trasparenze. Anche nell’Alta Moda.

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