Tutte le tendenze per il prossimo autunno dalle sfilate Pre Fall 2025

Del resto, è oramai un classico dello stile, e nonostante l’immaginario erotico cui spesso si tende ad associarlo – à la Ava Gardner in body maculato e collant a rete, per intenderci – l’animal print è parecchio versatile. La moda, dunque, farà roar anche durante il prossimo Autunno Inverno, con la complicità di polo in predaci eco fur su longuette pastello, da lady più grunge che borghese (N° 21), o con l’aiuto di cappottini a macchie di leopardo, con bordature di pelliccia e tasche impreziosite di strass, in un’ode ad una ruggente opulenza (Valentino). Tra coloro che, nelle Pre-Fall 2025, hanno più dato sfogo al proprio istinto animale si trovano tuttavia Balmain e Roberto Cavalli. Entrambi, in effetti, tappezzano di stampa leopardata pressoché tutto il guardaroba, in una giungla (non) addomesticata che sarà perfetta per una femme fatale e assai seduttrice.

Strass e glitter, paillettes e jais. In sostanza, luccichii ovunque; sugli abitini dalla linea ad A di Numero 21°, tra le trame preziose di uno scaldacuore vedo-non-vedo di Valentino, o nel mitologico zigzagare di un cardigan firmato Missoni. Da Chanel i micro-dischetti riflettenti hanno ravvivato gli eterni tailleur bouclé o i maxi-baveri dei cappotti in tweed, mentre da Rabanne piccolissime scaglie siderali (o verde brat) sono arrivate addirittura sugli abiti da gitana très glamour. Stella McCartney, i lustrini, li ha dosati invece su desiderabili tank top color carne e anche sui jeans, in dosi massicce per un mosaico abbagliante da sfoderare en plein journée. Alla faccia del workwear…

Alfiere del trend; il Valentino di Alessandro Michele che se per il look quotidiano ha guardato ai glamourosi Sessanta di tailleur e abitini dalla silhouette svasata, per la sera – ammesso e concesso che nell’iper-décor dello stilista si possa tracciare una netta linea di confine – si è buttato a capofitto nei Settanta upper class di impalpabili vestitoni bohémienne e cappelli a falda larga da diva, ricamati caftani e gonne a portafoglio orlate di frange, in una congiunzione tra motivi paisley e floreali, nonché una sovrabbondanza di passamaneria che ha (ri)velato tutta la meticolosità d’atelier della maison. No; non si andrebbe a Woodstock così conciate, ma del resto nemmeno in compagnia del Gucci by Sabato De Sarno che, per la Pre-Fall 2025, ha indugiato sull’archivio scongiurando l’effetto nostalgia. Come? Convertendo, ad esempio, un fisciù di seta in abito, un iconico mocassino in mule dal maxi-platform, o il foulard griffato in cuffia in pelle da moderna Grace Kelly. Era un po' anni Settanta anche il Rabanne di Julien Dossena, per una gitana vestita di trasparenze e frange, ovviamente metalliche.

Da Ferragamo l’infradito avrà i listini decorati da frange multicolori e il tacco assumerà le sembianze di una sfera in sughero. Da Valentino, invece, la décolleté si tinteggerà di uno sfumato pied-de-poule e avrà la punta impreziosita da una maxi-spilla. Balmain inviterà ad optare per la comodità di un sabot peloso da donna preistorica, mentre Moschino offrirà la Mary Jane dalle fattezze clownesche. Eppure lo scettro per la calzatura più stravagante nel teatro delle Pre-Fall 2025 se lo aggiudica Balenciaga che, collaborando con Scholl, ha annunciato sul mercato i “tacchi più comodi” mai realizzati, con la complicità del famosissimo plantare ortopedico dell’azienda di Chicago. E mai deambulare su stiletto/sneakers sarà più confortevole.

Possibilmente con nota zuccherina, come presente nel coat in taffetà di Ferrari. Una palette di rosa pastello che, non a caso, sarà tra i colori su cui investire nel 2025, con buona pace di chi pensava di essersene finalmente liberato da Barbie in poi. Se è vero che bianco (soprattutto) e nero persistono, è altresì innegabile che la nuance candita più gettonata sia questa. Da N° 21 è nel cappotto bon ton, da Huishan Zhang nell’abito a pois fitto di ruches, da Balmain nella blusa lavallière e da Stella McCartney nel completo smanicato e gonna plissé. Per una mescolanza golosa, fare riferimento all’altra tinta hot del 2025.

Talmente eco che, in alcuni casi, è una vera e propria tricottatura della lana a mo’ di pelliccia, si vedano le sofficissime opere di Etro e Stella McCartney che così hanno pensato i caldi pull/capospalla per la prossima stagione invernale. E se da Chanel il fake fur ha ricalcato i rombi del mitologico matelassé di un peluche verde menta, da Moschino ha cesellato un gigante colbacco e da Roberto Cavalli è servita alla causa del look un tantino da mob wife, da Gucci la pelliccia si è fatta neon, caldo e vitaminico abbraccio a coccolare il corpo. Bellissimi poi, i pull a motivo lopapeysa trasformati in teddy, per una carezza al guardaroba e, soprattutto, all’anima. Ma con stile.

Meglio, se nei volumi over di un suit rubato a lui (Max Mara, Ralph Lauren), o nell’eccentricità di un dettaglio che spezzi il rigore solitamente associato al due pezzi giacca e pantaloni. Da Stella McCartney trattasi di una costellazione di piccole applique argento, da Monse di lembi svolazzanti a corollario del blazer, mentre da Balmain di maniche in pizzo e spalline affilatissime. Non il solito power dressing.