L'Italia è in un momento d'oro, sportivamente parlando. Jannik Sinner ha appena vinto, primo italiano nella storia del tennis, il torneo di Wimbledon, le giocatrici della nazionale di calcio femminile sono ai quarti di finale agli Europei, ai mondiali di nuoto sono cominciate ad arrivare le prime medaglie. Ma c'è un'altra disciplina nella quale ci distinguiamo per abilità e attitudine, ed è quella del saltare la fila.
Divisiva sì, problematica anche, ma che sappiamo essere parte di noi. Che l'abbiate subita o che almeno una volta in vita vostra l'abbiate performata, l'arte del salta-fila è consuetudine in Italia, ed è affascinante notare gli stili diversi con i quali essa si manifesta. Ci sono, infatti, gli sfacciati, che non lasciano nemmeno il tempo a chi viene da loro superato di poter protestare, gli aggressivi, che con l'intimidazione fanno passare la voglia di ribellarsi al sopruso, e ci sono gli ingegnosi, quelli (m'è successo un mese fa in un supermercato deserto di Catania) che ti superano per lamentarsi col cassiere della qualità del macinato appena comprato al banco alimentari, e nel frattempo posano anche le altre cose e, continuando a lamentarsi, pagano e se ne vanno.
Tutti abbiamo un paio di aneddoti su file saltate o di file saltate subite, e per questo quando Luca Zingaretti ha raccontato sui social della moglie del ministro di Fratelli d'Italia Adolfo Urso che all'aeroporto di Fiumicino è passata davanti agli altri passeggeri, abbiamo compreso la sua frustrazione, ma anche pensato "dov'è la notizia".
Poi però, andando a vedere nel dettaglio che cosa avesse raccontato l'attore, è venuto fuori un particolare disturbante, e cioè che la signora in questione, Olga Sokhnenko, abbia usato la scorta per farsi largo tra i poveri diavoli che stazionavano in coda per il check-in.
Zingaretti non s'è tenuto più, davanti a quella scena e ha fatto un video (che come si dice sempre in questi casi è diventato virale) su Instagram per sfogarsi, con tanto di italianissimo "Vergognatevi" finale.
L’episodio, nello specifico, è avvenuto al terminal 3 dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino poco dopo le 8 di ieri. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, a dire di Zingaretti, avrebbe trascinato la valigia della moglie, che aveva accanto il figlio di 7 anni. La scorta, assegnata a Urso, si sarebbe fatta largo per arrivare al banco del check-in, scavalcando di fatto la lunga fila di passeggeri in attesa del proprio turno. Il ministro Urso, però, non era in partenza. Aveva solo accompagnato la moglie e il figlio che dovevano imbarcare i bagagli. Lui è rimasto lì attorno al telefono mentre lei sbrigava le procedure per la registrazione.
Il video virale di Zingaretti e la reazione del pubblico
"Oggi a Fiumicino - ha detto Zingaretti ai suoi follower subito dopo aver a sua volta terminato il check-in (tutto questo, mi sento di dire, non sarebbe avvenuto se le persone facessero il check-in on line, e perché non lo facciano rimane per me il mistero più grande che gravita attorno a questa vicenda) - quando depositi i bagagli per partire, ho assistito a una scena. C’era la moglie di un politico nazionale che è passata davanti a tutti, con la scorta che le ha fatto “Prego, prego”. Ma io dico, vi chiedo, ma non vi vergognate? Non vi vergognate, neanche per andare in vacanza? Vergognatevi", ha concluso Luca Zingaretti mentre con lo zaino in spalla si avviava all’imbarco, senza fare i nomi dei diretti interessati.
Il ministro Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia, a quel punto è già andato via dall’aeroporto per partecipare a un tavolo sull’Ilva al suo dicastero con regioni e comuni. Il video viene condiviso su tutti i social. Venti secondi che scatenano la polemica in rete. A rilanciarlo sono migliaia di follower dell’interprete del commissario Montalbano. La polizia di frontiera viene informata di quanto accaduto ma non c’è alcuna denuncia formale. L’episodio passa anche di banco in banco ai punti check-in di Fiumicino, dove hostess e steward di terra allargano le braccia. "Sapesse quante ne vediamo qui — dice una assistente di terra — la prepotenza è il pane quotidiano. Però è anche vero che di solito le forze dell’ordine che accompagnano le personalità sono molto gentili con i passeggeri".
Racconta una responsabile dei servizi dell’aeroporto: "Ricordo ancora una ex ministra che anni fa forzò la porta con l’allarme dopo che il check-in era stato chiuso. Lei doveva partire e non voleva saperne di rispettare le regole".
C’è chi ha commentato sotto alle immagini di Zingaretti che "tutto questo lo paghiamo noi", chi pone l’accento "sui privilegiati che saltano qualsiasi fila". E anche chi si chiede: "Perché la moglie di un politico ha la scorta?". Il punto della vicenda sembrerebbe proprio questo e gira attorno all’impiego della tutela che è stata assegnata al ministro. Che oggi, attraverso un'intervista per Repubblica, ha risposto.
Le risposte del ministro Urso (e le non risposte del ministro Urso)
Il senatore di Fratelli d’Italia ha dato la sua versione dei fatti al posto di Sokhnenko perché, spiega, "non ho mai esposto mia moglie per tanti motivi". E alla domanda sul perché la scorta avesse fatto passare avanti sua moglie, ha risposto che "è compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza. Mi rammarico se questo possa aver recato disagio ad altri. Non è nel mio stile, come sa chi mi conosce". E ancora, quando gli hanno chiesto se a suo avviso la scorta avesse utilizzato modi poco gentili, quando ha fatto passare sua moglie davanti agli altri passeggeri, il ministro ha ribattuto con un altro, grande alibi, italico e non: era al telefono. Siamo sempre tutti al telefono, quando succede qualcosa di problematico. Ma non al telefono così, tanto per: siamo al telefono per questioni urgentissime, per call di vitale importanza, o, potrebbe dire il ministro, per il bene del Paese. E infatti dice: "Avevo un incontro importante quindi ho trascorso tutto il tempo al telefono per preparare ogni cosa al meglio. Non ho notato niente". Il finale è, come la fila saltata, un già visto e rivisto: "Ministro - chiede Repubblica - secondo lei, però, è stato giusto avere scavalcato la fila?" A questa domanda non risponde. Forse si era scaricato il telefono.