Commenti e commenti pieni di insulti. Dopo il loro matrimonio, celebrato il 13 giugno a Torriglia, le due ex campionesse di volley Gaia Moretto e Valentina Arrighetti, hanno ricevuto una valanga d'odio sui social: frasi omofobe e commenti sessualizzanti che le due pallavoliste hanno scelto di denunciare in un post.

    "Accanto agli auguri sinceri, sono arrivati messaggi carichi di disprezzo, soprattutto su Facebook e Instagram", ha spiegato Moretto in un’intervista al Corriere della Sera, "Su TikTok, dove il pubblico è più giovane, i commenti sono stati rispettosi. Sulle altre piattaforme, frequentate da utenti più adulti, il livello si è abbassato drasticamente".

    Gli insulti a Moretto e Arrighetti

    Valentina Arrighetti, classe 1985 e originaria di Genova è stata capitana dell’Imoco, Moretto, veneta di Portogruaro, giocava nella stessa squadra e le due stanno assieme da tanti anni. "Valentina aveva appena chiuso la carriera, e io ero agli ultimi anni della mia", ha spiegato Moretto, "Non abbiamo mai fatto proclami, ma nemmeno ci siamo nascoste. Abbiamo vissuto come qualunque coppia". Eppure è bastato rendere pubblico il loro matrimonio per vedersi scatenare un odio che, come hanno sottolineato, è "culturale prima ancora che generazionale". "In Italia c’è ancora tanto da fare in merito", ha sottolineato Moretto al Corriere, "C’è ancora una parte della società che fa fatica ad accettare che due donne possano amarsi, sposarsi e mostrarsi felici. Cresciuti con certi stereotipi, in molti si sentono autorizzati a giudicare".

    In Italia manca una legge contro l'omotransfobia

    "Non ci possiamo dire sorprese", hanno scritto le due pallavoliste su Instagram commentando l'accaduto, "ma è senz'altro la prima volta che, essendoci trovate esposte, l'omofobia che ancora pervade il nostro Paese ci hа toccato in prima persona". L'Italia, infatti, si trova al trentacinquesimo posto su 49 Paesi nella classifica annuale dell'associazione ILGA-Europe che monitora lo stato dei diritti LGBT+ in Europa. Tra i problemi citati dal report c'è il fatto che in Italia manca ancora una legge contro l'omotransfobia che tuteli nello specifico dalla violenza legata all'identità sessuale. Dopo l'affossamento del ddl Zan nel 2021, un nuovo disegno di legge sembra lontano e, intanto, l'ultimo report di Arcigay parla di 110 aggressioni contro persone LGBT+ dall'inizio del 2025. "Auguro una piacevole lettura a tutte le persone che ancora sottovalutano quanto questo odio sia violento", ha scritto Moretto su Instagram riportando i commenti d'odio ricevuti, "sperando di ricordare quanto la scelta delle parole e un pochino di attenzione possa fare la differenza".

    Da Cosmopolitan.it