Non appena Robert Francis Prevost è stato eletto nuovo Papa Leone XIVe il suo nome ha cominciato a rimbalzare sui media di tutto il mondo, in molti hanno iniziato inevitabilmente a chiedersi che tipo di Papa sarà: quanto vicino alle posizioni di Papa Francesco? Più o meno conservatore? Tra i temi più dibattuti e attuali, c'è anche la questione del ruolo delle donne nella Chiesa e il sacerdozio femminile, attualmente rigorosamente escluso nonostante esista da anni un movimento interno alla Chiesa Cattolica che chiede un cambiamento in proposito.
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Sarà per questo che sta circolando sui media statunitensi (il nuovo Papa è nato a Chicago) l'intervista a un'ex compagna di seminario di Prevost, Judy Connolly, che sognava di diventare sacerdote. "Ero la prima candidata donna al Master of Divinity, che è la preparazione al sacerdozio", ha raccontato la donna al giornale click2houston ricordando il futuro pontefice come una persona capace di "relazionarsi con tutti, a sinistra, a destra, e in ogni cultura".
Papa Leone XIV e il sacerdozio femminile
Connolly ricorda "Bob", come lo chiamavano allora, come una persona equilibrata, anche quando gli altri criticavano la sua presenza al seminario in quanto donna. "Alcuni erano arrabbiati, altri speranzosi, altri ancora protestavano", racconta "Ma Bob rimaneva con i piedi per terra. Il suo obiettivo era sempre quello di offrire una guida alla Chiesa, sia per gli uomini che per le donne".
Eppure, mentre le parole della settantatcinquenne di Houston fanno ben sperare, ci sono alcune dichiarazioni di Prevost che sembrano andare in tutt'altra direzione. Sembra infatti che il nuovo Papa sia piuttosto contrario a un maggiore coinvolgimento delle donne nelle gerarchie della Chiesa. Nel 2023, infatti, durante una conferenza stampa ha sostanzialmente escluso l'ipotesi di estendere il sacerdozio alle donne dicendo che "non risolverebbe necessariamente un problema, ma potrebbe crearne uno nuovo".
È probabile, quindi, che il suo atteggiamento sia piuttosto conservatore sul tema anche se è ancora troppo presto per sapere come si muoverà. Quando, ad esempio, nel 2023 papa Francesco (che pure ha sempre escluso sacerdozio e diaconato femminile, ndr) ha nominato tre donne al Dicastero per i vescovi, ossia il dipartimento del Vaticano di cui Prevost è stato a capo dal 2023 all’aprile del 2025, l'attuale papa ha accolto la decisione del suo predecessore positivamente dicendo che le donne "Possono dare un contributo molto significativo alla vita della Chiesa a molti livelli diversi" e che il loro punto di vista è "un arricchimento" e la loro nomina segno di una "partecipazione vera, reale e significativa". "Non possiamo dire che cambieremo la tradizione della Chiesa che prosegue da duemila anni", aveva aggiunto in occasione del Sinodo dei vescovi del 2023 sottolineando la sua posizione,"ma sicuramente le donne stanno assumendo un ruolo di leadership anche nella Chiesa e svolgono un ruolo importante nella vita della Chiesa a livelli diversi".