Dicono che "dietro a ogni grande uomo ci sia una grande donna", ma a noi questa faccenda del "dietro" (diciamo pure "un passo indietro", per citare qualcuno) non convince molto. E su questo sarà d'accordo anche Melinda Gates che, da quando nel 1996 ha sposato uno degli uomini più ricchi e potenti al mondo - aka Bill Gates aka padre della Microsoft - si batte per la parità di genere nella coppia, nella famiglia e nel mondo. Melinda è stata direttrice generale di Microsoft, è una madre (di tre figli Jennifer Katharine, Rory John e Phoebe Adele, ndr) e un'imprenditrice, è la co-founder della Bill & Melinda Gates Foundation (in prima linea nell'emergenza coronavirus) nonché una delle donne più influenti del mondo. Ecco perché quando Melinda Gates dispensa i suoi preziosi consigli di empowerment femminile c'è da ascoltarla e prendere appunti, that's it. In una recente intervista per Madame Le Figaro, ad esempio, ha parlato di donne, potere e parità (temi su cui nel 2019 ha anche scritto un libro, ndr) mostrandoci ancora una volta il valore immenso del suo impegno filantropico.

"Se dovessi scegliere un momento davvero significativo della mia vita", racconta Melinda al magazine francese, "sarebbe un giorno dell'estate 2012 quando, tramite la nostra Fondazione, tentavo di convincere numerosi partner e governi a sostenere un'iniziativa molto ambiziosa per lo sviluppo della contraccezione per le donne. Quando il progetto è andato in porto mi sono detta: 'wow, sei riuscita a fare una cosa del genere nella tua vita'". Secondo Melinda l'emancipazione delle donne è profondamente legata alla possibilità di decidere per loro stesse e realizzarsi secondo le loro inclinazioni. Questo, però, passa attraverso diversi fattori come la salute, la tecnologia, la parità.

"Salute e potere sono intrinsecamente collegati, in particolare per quanto riguarda la contraccezione", spiega, "quando le donne possono decidere se e quando avere figli, sono più sane e lo sono anche i loro bambini. Possono nutrirli meglio, educarli e decidere di lavorare se lo desiderano". Per Melinda, dunque, la contraccezione è talmente fondamentale da diventare un mezzo efficace per combattere la povertà nel mondo. Un altro aspetto importante è la tecnologia che, come spiega l'imprenditrice, può davvero cambiare le cose in termini di emancipazione, specie in alcuni Paesi. "Durante i miei viaggi", racconta, "ho osservato che in Kenya, Tanzania o nelle Filippine, le donne che hanno un telefono (non uno smartphone all'avanguardia, piuttosto un vecchio cellulare) hanno accesso alla valuta digitale, possono aprire un conto bancario, risparmiare denaro e inviarlo alle loro famiglie". Come osserva Melinda Gates, per queste donne la tecnologia diventa un mezzo di empowerment che le spinge a diventare autonome e a cambiare le loro prospettive. La strada però è ancora molto lunga perché, come ci fa notare, meno del 40% delle donne al mondo ha accesso a internet. E questo è sconvolgente.

Melinda Gates con la sua fondazione lotta per le donnepinterest
Frederic Stevens//Getty Images
Melinda con il marito Bill Gates

Un'altra questione da cui non si può prescindere è la parità a livello lavorativo, di coppia e familiare. Melinda e Bill sono noti per aver basato il loro rapporto sull'uguaglianza cercando di trovare un equilibrio tra carriera e famiglia. "Con Bill abbiamo lavorato molto su questo punto. Sa che per me la carriera è importante e quando ho deciso di tornare al lavoro dopo le gravidanze e mi ha vista in difficoltà si è offerto di accompagnare lui i figli a scuola". Secondo Melinda le coppie devono fondarsi sul supporto reciproco e paritario: "Penso che la coppia debba funzionare come una squadra per poter durare. Vedo sempre più uomini e donne farlo e questo può significare privilegiare la carriera di uno per un po' e poi dare spazio all'altro".

Nonostante il loro sforzo di essere una squadra, però, Bill e Melinda hanno incontrato non poche resistenze dovute agli stereotipi di genere. "All'inizio, durante i meeting della Fondazione le persone si rivolgevano solo a Bill", racconta, "abbiamo dovuto stabilire che dopo le prime due domande lui si rivolgesse a me per lasciarmi parlare. A quel punto le persone hanno iniziato a capire che ero parte attiva". "Se vogliamo che le cose cambino e il mondo sia più giusto, gli uomini devono essere pronti a rinunciare a un po' del loro potere e dare voce alle donne. A volte è sufficiente dire 'Lei ne sa più di me'". Parole sante, thank you Melinda!

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