Nella seconda rotazione della gara finale di individuale all around di ginnastica ritmica, Sofia Raffaeli ha perso la palla. Alla fine di un rischio (ovvero un lancio dell'attrezzo molto alo, sotto al quali l'atleta deve eseguire minimo due rotazioni corporee) la ginnasta marchigiana ha commesso un fallo che le è costato non poco, dal momento che stiamo parlando di una finale olimpica. E ancora di più in una finale come questa di Parigi 2024, combattuta fino all'ultimo decimo di punteggio, incerta fino all'ultimo secondo e per questo bellissima. Prima di arrivare al giro di boa, ovvero le clavette, l'attrezzo che scandiva l'arrivo a metà della competizione, la nostra azzurra, che alle qualificazioni era arrivata prima incantando la Porte de la Chapelle Arena di Parigi, ha commesso il suo unico errore, in un passaggio che, come hanno sottolineato le le telecroniste Ilaria Brugnotti e Marta Pagnini, non le avevano mai vista sbagliare.
Sofia Raffaeli, classe 2004 da Chiaravalle, provincia di Ancona, ha vinto la medaglia di bronzo, e la sua è la prima medaglia individuale di un'italiana alle Olimpiadi. E allora ha ancora più senso partire da quella sua prima sbavatura, perché come ha saputo reagirle, in un momento così delicato della competizione, restituisce un'idea precisa della tempra di questa ragazza. Scivolata al quarto posto, dietro alla tedesca Margarita Kolosov, un'avversaria durissima che, in stato di grazia, ha disputato una gara eccezionale, Sofia Raffaeli non ha mollato, non s'è deconcentrata, anzi: più focus che mai, ha portato a termine un esercizio alle clavette perfetto, che l'ha rimessa pienamente in gara. Una gara aperta e che si sarebbe decisa all'attrezzo più insidioso: il nastro.
Al nastro hanno dato tutte il meglio di sé. La tedesca Margarita Kolosov, che ha fatto impazzire il pubblico dell'arena ma anche noi da casa con delle scelte musicali pazzesche (dai Maneskin a Party Rock Anthem dei LMFAO), è stata impeccabile, e lì abbiamo tremato. Perché il suo punteggio era buono, molto buono, e lei era già in testa di qualche decimo. Raffaeli, che si esibiva per ultima essendo arrivata prima ieri, è scesa in pedana con gli occhi di tutte le altro ginnaste puntati addosso, compreso quello dell'altra italiana in gara, l'amica Milena Baldassarri. E con quell'esercizio ha compiuto l'impresa. Le sarebbe bastato un punteggio di 31.300 per superare Kolosov, ma lei è andata oltre, raggiungendo 32.250 nonostante una caduta dell'attrezzo. Ma il livello di difficoltà e la qualità del resto della performance sono state così stellari da porre rimedio. Medaglia di bronzo. La prima di sempre per il nostro paese in questa gara. Terza, con 136.300, alle spalle di una Darja Varfolomeev da standing ovation, medaglia d'oro e la bellezza di 142.850 punti, e alla bulgara Boryana Kaleyn, argento con 140.600 punti. Cinque volte campionessa del mondo e sette volte medaglia d’oro All-Around nel circuito della Coppa del mondo Fig, Sofia Raffaeli è oggi più che mai la nostra "Formica Atomica”, com'è stata soprannominata per la sua forza di volontà, la disciplina, la piccola statura e il carattere esplosivo. Ha vinto anche una medaglia d’oro ai Campionati europei e ai mondiali. È stata la prima ginnasta italiana a conquistare la corona All-Around nel circuito maggiore. È la prima di sempre ad aver vinto una medaglia ai Giochi Olimpici, e ce l'ha fatta commettendo due errori, per dire il coefficiente di difficoltà a cui riesce ad arrivare. Adesso, però, l’attesa è per la finale a squadra della ginnastica ritmica, dopo che le Farfalle capitanate da Alessia Maurelli in mattinata si sono qualificate con il secondo miglior punteggio assoluto, dietro solo alla Bulgaria.