Benvenute a #ElleBookClub, la rubrica in cui ogni settimana Carlotta Sanzogni – lettrice onnivora, creator e Pr director Libraccio – risponde a una domanda con un consiglio di lettura. Nessuna recensione, nessuna classifica: solo un libro, uno solo, scelto come fosse un messaggio vocale tra amiche. Perché c’è un libro giusto per ogni momento, e a volte basta la domanda giusta per trovarlo. Quella di questa settimana è:
“Non mi va mai bene niente… mi consigli un libro?”
"Guarda non credere che se le cose andassero meglio sarebbe poi effettivamente meglio per te. C'è un libro che parla di questo e che è uscito qualche anno fa. Parla di un signore a cui comincia ad andare bene tutto, ma proprio tutto. Gli si esaudiscono tutti i desideri e lui alla fine, o meglio alla fine nel mentre, deve un po' capire se raggiungere tutto quello che riesce ad immaginare è proprio il punto. Te lo consiglio, si chiama Benevolenza cosmica, l'ha scritto Fabio Bacà ed è in libreria con Adelphi. Poi mi raccomando, fammi sapere come va!"
La trama di Benevolenza cosmica di Fabio Bacà
A Kurt O'Reilly non ne va bene una. Ma una, eh? Il medico cui si rivolge per un piccolo fastidio gli spiega, esterrefatto, che in tutti i casi conosciuti quel problema ha un esito nefasto – tranne che nel suo. Sul lettino di un tatuatore, una sensazionale pornostar gli lascia intravedere un paradiso a portata di mano. I soldi investiti distrattamente non fanno che moltiplicarsi. Persino il tassista che lo scorrazza in una Londra appena spostata nel futuro insiste per pagargli lui la corsa. No, decisamente qualcuno trama alle sue spalle, e a Kurt non resta che tentare di capire chi, e perché. Un po' alla volta una macchinazione verrà fuori, in effetti, ma non possiamo dire altro: perché la macchinazione è questo singolare, trascinante, divertentissimo romanzo.
L'incipit di Benevolenza cosmica
Il dottor Halliwell m’indicò la sedia congedando con un cenno la segretaria, in piedi accanto alla scrivania. Lei alzò appena gli occhi nella mia direzione, prese un faldone di documenti e uscì dallo studio. La guardai dirigersi alla porta con il passo rapido e l’andatura un po’ marziale di una fanatica dell’archiviazione. Era una ragazza magra, esangue, etnicamente indecifrabile. In sala d’aspetto la sua gestualità sembrava rispettare alla lettera le procedure sindacali dello sciopero bianco: era solerte, dettagliata, sistematica fino all’eccesso. Seduto sulle poltroncine di velluto, l’avevo osservata cercando di immaginarla mentre si sfilava le mutandine sul letto del suo appartamento con la stessa attenzione che poneva nell’ordinare cartelle o firmare impegnative, ma le mie fantasie erano quasi sempre fiaccate dal desolante antierotismo della sua espressione e dalle camicette di cotone abbottonate fino al collo.
Mi abbandonai sullo schienale. Il dottore mi squadrò a lungo in silenzio. Ricambiai il suo sguardo, senza forzare l’inizio di una comunicazione produttiva. Cercavo di non attribuire significati particolari al prolungarsi di quell’ispezione: era solo la sospensione ponderata e vagamente teatrale di un professionista devoto ai piaceri dei preliminari. Mi mossi sulla sedia, cercando di simulare un ragionevole livello di preoccupazione.
«Ho due notizie per te » disse.
Chi è Fabio Bacà
Fabio Bacà, nato nel 1972 a San Benedetto del Tronto, è uno scrittore italiano dalla traiettoria atipica e interessante. Dopo un’esperienza nel giornalismo, ha scelto di dedicarsi all’insegnamento delle ginnastiche dolci, attività che affianca alla scrittura. Prima del debutto ufficiale, ha scritto racconti brevi e un romanzo rimasto inedito. Il suo esordio narrativo è arrivato nel 2019 con Benevolenza cosmica, pubblicato da Adelphi, casa editrice che ne ha riconosciuto il talento ironico e filosofico. Il romanzo ha ricevuto grande attenzione per lo stile brillante e per la capacità di affrontare, con leggerezza e profondità, le nevrosi della contemporaneità.