La bambina passa in bagno l’ora prima di cena, nessuno se ne accorge. Inventa storie in piedi nella vasca, le declama, chi la sente. Si specchia sorridendo a bocca chiusa aperta semiaperta spalancata, si studia per sapere cosa vedranno gli altri guardandola, per decidere chi mostrare, poi quando è in mezzo agli altri se ne scorda. Prima di spogliarsi lascia il collo del maglione impigliato alla testa, all’attaccatura dei capelli, le maniche scendono sulle spalle come il velo di una suora, di una sposa – la bambina non sa scegliere. Gioca con le figurine Miralanza, basta infilare il braccio nel fustino, affondare le dita nei granelli bianchi profumati, per trovarle. I viaggi dell’olandesina coi codini biondi: coccodrilli, renne, squali, nani e giganti, e mammalucchi, poi una giovane mursi con un disco nel labbro superiore e uno in quello inferiore. Donne che non sorridono, recita la didascalia. La bambina la fissa, e non sa nulla degli antropologi: dicono che il piattello labiale alza il prezzo della sposa. La bambina ignora che la ragazza senza sorriso voglia sposarsi, pure lei. Una Barbie galleggia nel lavandino pieno d’acqua, ha capelli stopposi, piedi masticati: è stata la bambina, l’odore di plastica dà l’acquolina in bocca. A volte la madre entra in bagno, non stare con le mani a mollo, ammonisce caricando la lavatrice, ché poi ti raffreddi. La furia metodica della centrifuga ipnotizza, la bambina non vede l’ora. La madre si siede sul water e la bambina non esce, resta a giocare, o a guardarla, alimenta la sua disperata idolatria per lei. Un giorno il bagno sarà un luogo di passaggio, di servizio, non un luogo dell’inconscio, in cui allenarsi a esistere, a addomesticare l’amore. Ma a volte, in futuro, ci sarà odore di sonno sulle tempie, e uno spazzolino da condividere per emergenza, un torace cui appoggiarsi e uno scroscio di pipì nella luce del mattino, il suono dell’altro da sé come un rintocco di campane, come il miracolo ripetuto di quel che chiamiamo intimità.

Rosella Postorino è una scrittrice italiana, il suo ultimo libro è Nei nervi e nel cuore (Solferino). Dal suo bestseller Le assaggiatrici è stato tratto un film di Silvio Soldini. L'immagine che ha ispirato il suo racconto fa parte del progetto Manual of how to become a good girl della fotografa Vanessa Lucrezia Francia, classe 1994. Scatti di famiglia, foto d'archivio, autoritratti e istantanee condivise sui social, accompagnate da didascalie a volte descrittive, altre ironiche o cupe, compongono un percorso di crescita intimo e personale che parte dall'infanzia, quando i gesti sono più liberi e spontanei.