Come amano le donne? È ancora difficile difendere gli spazi della realizzazione personale, rispetto alle relazioni affettive e alla cura dei figli? E la tecnologia sempre più invadente, finirà per condizionare in modo irreversibile le relazioni? Alcuni libri freschi di stampa provano a rispondere.
Distopico Vanishing World (Edizioni e/o) della giapponese Murata Sayaka (La ragazza del convenience store), ipotizza le sconcertanti conseguenze di un mondo in cui non c’è più alcun legame tra sesso e concepimento perché per avere figli ci si affida soltanto all’inseminazione artificiale. In questa nuova realtà, ci si innamora dei personaggi dei cartoni animati e fare sesso all’interno del matrimonio è ritenuto incestuoso. Ma la negazione degli istinti primordiali non porterà alla fine dell’umanità?
Anticipatore Restiamo nella distopia con L’alveare (Mondadori; traduzione Federica Aceto), unico romanzo dell’attivista irlandese Margaret O’Donnell (1932–2019). Uscito nel 1980, cinque anni prima di Il racconto dell’ancella, contiene sorprendenti assonanze con l’opera di Margaret Atwood. Nel mondo immaginato da O’Donnell, una dittatura che odia le donne costringe la maggioranza della popolazione femminile a sposarsi e a partorire ogni due anni, mentre chi ha un QI alto è destinata a lavori subalterni e obbligata a vestirsi e tingersi i capelli di grigio per mortificare la femminilità. Tra loro, Sarah fa parte di una rete di donne che prepara la rivolta. Finora inedito in Italia, è da scoprire e fa riflettere.
Liberatorio Riproposto da Einaudi con la nuova traduzione di Anna Nadotti, che ne cura la prefazione, Il risveglio di Kate Chopin (1850-1904) è un testo femminista ante litteram, a lungo dimenticato. Uscito con grande scandalo nel 1899 – anni prima di L’amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence e di Virginia Woolf – racconta il risveglio erotico e la rivoluzionaria presa di coscienza di una giovane donna, moglie di un uomo d'affari di New Orleans che, spinta da un’infatuazione, scopre la realizzazione di sé al di là della maternità.
Aspirazionale Oltre un secolo dopo, anche Parti femminili (NN), memoir della scrittrice americana Leslie Jamison, affronta il tema della maternità e dell’autodeterminazione delle donne raccontando come si sia ritrovata con una bambina di pochi mesi a gestire da sola un divorzio e un’esistenza a pezzi, con la volontà di non rinunciare alle sue aspirazioni.
Vitale Tra flirt, confidenze e rivelazioni, sette amici trentenni si ritrovano in una casa immersa nella natura, nel cuore di un idilliaco bosco svedese, per celebrare un giro di boa esistenziale che potrebbe essere vissuto come un tradimento ai loro sogni di ragazzi, ma non lo è. L’amore dopo i vent’anni, di Linea Maja Ernst (Atlantide), è un inno sensuale alla vita e alla complessità delle relazioni nella realtà contemporanea.
Formativo Noemi Abe, autrice esordiente di Damè (Bompiani), è di origini nippo-italiane come la sua protagonista. Sospesa tra due culture, da un lato Tokio, dove è tornato ad abitare il padre, dall’altro Roma, la città in cui vive ed è cresciuta con la madre italiana, Mirì cerca faticosamente la sua identità vivendo il sesso, l’amore, il rifiuto della socialità e il desiderio di solitudine come passaggi necessari di un intimo percorso di formazione. Per trovare se stessa dovrà affrontare le rigide regole giapponesi cui ogni “brava ragazza” deve sottomettersi – damè significa “non si fa” – ma anche il debordante fascino della romanità, incarnata in un fidanzato onnipresente.
Bestiale Femmine. Ribelli, per natura (Sonda), è un saggio illuminante scritto da Lucy Cooke, una zoologa e documentarista britannica laureata a Oxford, con collaborazioni con la Bbc e il National Geographic. Attraverso documentazioni scientifiche e ricerche autorevoli quanto sorprendenti, con senso dell’umorismo ma anche sdegno, smonta i numerosi pregiudizi sessisti che da Darwin in poi hanno caratterizzato gli studi del regno animale, esseri umani inclusi. Dall’accoppiamento all’accudimento, dai ragni cannibali femmina alle aragoste.