L’energia vibrante dei Girasoli, dipinti da Vincent van Gogh nel sud della Francia, continua a irradiare visivamente e simbolicamente una delle stagioni più fertili della sua opera. A 200 anni dalla nascita del pittore più celebre della storia dell’arte, il potere espressivo e innovativo infuso ai girasoli dall'esplosione di tonalità del giallo, resta brillante quanto quello di cadmio, dinamico come le corolle del fiore, contorte in tutte le direzioni e nelle diverse fasi del suo ciclo di vita e caducità. Incandescente, quanto il sole e la vitalità della natura; come il calore della Provenza e della speranza di felicità, riposta dal tormentato Van Gogh, nella vita, nell’arte e nell’amicizia, mentre aspetta l’arrivo di Paul Gauguin, dipingendo girasoli nella sua "casa gialla" di Arles.

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Image Courtesy National Gallery of Art, Washington
Vincent Van Gogh, Self-Portrait, 1889, Oil on canvas, 57.8 × 44.5 cm, National Gallery of Art, Washington, Collection of Mr. and Mrs. John Hay Whitney, 1998

«Completamente Vincent», non solo per Gauguin, il vigore di uno dei girasoli più celebri, amati e costosi, della 'serie in vaso' dipinta ad Arles, splendendo da 100 anni nella ricca collezione pittorica della National Gallery di Londra, tra La Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci e Il Ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan van Eyck, con il progetto espositivo «Poets and Lovers», festeggia anche i primi 200 anni del museo d’arte londinese più importante e tra i più celebri del mondo. Esposta per la prima volta nel trittico sognato da van Gogh, anche la sperimentazione pittorica che prende vita con la composizione vibrante e la stratificazione materica di pennellate quasi scultoree, nei Girasoli su sfondo giallo del National Gallery e quelli su sfondo azzurro, prestati per la prima volta dal Philadelphia Museum of Art. Entrambe abbracciate da La Berceuse (la ninna nanna) del Museum of Fine Arts di Boston, una sorta di Madonna laica, "consolatoria come la musica", nella lettera del 22 maggio 1889 scritta da van Gogh al fratello Theo.

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Lucy North - PA Images//Getty Images
People view, (left-right) Sunflowers,1888, La Berceuse (The Lullaby), 1889 and Sunflowers, 1889 on display during the preview for the National Gallery’s Van Gogh: Poets and Lovers exhibition at the National Gallery, London. The Vincent Van Gogh exhibition will feature the artist’s most important works alongside paintings from private collections never seen in public before. It marks 100 years since the gallery acquired his Chair and Sunflowers paintings. Picture date: Monday September 9, 2024. (Photo by Lucy North/PA Images via Getty Images)

La mostra, a cura di Cornelia Homburg e Christopher Riopelle, tra le più grandi e audaci del pittore, ne esplora il processo creativo e le fonti di ispirazione, riunendo 47 dipinti e 14 disegni, dei circa 200 realizzati durante il soggiorno ad Arles (febbraio 1888-maggio 1889) e dei 150 nell'istituzione psichiatrica Saint-Paul-de-Mausole a Saint-Rémy (maggio 1889-maggio 1890). Concentrata sui due anni che hanno rivoluzionato lo stile del pittore, con la sperimentazione cromatica debitrice della luce abbagliante del sud della Francia e la sua natura rigogliosa, la mostra ne espone i paesaggi, espressione delle emozioni profonde, insieme alla forza vitale dei Girasoli, il mistero degli amanti che passeggiano nella Notte stellata sul Rodano (1888) in prestito dal Musée d’Orsay di Parigi, o il 'giardino pubblico di Arles' (The Public Garden, Arles, 1888), in arrivo dalla Fondation Louis Vuitton di Parigi, noto anche come Il Giardino dei Poeti (1888) dell'Art Institute of Chicago.

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Photo © Musée d'Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Vincent van Gogh, Starry Night over the Rhône, 1888, Oil on canvas, 72.5 × 92 cm, Musée d’Orsay, Paris, Donation sous réserve d’usufruit de M. et Mme Robert Kahn-Sriber, en souvenir de M. et Mme Fernand Moch, 1975

Il tessuto emotivo e poetico di capolavori, celebri come la fierezza dello sguardo penetrante che van Gogh rivolge allo spettatore nel 1889, con l’autoritratto a fondo azzurro, prestato dalla National Gallery of Art di Washington (collezione Mr. and Mrs. John Hay Whitney, 1998), si arricchisce di sfumature, meno note e viste, con le opere in prestito da collezioni private e musei di tutto il mondo. Tra questi, il ritratto del «poeta», ispirato dall’amico artista belga Eugène Boch (The Poet (Portrait of Eugène Boch), 1888, al Musée d’Orsay di Parigi dal 1941), con quello di «amante» (dongiovanni) del soldato del reggimento Zuavo Paul Milliet (The Lover (Portrait of Lieutenant Milliet) 1888, Kröller-Müller Museum di Otterlo).

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Photo by HENRY NICHOLLS/AFP via Getty Images//Getty Images
A visitor looks at a painting made by late Dutch artist Vincent van Gogh "The Chair" 1888 during a press preview for "Van Gogh: Poets and Lovers" exhibition at the National Gallery, in London, on September 9, 2024

Le opere della collezione della National Gallery di Londra, insieme alle tonalità cromatiche e le intenzioni prospettive della 'sedia di Van Gogh' (Van Gogh's Chair, 1888), decise a mutare l'aspetto della realtà, insieme a quello di pipa e tabacco del fumatore incallito, o degli amati girasoli che spuntano dalla cesta firmata con il suo solo nome (prendendo le distanze dal rapporto conflittuale e irrisolto con i genitori), intraprendono un viaggio nella storia dell'arte cambiata per sempre dall'espressione dei tumulti interiori del pittore e le incontenibili esplosioni di vitalità. In sintonia con una delle versioni della camera (The Bedroom, 1889, Art Institute of Chicago), della sua casa gialla (The Yellow House (The Street), 1888 Van Gogh Museum, Amsterdam, Vincent van Gogh Foundation).

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Photo by HENRY NICHOLLS/AFP via Getty Images//Getty Images
A visitor looks at a painting made by late Dutch artist Vincent van Gogh "The Bedroom" 1889, during a press preview for "Van Gogh: Poets and Lovers" exhibition at the National Gallery, in London, on September 9, 2024

In modo analogo, i colori brillanti e le linee ampie del 'Campo di grano con cipressi' (WheatField with Cypresses) e papaveri sotto il cielo azzurro, dipinto a settembre 1889, come una delle varianti migliori realizzate durante il soggiorno presso l’ospedale psichiatrico e ultimo anno di vita (Zundert, 1853 – Auvers-sur-Oise, 1890), nella collezione della National Gallery di Londra dal 1923, abbracciano quelle post-impressioniste degli 'Ulivi sullo sfondo delle Alpilles' (Olive trees with the Alpilles in the Background, 1889), arrivate dal The Museum of Modern Art di New York (Mrs. John Hay Whitney Bequest, 1998).

How to: Van Gogh: Poets and Lovers, The National Gallery, Londra (14 settembre 2024 – 19 gennaio 2025). Maggiori info qui.

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Photo by Judith Burrows/Hulton Archive/Getty Images//Getty Images
WheatField with Cypresses (1889), Generally views of visitors attending London’s National Gallery for the exhibition. ’Van Gogh: Poets & Lovers’, London, 11th September 2024