8 maggio 2025, ore 18.08. Un momento epocale, il 267esimo, destinato a finire nei libri di storia e impresso nella memoria dei cattolici ad ogni latitudine. Il cardinale Robert Francis Prevost è stato scelto come nuovo Sommo Pontefice, il successore di Pietro e di Papa Francesco. Il mondo ha dato così il benvenuto a Papa Leone XIV, tra l'euforia dei fedeli e di chi non può che riconoscere la portata memorabile e simbolica dall'evento. In Illinois e in Florida, ecco due sostenitori d'eccezione: Louis e John Prevost, i fratelli maggiori del nuovo papa.
Robert Francis Prevost è nato e cresciuto a Dolton, un sobborgo di South Chicago negli Stati Uniti, in una famiglia cattolica osservante, formata da papà Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, sovrintendente delle scuole della periferia sud del Distretto 169, mamma Mildred Martínez, sangue spagnolo ma nata in Illinois, bibliotecaria ed educatrice (con due sorelle suore) e i due fratelli maggiori, Louis Martin e John Joseph.
"Siamo cresciuti tutti a Dolton. Penso che sia stata semplicemente un'infanzia normale", ha detto John Prevost nelle scorse ore alla NBC Chicago ricordando però come il fratello, impegnato con il suo percorso di fede, abbia passato poco tempo a casa. "Passò direttamente dal seminario agostiniano delle superiori gestito da sacerdoti dell'Ordine di Sant’Agostino al College agostiniano di Villanova (dove nel 1977 si laurea in matematica ndr) e poi all'anno di teologia (presso la Catholic Theological Union di Chicago)", ha ricordato, "quindi non era molto a casa, tranne che per le vacanze estive".
Per Papa Leone XIV, la vocazione, infatti, arrivata in tenera età. "Lo ha capito subito. Non credo che l'abbia mai messo in dubbio. Non credo che abbia mai pensato ad altro", ha spigato sempre John ma alla ABC dopo l'elezione del fratello, "da bambino faceva il prete e usava l'asse da stiro come altare" tanto che "un vicino gli aveva predetto che sarebbe diventato il primo papa americano".
John Prevost, 71 anni oggi è in pensione dopo aver trascorso una lunga carriera nell'istruzione, prima come insegnante alla Visitation Catholic High School e poi come preside in scuole superiori cattoliche locali. "Non pensavo proprio che potesse accadere. C'era qualche possibilità, ma sono rimasto davvero sorpreso quanto tutti quando hanno pronunciato il suo nome", ha spiegato, raggiunto dai media davanti alla sua casa alla periferia sud di New Lenox a Chicago. Il fratello del papa ha le idee chiare su quello che sarà il pontificato di Leone XIV. "Sarà un secondo papa Francesco", ha spiegato, "entrambi sono stati in Sud America nello stesso periodo, in Perù e in Argentina, hanno avuto le stesse esperienze nel lavorare con le missioni e con gli emarginati"
John ha detto di aver parlato con suo fratello martedì, prima che i cardinali entrassero nel Conclave e di avergli prospettato la nomina. Ipotesi che l'allora cardinale definì "una sciocchezza" e "solo chiacchiere" sicuro che "Non sceglieranno un papa americano". "Semplicemente non ci credeva, o non voleva crederci", ha detto il fratello prima di svelare ai microfoni della Nbc Chicago un dettaglio divertente della loro ultima conversazione: "Gli ho consigliato di vedere il film Conclave per farsi un'idea e mi ha detto che aveva appena finito di vederlo".
Il più grande dei fratelli Prevost si chiama Louis: dopo essersi arruolato nella Marina degli Stati Uniti durante gli anni dell'università, dove ha studiato informatica, ha iniziato una carriera militare che oggi porta avanti in Florida. IL 73enne era a letto quando dal comignolo della Cappella Sistina è uscita la fumata bianca. "Ero solo grato di essere ancora sdraiato a letto, perché avrei potuto cadere", ha raccontato ai media americani, "poi mi sono alzato e ho iniziato a ballare come un idiota, improvvisamente mi sono sentito benissimo". Come descrive il fratello e neo pontifex? Una persona "con i piedi per terra", con un buon senso dell'umorismo e "molto intelligente".
I Prevost bros non vedono l'ora di congratularsi con il fratello e il rendez vous, almeno per uno dei due, è una questione di ore: "Io e la mia famiglia andremo a Roma venerdì", ha dichiarato John, "non so quanto sarà facile rintracciarlo, ma soprattutto ci permetteranno di rintracciarlo? Non lo so".