Parafrasando un filmaccio del 1970, mi verrebbe da gridare: fermate l’Europa, voglio scendere! Scene di sbandamento collettivo fanno seriamente dubitare che si stia ancora vivendo nella culla della democrazia e del diritto. Da quando Trump ha preso il potere e trasformato gli Stati Uniti in un nemico aggressivo e iracondo del Vecchio Continente, sembra che una specie di isteria abbia colpito i vertici dell’Ue.

Simbolo e vetta folcloristica di questa follia emotiva è senz’altro il video postato dalla commissaria Hadja Lahbib: cosa mettere in borsa per sopravvivere per 72 ore a un possibile attacco, si presume russo ma vallo a capire. La nostra Hadja, che dovrebbe rappresentare e rassicurare quasi 500 milioni di cittadini europei, ci spiega che bisogna tenersi pronti con accendino, coltellino svizzero, acqua, barrette energetiche, medicinali eccetera. Un messaggio che rassicura chi guarda esclusivamente sul fatto che la commissaria sia da ricovero e il suo staff comunicazione una manica di cretini. Ma lo sbando sembra allargarsi fino ai vertici massimi del continente.

Prendete gli 800 miliardi del piano di riarmo: qualcuno ha capito di che si tratta? Non intendo prendere parte alla guerra degli ultrà, guerrafondai e pacifisti a oltranza, che ammorba il dibattito politico. Preferirei spendere il mio tempo per capire, ma purtroppo Ursula von Der Leyen non ci ha dato alcun elemento utile. Chi coordina gli acquisti? Che fine faranno sanità e pensioni dei paesi più indebitati? Ma, soprattutto, dopo aver speso 800 miliardi, quanta deterrenza avremo nei confronti della Russia? Nessuno lo sa. O, almeno, nessuno ce lo dice.

Il piano è così confuso da portare i partiti di destra e di sinistra, soprattutto in Italia, a dividersi al loro interno, a litigare, a sfornare inutili frasi a effetto a getto continuo. Regna il caos, da Roma a Bruxelles passando per Parigi, dove la nevrastenia si aggrava per il caso Le Pen. Uscite a breve non ce ne sono. Ma difendere la democrazia liberale, il diritto internazionale e il valore della tolleranza - in due parole l’unicità europea - è oggi obbligatorio per sopravvivere.