"Una persona complicata con idee semplici. Troppi politici sono l'esatto opposto". Così la responsabile della campagna presidenziale 2016 Kellyanne Conway definisce l'enigmatica personalità di Donald Trump, sintetizzando le ragioni del suo successo, tanto grandioso quanto inaspettato alle ultime elezioni contro Kamala Harris, che gli è valsa la promozione a "Persona dell'anno" da parte del Time. È la seconda volta che la prestigiosa testata lo incorona con una copertina speciale. Il precedente 8 anni fa, all'indomani della sconfitta di Hillary Clinton. Allora il mondo e la stessa America erano molto diversi, ma l'ex tycoon, dopo la disfatta contro Joe Biden e il drammatico assalto a Capitol Hill, ha saputo interpretare il malessere generalizzato della popolazione, dovuto all'aumento dei prezzi, all'emergenza migratoria, al rischio sicurezza e all'ondata woke, per convogliare su di sé milioni di voti e guadagnare tutti e sette gli Swing State. "Abbiamo toccato il nervo scoperto del paese. Il paese era arrabbiato" spiega nell'intervista al Time. Una vittoria travolgente, come non accadeva da un ventennio per un candidato repubblicano, anche sulla scorta di promesse che il mondo intero è in attesa di vedere realizzare come la fine della guerra tra Russia e Ucraina.

Donald Trump è la "Persona dell'anno" secondo il Time

Per la seconda volta pronostici e sondaggi si sono rivelati incapaci di cogliere il cambiamento in atto, dando per vincenti due donne, prima Clinton e poi Harris, che alla fine hanno deluso le aspettative. Per lui hanno votato uomini e donne, latinos e neri, immigrati regolari e uomini dell'alta finanza, in un braccio di ferro vincente contro la maggior parte delle celeb, di posizioni tradizionalmente democratiche. Proprio mentre Trump trascorreva settimane di campagna elettorale in un'aula di tribunale a New York per difendersi nel caso Stormy Daniels, la pornostar che lo ha accusato di avere ricevuto 130mila dollari nel 2016 perché non rivelasse, a pochi giorni dalle presidenziali, di aver avuto un rapporto sessuale con lui, l'ex giudice di The Apprentice tesseva la sua tela e costruiva attorno a sé un crescente consenso, facendo leva sulla persecuzione giudiziaria, ma anche sul tentato omicidio dal quale è miracolosamente scampato il 13 luglio scorso a Butler, in Pennsylvania.

Alla fine la decisione della Corte Suprema di cancellare la sentenza Roe vs Wade nel 2022 l'ha penalizzato meno di quanto si sarebbero aspettati i suoi oppositori, compresi molti repubblicani meno oltranzisti e più libertari come Nikki Haley, l'ultima contendente della nomination del Partito Repubblicano. Al suo successo ha contribuito una figura fiaccata dall'età come Joe Biden e un tardivo passaggio di consegne alla sua vice, quando ormai i giochi erano fatti - questo è stato il rimprovero più grande che Nancy Pelosi ha fatto al presidente uscente. Secondo la già ricordata Conway, Trump "capisce lo zeitgeist culturale", riesce a captare i segnali di una popolazione fiaccata dai debiti, insoddisfatta dall'aumento del costo della vita e stufa di combattere e pagare per guerre che non la riguardano.

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Donald Trump è stato nominato persona dell’anno dal Time.

"La sua rinascita politica non ha paralleli nella storia americana" sottolinea il Time. A fronte di un successo memorabile, resta da vedere se Donald Trump riuscirà a mantenere almeno metà delle promesse fatte in campagna elettorale. Ad attenderlo è adesso la sfida per la scelta della sua squadra. Tra vecchie amicizie e nuovi clientelismi, il presidente rieletto privilegia l'obbedienza alla competenza, come testimonia la discutibilissima nomina di Bob Kennedy Jr, no vax e complottista convinto, a ministro della Salute. Contro questa decisione si sono già appellati 75 premi Nobel con una lettera aperta, ma la sensazione è che questo grido di aiuto della scienza resterà inascoltato.

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La nuova amministrazione uscirà dall'Oms? E che ne sarà degli accordi di Parigi sul clima? Il disinteresse di Trump per le guerre in Europa preluderà all'uscita degli Usa dalla Nato? Gli accordi di Abramo tra Israele, Emirati Arabi e Usa sono ancora una strana percorribile per la pacificazione del Medio Oriente ora che Gaza è di nuovo un cimitero di donne e bambini e in Siria è caduto il regime di Assad? Saranno davvero imposti dazi alle merci degli alleati occidentali, compresa l'Italia? Nuovi equilibri mondiali richiedono convergenze di forze e alleanze per contrastare l'asse più autocratica di Cina-Russia-Iran che minaccia l'ordine mondiale. Eppure Donald Trump non sembra preoccuparsene troppo, per il momento.

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