Ciò a cui stiamo assistendo a Valencia non è soltanto una tragedia immane dai morti ancora incalcolabili. È anche una premonizione. L’assalto alla famiglia reale da parte della popolazione, il re Felipe e la consorte Letizia – ex giornalista – col volto imbrattato di fango lanciato dai cittadini inferociti e disperati, il primo ministro Pedro Sanchez colpito con un bastone e costretto a fuggire in macchina mentre una squadra di aggressori sfondava il vetro posteriore: tutto questo ci racconta la rottura tra cittadini e istituzioni, la frattura profonda tra popolo e autorità.

La crisi climatica ci porta ogni volta oltre un limite: l’acqua caduta in poche ore sulla regione di Valencia non ha precedenti, equivale a un anno di pioggia. Questo nuovo record non farà però a tempo ad entrare in alcun Guinness dei primati perché verrà battuto in un altro luogo del mondo. Così accadrà per gli incendi, i tifoni e le siccità.

Gli scienziati concordano sul fatto che la crescita degli squilibri termici abbia imboccato una curva esponenziale sfuggendo ai calcoli matematici. Per quel che ci riguarda più da vicino, il Mar Mediterraneo si sta trasformando, a causa dei gas serra che impediscono all’aria calda di uscire, in una gigantesca pentola a pressione. Con gli esiti che la Spagna del sud ci ha mostrato: piogge torrenziali concentrate in pochi minuti, inondazioni, morte e distruzione. Così, mentre ancora si cercano le vittime nei sottosuoli, la popolazione accorre con secchi e scope per sopperire a uno Stato del tutto impreparato alla magnitudo della tragedia.

Ma quel che è accaduto in Spagna potrebbe ripetersi in Italia o in Francia. Parliamo di città indifese rispetto a tale furia climatica. Di interventi urgenti che però richiedono decenni di programmazione. Nel mentre, siamo in balia degli eventi. E chi ci rappresenta rischia di diventare il capro espiatorio di decenni di inerzia. La politica del consenso, ridotta a un like e svuotata dall’astensione, promette e non programma. Ma così, la furia degli elementi non si fermerà. E neppure quella dei cittadini. Valencia docet.