Estati sempre più calde e sempre più lunghe, con temperature tropicali e piogge torrenziali fino a pochi anni fa sconosciute nella fascia mediterranea e adesso sempre più presenti. È questa la nuova normalità con cui fare i conti, fatta di fenomeni metereologici estremi, scioglimento dei ghiacciai, stagioni di estrema siccità ed estinzione di specie a rischio che allarmano gli osservatori. Il riscaldamento globale non è più una remota possibilità o un'ipotesi su cui interrogarsi, ma un rischio concreto e presente, come dimostrano le ultime rilevazioni scientifiche secondo cui domenica 21 luglio è stato il giorno più caldo mai registrato dalla metà dell'Ottocento) con una temperatura media sull'intera superficie terrestre di 17,09 gradi Celsius.
Il 21 luglio è stato il giorno più caldo della storia
Superato, dunque, il record precedente di 17,08°C del 6 luglio 2023. Anche se ciò che conta davvero è "la differenza fra le temperature dal luglio 2023 e quelle di tutti gli anni precedenti", mette in guardia un grafico preliminare del database Era5 di Copernicus, il servizio meteo dell'Unione europea. "Prima del luglio 2023 — si legge nel comunicato — il record precedente di temperatura media giornaliera globale era di 16,8°C, il 12 agosto 2016. Poi ci sono stati 57 giorni dal 3 luglio 2023 che hanno superato il record precedente, a luglio e agosto del 2023, e finora a giugno e luglio nel 2024". "Quello che è veramente sconvolgente — prosegue la nota — è quanto larga è la differenza fra la temperatura degli ultimi 13 mesi e i precedenti record di temperatura. Siamo davvero in una terra inesplorata, e mentre il clima continua a riscaldarsi, noi siamo destinati a vedere nuovi record frantumati nei prossimi mesi e anni".
Lo conferma il rapporto del portale Ilmeteo.it sul cambiamento climatico realizzato per il Corriere della Sera, che mette in luce come in 38 anni, dal 1985 al 2023, la temperatura media nell'arco dei dodici mesi sia salita di 2,8 gradi in Italia. Un cambiamento che incide su massime e minime con notti tropicali dove il termostato non scende mai sotto i 20 gradi e giornate in cui le massime superano i 35 gradi con supercelle temporalesche che causano danni ingenti a cose e persone. Basti ricordare il violentissimo nubifragio dello scorso 25 luglio 2023 abbattutosi nella notte a Milano con venti a 100 chilometri orari e 40 mm d'acqua in 10 minuti (quanta ne cade normalmente in un mese), alberi secolari divelti, strade inagibili, tetti scoperchiati e auto schiacciate dai tronchi.
Cambiamenti climatici sono sempre avvenuti sul nostro Pianeta con ere di glaciazione, seguite da periodi più miti caratterizzati dall'arretramento dei ghiacci. Tuttavia quello che stupisce è la rapidità di questi fenomeni. Un esempio per tutti? Attualmente Milano registra la temperatura media annuale che negli anni '90 veniva misurata a Trapani o a Lecce. Una tendenza che pare destinata a trovare conferma per le prossime estati.