Nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 febbraio, un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito la Turchia e la Siria. In seguito, la zona fino a Cipro, Israele e Libano, è stata scossa da movimenti di assestamento e un terremoto di magnitudo 7,5 nel sud-est della Turchia, lunedì pomeriggio. Come riporta Rai News, al momento sono state confermate più di 5.000 vittime e più di 13 milioni sono le persone che sono rimaste coinvolte. Attualmente sono in corso le operazioni di salvataggio in gran parte della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, con un coordinamento internazionale, rese ancora più complesse da anni di conflitto alle spalle e dalle temperature estremamente basse. Benché distanti, anche noi possiamo essere d'aiuto, donando a quelle associazioni attive sul campo.

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Anadolu Agency//Getty Images
La popolazione turca dopo il terremoto tra la notte del 5 e la mattina del 6 febbraio

Le associazioni a cui donare per le vittime del terremoto tra Turchia e Siria

Medici Senza Frontiere

Sul sito dell'associazione si legge:

"Dopo il forte sisma che ha colpito il sud-est della Turchia e il nord-ovest della Siria, i nostri team si sono attivati sin dalle prime ore nel nord della Siria per rispondere all’emergenza. Siamo in azione in 23 strutture sanitarie nei governatorati di Idlib e Aleppo, offrendo kit medici di emergenza e mettendo a disposizione personale medico per rafforzare le équipe presenti. Inoltre, le nostre équipe hanno donato coperte e kit di prima necessità per le popolazioni sfollate nel nord-ovest della Siria".

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Save The Children

Sul sito dell'associazione si legge:

"Durante le emergenze i bambini sono i più vulnerabili e indifesi. Grazie alla tua donazione, potremo portare i primi soccorsi, cibo, acqua, cure e protezione, assicurando una risposta rapida ed efficace. Non lasciarli soli. Aiutali con una donazione al Fondo Emergenze".

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macerie nella città di adanapinterest
Anadolu Agency//Getty Images
Macerie nella città di Adana

Unicef

Sul sito dell'associazione si legge:

"Sappiamo che le primissime ore sono fondamentali per salvare quante più vite possibile.
Noi siamo già sul posto e abbiamo iniziato a:

Fornire kit di primo soccorso per medicare i feriti
Distribuire acqua potabile, cibo e coperte
Allestire rifugi per le famiglie che hanno perso la casa e sono rimaste senza riparo

Abbiamo immediatamente impegnato tutte le risorse già disponibili, ma abbiamo bisogno di ulteriori fondi per consentire l’invio immediato degli aiuti umanitari e far fronte alle urgenti necessità dei bambini e delle famiglie".

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WeWorld

Sul sito dell'associazione si legge:

"L'Unità di emergenza di WeWorld si è attivata per verificare le condizioni dello staff locale, fortunatamente illeso, e fare una ricognizione dei primi danni per valutare un intervento immediato a supporto della popolazione colpita. I nostri colleghi e le nostre colleghe in Siria sono già impegnati con azioni di primo soccorso e negli ospedali per fornire aiuto".

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