Che lo vogliate tranquillo, frizzante o spumante, è a Valdobbiadene (Treviso) che trovate la culla del Prosecco, dove le bottiglie si fregiano della Denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) e le magiche colline ricoperte di viti sono iscritte dal 2019 nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco come paesaggio culturale, grazie alla millenaria opera dei viticultori che hanno creato uno scenario unico.

Stiamo parlando della distesa di vigneti che dal comune di Valdobbiadene si estende fino a Vittorio Veneto dove si produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. In questa zona, in fazzoletto di terra di soli 106 ettari nel comune di Valdobbiadene (tra le frazioni di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol), si produce il re del Prosecco, il Cartizze. L’autunno è la stagione ideale per visitare questa zona: le vigne virano sul giallo e non ci sono lavori tra i filari né trattamenti fitosanitari. Nelle cantine, invece, fervono i lavori di vinificazione, e le degustazioni sono sempre aperte.

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Francesco Riccardo Iacomino//Getty Images

Cosa vedere nella terra del Prosecco DOGC

La strada del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (circa 90 km) attraversa tutta la zona di produzione della DOGC, un paesaggio che comprende anche la riserva naturale regionale Monte Cesen e delimitato dal corso del fiume Piave. Qui potete incamminarvi nell’Anello del Prosecco Superiore, 15 km di percorso naturalistico, tra i sali e scendi di una viticoltura che è stata definita “eroica”, tra piccoli borghi, casolari, agriturismi e cantine, dove scoprire e apprezzare le opere di Vignarte, sculture realizzate con i pali di castagno che chiudono i filari delle viti che sono stati scolpiti, incisi, decorati o assemblati con i sassi del Piave. Da non perdere una visita all’Abbazia cistercense di Follina (XII secolo), con il bel chiostro oppure il castello di Susegana (o San Salvatore), con lo spettacolare doppio giro di mura fortificate, che si visita su prenotazione oppure in occasione di aperture straordinarie. Il castello ha ancora una cantina aperta per le degustazioni e appartamenti di charme nel borgo per chi vuole fermarsi a dormire. A nord dell’Anello superiore del Prosecco trovate la Piana del Cansiglio, altopiano circondato da un bosco di pini e larici, ideale per passeggiare a piedi o andare in mountain-bike.

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Orietta Gaspari//Getty Images
L’abbazia di Santa Maria a Follina si trova tra le colline del Prosecco

Camminare nella zona del Prosecco

Valdobbiadene è stato premiato con la Bandiera Azzurra, il riconoscimento assegnato dalla Federazione di atletica leggera (Fidal) e dall’Associazione comuni italiani (Anci) ai comuni che promuovono corsa e camminata e, in generale, incoraggiano a uno stile di vita sano creando percorsi pubblici e spazi verdi adeguati a queste attività. I percorsi ad anello di Valdobbiadene partono dalla piazza della frazione di San Pietro di Barbozza e sono di varie lunghezze (2, 5, 8, 10 km), quindi ciascuno potrà trovare il suo.

Dove dormire nella zona del Prosecco

Tra agriturismi, boutique hotel, cantine con stanze, guest house, per dormire a Valdobbiadene e dintorni c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per trattarsi davvero bene potete scegliere tra l’hotel villa Abbazia a Follina, un cinque stelle ricavato in una bella villa con ristorante stellato oppure il Romantik Relais d’Arfanta di Tarzo che agli amanti del vino propone il pacchetto “Prosecco & Gourmet”, 3 notti con colazione e cocktail di benvenuto, una cena per 2 in un ristorante stellato, una cena di pesce in un ristorante tipico e la visita all’Accademia di Formaggi con degustazione.

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