Itinerario nelle Crete Senesi, dove catturare il paesaggio perfetto
A sud di Siena, tra le colline ondulate che regalano panorami mozzafiato in ogni stagione

Verde, oro, ocra, grigio. Ogni stagione ha la sua palette di colori nelle Crete Senesi, splendido angolo di Toscana a sud di Siena, dove il paesaggio tocca punte di perfezione assoluta. Molto amate dai fotografi, le Crete Senesi offrono un’infinità di quadri di cui godere e da immortalare. Dove natura e arte si sommano in un’armonia totale.
A Sud del Chianti, le colline più dolci

Le Crete Senesi si trovano a sud del territorio del Chianti: le distese di viti lasciano il posto a dolci colline coltivate perlopiù a cereali puntellate da pochi casali in posizione dominante. Il terreno è particolarmente ricco di argilla da sempre utilizzata per produrre vasi e orci: pregiati quelli delle fornaci di Petroio, dove c'è anche un bel museo della terracotta.
Tra i cipressi, l'icona della Val d'Orcia

La cappella della Madonna di Vitaleta, vicino a San Quirico d'Orcia, è una delle più fotografate della provincia di Siena. Immersa nella campagna, tra campi di grano e prati, è la location per una foto pressoché perfetta, all'alba come al tramonto: si raggiunge a piedi dopo una splendida e facile passeggiata tra i campi.
Pennellate di paesaggio

Tra i comune di Asciano, Buonconvento, San Quirico d'Orcia, fino a Pienza, colline dalle forme sinuose, talvolta gibbose, magnificamente irregolari e orlate da fasce boschive, creano effetti di luce straordinari sul paesaggio. Lungo le strade trovate continuamente piazzole panoramiche per fermarsi ad osservare e fotografare.
Verdi pascoli

In primavera le greggi di pecore sono al pascolo nelle Crete Senesi, sempre sorvegliate dai cani da guardiania, per lo più maremmani abruzzesi, che le difendono dagli attacchi del lupo, tornato a vivere in queste zone da alcuni anni. Di notte le pecore vengono ricoverate negli ovili. Molte sono state "importate" dalla Sardegna negli anni Sessanta e Settanta quando questi territori erano pressoché abbandonati.
Il cacio delle Crete Senesi

Il pecorino di Pienza DOP è prodotto con il latte di pecora di razza sarda. Si trova fresco, semi-stagionato o stagionato: lo si consuma da tavola oppure come ingrediente di piatti saporiti o grattugiato sulla pasta. I senesi in primavera lo mangiano rigorosamente fresco, abbinato con le fave crude. Il suo sapore così intenso lo si deve alla varietà della flora dei pascoli delle Crete Senesi.
La città ideale del Quattrocento

La via principale di Pienza, la città fatta costruire da papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, come città perfetta, secondo i canoni dell'Umanesimo. Arroccata sulla cima di una collina, Pienza domina tutta la val d'Orcia e offre scorci panoramici incantevoli sul monte Amiata come sulle Crete Senesi.
Rinascimento autentico

La cattedrale di Pienza è stata da poco riaperta al pubblico dopo alcuni anni di lavori di consolidamento e restauro. Ad opera dell'architetto Bernardo Rossellino, è considerata un prototipo di stile rinascimentale, ispirata ai canoni di Leon Battista Alberti. L'interno invece, risente ancora dei canoni gotici. Si trova nella piazza centrale di Pienza, di fronte al palazzo comunale.
Il borgo del Teatro povero

L'ingresso del borgo di Monticchiello, a pochi chilometri da Pienza, famoso per l'esperienza del Teatro povero che da oltre 50 anni mette in scena ogni estate una commedia teatrale scritta e interpretata dagli abitanti di Monticchiello nella loro piazza principale. Prima della rappresentazione è possibile cenare al ristorante Bronzone, dove cucinano e servono gli stessi attori che poi vedrete in scena.
L'anello delle Biancane

Le biancane sono caratteristiche cupolette bianche che affiorano dal terreno, ben visibili sulla strada che da Siena porta ad Asciano: sono formate per lo più da concentrazioni saline presenti nel terreno. In passato erano molto più numerose, ma sono state in gran parte asportate per far spazio all'agricoltura. Da alcuni decenni invece sono tutelate come elementi paesaggistici. Si possono vedere seguendo un facile sentiero ad anello di circa 5 chilometri che regala panorami meravigliosi.
Memorie della Val d'Orcia

L'ingresso di villa La Foce, a Montepulciano. Di origini cinquecentesche, la villa fu acquistata insieme a decine di poderi dalla scrittrice Iris Origo negli anni Venti. Con il marito Antonio, la Origo trasformò un vecchio latifondo in una moderna azienda agricola che forniva servizi all'avanguardia per i suoi lavoratori, come una scuola e un dopo-lavoro. Oggi si possono visitare i giardini, i poderi sono stati trasformati in lussuose case-vacanza e la villa è una splendida location per matrimoni. La storia di questi luoghi è narrata dell'autobiografia della Origo, Immagini e Ombre e in altri suoi scritti.
Cipressi superstar

Questo boschetto di cipressi vicino a San Quirico d'Orcia è tra i più fotografati al mondo (ne esiste anche un altro simile poco distante). Si vede dalla strada Cassia, sulla destra per chi arriva da Siena.
Sculture per la pace

Gli Horti Leonini di San Quirico d'Orcia, con al centro la statua di Cosimo III de'Medici, sono un giardino cinquecentesco a ridosso delle mura del paese. Ogni estate da oltre cinquant'anni ospitano la mostra di scultura contemporanea Forme nel Verde, quest'anno dedicata al tema della pace, con artisti di diversi paesi, anche russi e ucraini.
Le Crete Senesi per ogni stagione

La strada di Monte Sante Marie, ad Asciano, in piena estate quando, dopo il raccolto dei cereali, i campi rimangono spogli. Ogni stagione il paesaggio delle Crete assume colori e dunque aspetti diversi: dal verde della primavera, si passa al giallo oro dei cereali maturi, all'ocra dei campi appena trebbiati al marrone-grigio dei campi arati.
Una pieve per due Papi

Nella Pieve romanica di Corsignano, a 1 km da Pienza, furono battezzati ben due papi, Pio II (Enea Silvio Piccolomini, il creatore di Pienza) e suo nipote Pio III. Le sue origini tuttavia sono molto più antiche, probabilmente risale al VII secolo, come testimonia la decorazione di un capitello che rappresenta un serpente Regolo, divinità del mondo pagano romano, ancora presente nell'immaginario di chi ha creato la Pieve.
Il casale dei miei sogni

Tipico casale in pietra nella zona tra le Crete Senesi e la Val d'Orcia, una delle zone più pittoresche della Toscana meridionale, caratterizzata da colline sinuose. I filari di cipressi, che segnano le strade di accesso ai poderi, sono peculiari di questa zona, perché resistenti al clima secco e adatti ai terreni argillosi come quelli delle Crete.
Come velluto

I terreni dolcemente ondulati delle Crete Senesi sono i sedimenti del mare dell'epoca del Pliocene che ricopriva quest'area dai 2,5 ai 4,5 milioni di anni fa.
Aspettando il solstizio d'estate

Il Site Transitoire è un'opera d'arte dello scultore francese Jean-Paul Philippe creata nel cuore delle Crete Senesi nel 1993 nei campi tra le località di Leonina e Mucigliani, nel comune di Asciano. Si raggiunge con una breve passeggiata dalla strada asfaltata. Da vedere la sera del 21 giugno, solstizio d'estate, quando il sole al tramonto è perfettamente allineato alla fessura superiore della finestra in pietra.
Ora et labora delle Crete Senesi

L'Abbazia benedettina di Monte Uliveto maggiore (1344) è un grande complesso monastico immerso in un bosco nel mezzo delle Crete Senesi nel comune di Asciano. Ricca di opere d'arte (nella foto, la ricca biblioteca di epoca barocca), conduce tutt'ora un'azienda agricola che produce principalmente vino e olio. Da visitare le suggestive cantine dove gli operosi monaci guidano le visite e vendono i prodotti della casa.
Quando la Spa è in piazza

La piazza di Bagno Vignoni, in Val d'Orcia, è una vasca termale di acqua calda che sgorga da millenni: era infatti già nota e sfruttata dai romani, che di terme se ne intendevano. Nella vasca è proibito bagnarsi, ma nel borgo ci sono diversi alberghi che utilizzano la fonte termale per piscine e centri benessere. L'acqua della vasca viene incanalata e scende lungo una collina formando mini-piscine dove ci si può immergere.
Siena skyline

La Siena vista dalle ultime propaggini delle Crete Senesi, sul versante sud. Sono presenti tutti gli elementi dell'idilliaco paesaggio toscano: filari di cipressi, biancane, boschetti, uliveti, vigne, poderi e prati erbosi cingono le mura della città. Sullo sfondo, le colline della Montagnola Senese, ancora ricoperte da fittissimi boschi di leccio.

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