Torna la Biennale di arte contemporanea delle Dolomiti SMACH in Val Badia e Alta Val Badia, alla sua VII edizione, con 10 nuove istallazioni open-air da scoprire passeggiando lungo un percorso ad anello in alta quota. Dal 12 luglio al 14 settembre i panorami mozzafiato dei Monti Pallidi si arricchiscono di opere selezionate tra 273 proposte, tante ne sono state avanzate da artisti provenienti da 47 paesi.
I criteri per partecipare alla selezione di SMACH sono piuttosto sfidanti per gli artisti: le opere devono essere al contempo originali e resistenti alle intemperie, creative ma a budget ridotto, armoniose con il paesaggio e coerenti con il tema, che per questa edizione era la “cu” (dal ladino, cote in italiano), ovvero la pietra che si usa per affilare la falce con cui si taglia l’erba nei prati, attrezzo antico e universale, usato in tutti i paesi del mondo, che diventa metafora di trasformazione, sapere tecnico e memoria culturale.
La giuria, presieduta dal designer Stefan Sagmeister, ha premiato progetti che hanno saputo coniugare creatività, sostenibilità e resistenza agli elementi naturali, in un dialogo profondo con il paesaggio dolomitico. «Ogni proposta è stata un piccolo atto di ingegno contro i limiti materiali ed economici», ha spiegato Sagmeister.
I vincitori della Biennale di arte SMACH
Ecco i dieci vincitori, selezionati non sulla base dei loro curricula, ma dei progetti creativi: Carmine Auricchio, Jonathan Coen, Moritz Knopp (Italia/Germania) con l’opera“.arexport”; Hans De Backer aka Drukdoenerij (Belgio) con With Every Step; ELSE (Fei Xu Zimo Zhang) (Cina/Francia) con Trace of Land; Lola Giuffré (Australia), Sway; Theresa Hattinger (Austria), con Langsam Slow; Elias Jocher (Italia) con Moprh Module; Hama Lohrmann (Germania) con Stone Age; Luca Rossi (Italia) con CU X Mission; Matteo Simondi con Associazione Prometheus e Officina Fabre (Italia) con iCÙ; Alex Xiaotan Yang, Wentao Guo (Cina) con Entanglement. A questi si aggiunge il progetto satellite Hortus Pictus di Riccardo Buonafede, realizzato in collaborazione con Kronplatz-Plan de Corones e il Lumen Museum.
Al termine della Biennale, alcune opere potranno entrare a far parte della collezione permanente SMACH Val dl’Ert, un parco di sculture di 25 ettari a San Martino in Badia, uno dei primi art trail delle montagne italiane, che già conta 27 opere, visitabile gratuitamente tutto l’anno.
Con SMACH inaugurato anche Terzo Paradiso di Pistoletto
In occasione della Biennale, il giorno prima dell’inaugurazione, SMACH Cultural Hub inaugura l’opera Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, un’installazione permanente realizzata in un’area di 52x24 metri con il legno degli abeti abbattuti dalla tempesta di Vaia del 2018 in località Plans (comune di Colfosco), ai piedi del passo Gardena in prossimità del massiccio del Sella. L’opera, visibile anche in inverno a chi andrà a sciare sulle piste della Val Badia e dagli scalatori della Ferrata Tridentina, è raggiungibile tramite un percorso pedonale e ciclabile.
Terzo Paradiso richiama il passaggio a uno stadio diverso della civiltà planetaria indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza, in cui vengono riformati i principi e i comportamenti etici che ispirano la vita comune. Il simbolo del Terzo Paradiso, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, è composto da tre cerchi consecutivi: i due esterni rappresentano le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio, quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.
Come visitare la Biennale delle Dolomiti
Le opere di SMACH, poste tra i 1300 e i 2400 metri di altitudine, si possono visitare con brevi trekking giornalieri oppure organizzando escursioni di più giorni, come i 3 trekking proposti in collaborazione con Holimites, con pernottamento in rifugio per vivere l’emozione della filosofia SMACH che unisce arte e natura. I percorsi della durata di 4 giorni e 3 notti, partiranno il 15 luglio, il 26 agosto e il 2 settembre 2025. Info su: www.smach.it/trekking.