Le vacanze estive sono alle porte e per i ritardatari parte la rincorsa alle prenotazioni dell'ultimo minuto. Tra chi sceglierà di restare in Italia e chi invece opterà per una destinazione all'estero, sono in tanti quelli che nei prossimi mesi prenderanno l'aereo. E allora è bene sapere che ci sono nuove regole Ue per viaggiare in attesa di approvazione. Nella lunga battaglia contro i costi aggiuntivi imposti dalle compagnie aeree low-cost, il punto fermo stabilito dai ministri dei Trasporti degli Stati membri dell'Ue, riuniti nei giorni scorsi a Bruxelles, è quello di stabilire che cosa sia a pagamento e cosa invece debba essere incluso nel costo del biglietto. Si tratta insomma di definire i diritti dei passeggeri, che spesso si trovano addebitare extra non previsti.
Dai bagagli ai risarcimenti, come cambiano le regole per viaggiare in aereo
La tendenza sempre più diffusa è infatti quella di scorporare dal prezzo base del biglietto quello del bagaglio a mano, un malcostume che lo scorso novembre la Spagna ha già sanzionato, condannando cinque compagnie aeree a pagare una multa di 179 milioni di euro per pratiche abusive. Sulla scorta di questa sollecitazione, gli Stati membri hanno chiesto di introdurre per tutti i passeggeri un nuovo tipo di bagaglio a mano gratuito, da sistemare sotto il sedile. "La Corte di giustizia europea ha chiarito che il bagaglio a mano è parte integrante del prezzo base del biglietto. Di norma, non c’è alcun sovrapprezzo, purché il bagaglio sia di dimensioni ragionevoli", afferma a Euronews Steven Berger, avvocato dell'Organizzazione europea dei consumatori (Beuc). "Stiamo assistendo a una proliferazione di compagnie aeree che fanno pagare questo tipo di bagaglio. Chiediamo regole molto chiare: i passeggeri devono poter portare un solo bagaglio, una piccola valigia o uno zaino". Diverso è il caso di bagagli a mano più ingombranti e di trolley fino a 10 chilogrammi, da sistemare in cappelliera: questo genere di valigie resteranno a pagamento.
Ben diverso è il punto di vista delle compagnie aeree europee, secondo cui, in base alla legislazione europea e al mercato unico, "i vettori hanno il diritto di disaggregare i propri servizi per offrire ai passeggeri il miglior pacchetto possibile", come spiega Kevin Hiney, direttore delle comunicazioni di A4E (Airlines for Europe). La proposta degli Stati non si limita a disciplinare la gratuità dei bagagli a mano più piccoli, ma rientra in un progetto più ampio di riforma dei diritti dei passeggeri aerei dell'Ue, con una modifica del regolamento, fermo a 12 anni fa. Tra le proposte avanzate dal Consiglio europeo dei ministri dei Trasporti, che dovranno essere votate dal Parlamento europeo entro la fine dell'anno, c'è il risarcimento per i ritardi dei voli aerei. A tal proposito, i ministri europei hanno convenuto che nei viaggi inferiori a 3.500 chilometri e all'interno della Ue si applica un risarcimento di 300 euro per ritardi di oltre le 4 ore. Mentre per i viaggi superiori a 3.500 chilometri e con ritardi superiori a 6 ore si applica un risarcimento di 500 euro.
Ma non è tutto. Se un volo viene cancellato, la compagnia aerea è chiamata a fornire un adeguato reindirizzamento entro tre ore dall'interruzione. In caso di inottemperanza, i passeggeri possono richiedere un rimborso fino al 400% del costo originale del biglietto. Per presentare una richiesta o un reclamo i passeggeri hanno fino a 6 mesi di tempo, mentre per le compagnie aeree è introdotto un termine di 14 giorni dalla presentazione della richiesta per il pagamento di un risarcimento o per fornire una risposta chiara e motivata al passeggero.