Li riconosci perché il sabato passeggiano per Trafalgar Square o fanno la foto davanti a Buckingham Palace. Sono i turisti, con la T maiuscola. Li riconosci perché la domenica mattina fanno la fila fuori da Fortitude e vanno ad acquistare fiori al Columbia Road Market. Sono i turisti di Instagram made me do it, figli dei social. Voi, chi volete essere? Ecco cinque consigli per viversi Londra senza sembrare turisti (dati da una local).

Farsi prendere dalla sunshine guilt

Avete presente la lista delle parole intraducibili? Bene, aggiungete questa espressione: sunshine guilt, anche detta Fear of missing out on sunshine (FOMOS, abbreviata). Il mito del maltempo britannico è stato da tempo demistificato (a New York piove il doppio di Londra, e persino Miami è più piovosa della capitale britannica), ma ciò non toglie che i mesi autunnali e primaverili possano risultare piuttosto deprimenti se il cielo resta coperto; ecco perché, appena spuntano le prime giornate di sole, i londinesi iniziano a provare la sunshine guilt, il senso di colpa e l’urgenza di stare all’aperto a godersi luce e calore anziché restare chiusi in casa o in ufficio.

Non c’è modo migliore per liberarsi della sunshine guilt, e di qualsiasi altro senso di colpa dettato dalla fretta del fare, che trascorrere un pomeriggio in uno dei verdi parchi della capitale. Hyde Park, Green Park, Richmond, Regent’s o Victoria: non importa quale, e nemmeno la stagione è rilevante. Se è una bella giornata senza nuvole li troverete pieni di londinesi. Quanto alle attività, anche in questo caso c’è l’imbarazzo della scelta: si legge un libro, si mangia un Flake 99, si prende il sole o si gioca a volano.

Provare il Sunday Roast

Non sto dicendo di evitare il famosissimo Borough Market o tutte le bakery virali che puntualmente spuntano sui feed dei nostri social, ma se dovessi davvero consigliare un’esperienza autentica legata al cibo e alla convivialità, vi direi di provare il Sunday Roast, meglio ancora se consumato dentro un pub locale, in qualche quartiere periferico.

Il Sunday Roast è molto simile al nostro pranzo della domenica, e questo perché la tradizione ha origini antiche, risalenti all’epoca in cui le famiglie inglesi più agiate cucinavano grandi arrosti la domenica, dopo la messa. L’arrosto viene servito accompagnato dal tradizionale Yorkshire pudding, verdure al burro e patate croccanti, il tutto accompagnato da una buona pinta di birra. È un pranzo impegnativo, e forse proprio per questo meno inflazionato rispetto ai classici fish & chips e ai pub del centro che servono la colazione all’inglese.

Una visita divisa per quartieri

Non c’è modo migliore di visitare Londra se non dividendo l’itinerario di viaggio per quartieri. Il quartiere è la vostra destinazione, tutto ciò che racchiude al suo interno una piacevole sorpresa da cui lasciarsi conquistare. Avrete sicuramente sentito parlare di Shoreditch, Islington e Hackney, i quartieri un tempo periferici oggi riconvertiti nei cool spot, che ospitano wine bar e negozi dell’usato.

Si può andare oltre e avventurarsi in quei quartieri dove la gentrificazione non è ancora arrivata (per ora). Parlo di Brixton, Peckham e Dalston. Quest’ultimo è perfetto se siete degli animali notturni, a caccia di musica sperimentale, concept bar e di una Londra autentica che conserva ancora un’anima giovane e multiculturale.

Scegliete un main event

Anche in questo caso non è rilevante che si tratti davvero di un main event: l’importante è che sia abbastanza importante da strutturare attorno ad esso l’itinerario e le altre attività della vostra visita. La ricchezza di Londra sta proprio nel fatto di essere una grande città, e come tutte le capitali possiede una vita culturale e un calendario di eventi che non si trovano da nessun’altra parte. Il West End è il quartiere dei teatri: da Matilda al Fantasma dell’Opera c’è solo l’imbarazzo della scelta. Così come lo stadio di Wembley e l’O2 Arena ospitano tutto l’anno concerti di artisti di fama internazionale.

L’Inghilterra è la patria del calcio, e non serve essere appassionati per godersi un pomeriggio allo stadio come veri tifosi. In alternativa, si può seguire il calendario dei grandi eventi di tennis oppure controllare gli aggiornamenti dei club locali per capire quando aprono i match al pubblico. Una chicca per veri local, e per provare qualcosa di insolito, è prenotare un biglietto per una partita di cricket, allo stadio Ovale nel quartiere di Kennington.

Non si può far tutto

Concludo con quello che sembra il più banale dei consigli, ma è anche il primo che mi sento di dare a chiunque venga in visita a Londra, a prescindere dal fatto che sia la prima o l’ultima di una lunga serie. Nell’elenco dei posti da visitare, dove mangiare o dove andare a fare acquisti ci sono sicuramente almeno tre attività da rimandare al viaggio successivo, e questo perché, se non si vuole cadere nella mentalità dei turisti, bisogna operare dei tagli.

I londinesi si spostano sui mezzi pubblici (tube, autobus, bike rental) e anche in questo caso vige la regola del risparmio: se ci si sposta da est a ovest, difficilmente nello stesso giorno ci si sposterà anche da nord a sud. Questo perché muoversi a Londra richiede tempo e denaro: non dimentichiamoci che è la città con i mezzi di trasporto più costosi al mondo.

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