Un viaggio in Kerala è un viaggio per l’anima. Questa regione stretta e lunga, nel sud-ovest indiano, per millenni è stata il fulcro di scambi culturali e commerciali, meta di esploratori e commercianti attratti dalle sue spezie. Oggi invece, i viaggiatori cercano qui un rifugio per rigenerarsi e riposarsi.
Partire per il Kerala
Lontana dalla frenesia delle altre regioni indiane, il Kerala ha moltissime spiagge tropicali che si affacciano sul mar Arabico e una natura esplosiva e florida che invita alla scoperta. La città di Munnar per esempio è circondata da dolci colline costellate da piantagioni di tè risalenti agli ultimi anni del XIX secolo. Il parco nazionale di Periyar, invece, è un'area naturale protetta istituita nel 1982 e occupa una superficie di 778 km², qui è possibile incontrare gli elefanti.
La principale città del Kerala è Alleppey, anche chiamata Alappuzha, è nota per essere la città più pulita dell’India e per la meraviglia delle sue spiagge, lagune e canali, è conosciuta anche come la Venezia d'Oriente. Ad Alleppey ci sono moltissime Backwaters, ovvero case galleggianti e sicuramente una vacanza in houseboat si ricorda per tutta la vita.
Il Kerala, culla di molte arti tradizionali indiane come la danza kathakali e la lotta kalaripayattu, ha anche un passato coloniale, ancora visibile nello stile olandese e portoghese delle case e nella presenza di chiese cristiane, moschee e sinagoghe.
Alappuzha
Dal faro di Alappuzha si gode di una vista panoramica sulla enorme e desolata spiaggia di Alappuzha Beach, molto frequentata soprattutto per le passeggiate al tramonto.
Soltanto 12 km più a nord, nella zona di Mararikulam invece, ci si può rilassare al sole e fare il bagno nella splendida Marari Beach o ad Andhakaranazhi Beach, ancora più a nord, lungo la highway 66.
Nei dintorni di Alappuzha è possibile visitare il Revi Karuna Karan Memorial Museum così come anche alcune chiese cristiane.
La cultura del Kerala
Kerala significa terra delle palme da cocco, qui per millenni sono approdati mercanti romani, arabi e cinesi attratti dal commercio delle spezie.
Con l’arrivo di Vasco Da Gama, nel sedicesimo secolo, la regione conobbe un’intensa colonizzazione da parte degli europei che proseguì fino al 1956, quando nacque l’odierno stato del Kerala, con il primo governo comunista liberamente eletto al mondo. Il Kerala oggi è una delle regioni più ricche dell’India, anche grazie al forte interesse per le sue tradizioni culturali. Il Kerala è anche la regione più colta del paese, con un tasso di alfabetizzazione del 93%. Il turismo è in forte crescita ed espansione con oltre 10 milioni di turisti annui.
Il periodo migliore per visitare il Kerala
Come in tutto il sud indiano, il Kerala ha temperature calde tutto l’anno. Il clima è tropicale e la stagione secca va da dicembre a marzo mentre quella monsonica delle piogge e va da giugno ad ottobre. Il periodo migliore per visitare la regione va dunque da novembre, mese in cui le piogge iniziano a diminuire, a marzo quando il caldo inizia a esser pesante. Dicembre è il mese prediletto per il clima fresco e asciutto.
Spostarsi in Kerala
Prenotare un tour privato con un driver che guidi e accompagni nelle varie tappe del percorso è il modo migliore per spostarsi in Kerala. Caotiche e affollate, le strade indiane sono percorse da auto e animali che spesso tagliano la strada improvvisamente, per questo motivo è consigliabile avere un autista esperto del luogo. Per chi invece decide di utilizzare i mezzi pubblici, è possibile che gran parte del viaggio sarà in attesa delle giuste coincidenze, quindi da escludere per chi ha tempi un po’ stretti, anche se fare un tratto di viaggio in treno è sempre di gran fascino.