Avete mai sentito il suono che fanno le api, mentre laboriose riempiono le cellette del proprio alveare? È una melodia strana, ricorda quasi le onde del mare. No, niente a che vedere con quel brusio che ci spaventa quando, stesi al sole in estate, ne sorprendiamo una ronzarci attorno. Osservare le api lavorare, scrutarle con la stessa attenzione con cui loro scrutano noi, intente nelle faccende quotidiane, è un'esperienza preziosa. E in un antico borgo toscano, trasformato in resort di lusso, tra vigneti, colline e tramonti rosso fuoco, è possibile averne la prova.

Siamo a Castelfalfi, in Toscana, terra di confine (e per questo in passato contesa) tra Firenze e Pisa. Un borgo antichissimo che oggi rivive grazie all'intervento di un illuminato imprenditore indonesiano, che nel 2021 ha acquistato i 1100 ettari di tenuta per trasformarla in una vera e propria oasi di benessere, in perfetta simbiosi con la natura. Un luogo magico, Castelfalfi, la cui storia corre indietro fino a Etruschi e Longobardi, marchiandosi poi di un succedersi di proprietari, saccheggi e incendi durante le lotte di potere tra Firenze e Siena. Quando arriva la famiglia Medici Tornquinci, ecco un periodo di pace, poi nel XX secolo il paese viene definitivamente abbandonato: sono le conseguenze la seconda guerra mondiale.

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Neanche un secolo dopo il borgo è rifiorito e tra i due corpi principali dell'hotel 5 stelle lusso Toscana Resort Castelfalfi, le 11 ville e gli 8 ristoranti, si scorgono le case private degli abitanti di un tempo e di quelli attuali: passeggiando nel centro (dove tra l'altro quest'anno è allestita la meravigliosa mostra itinerante "La scuderia" curata da Alberto Bartalini), sulla strada che porta al castello, si respira un'aria di vita vissuta: sembra di essere piombati a sorpresa in un piccolo mondo antico. Arrivando a Castelfalfi e affacciandosi dalla terrazza del Bar Ecrù, la vista è sconfinata: siamo nel cuore della Toscana, a poche manciate di chilometri ci sono le torri di San Gimignano e il prezioso gioiello che è Volterra.

Soggiornare a Castelfalfi però non è solo camere (e ville) di lusso o ristoranti gourmet (che comunque meritano una menzione speciale uno per uno), qui il cuore del soggiorno è l'esperienza. Se non siete dunque giocatori di golf appassionati lasciatevi alle spalle l'enorme campo da 27 buche del Golf Club Castelfalfi e dedicatevi invece a un'immersione totale nella natura. Tra le (oltre 50) attività proposte dall'hotel se ne scelgono alcune tra le più originali. Se lo yoga e una gita alla spa vi tentano, concedetevele rigorosamente solo dopo aver provato il corso di bushcraft con Adam Nazer (imparare le tecniche di sopravvivenza nell'era digitale è ancora più affascinante) unito a un percorso nel nuovo Adventure Park. Si continua con un oil & wine tasting guidato da Diego Mugnaini, appassionato ed esperto pronto a guidare l’ospite alla conoscenza delle eccellenze dell'Azienda Agricola Tenuta di Castelfalfi. L'esperienza che merita di più rimane, forse perché la più insolita, quella dell'apicoltura: si inizia con la visita agli apiari, vestiti di tutto punto e in totale sicurezza, il tour continua in laboratorio per concludersi in una degustazione guidata di miele. A guidare il tutto Matteo Gioia e Filippo Bonini, appassionati apicoltori e responsabili del progetto: un’esperienza da provare se non vi è mai capitato, a maggior ragione con loro.

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Il fil rouge che unisce l'esperienze e i luoghi tutti diversi tra loro (diffusi ma in qualche modo evidentemente parte di un tutto) è il rapporto simbiotico con la natura. Dalle grandi porte finestre delle ville nei pressi del campo da golf, letteralmente pied dans la nature, fino ai menù dei ristoranti guidati da chef promettenti, che si servono di materie prime coltivate direttamente all'interno della tenuta, il contatto con la natura è 24/7. I vigneti esattamente come gli uliveti, sono rigorosamente a coltivazione biologica e la produzione spazia dal vino e l'olio fino a birra, grappe, amari e addirittura gin. Un borgo antico, un hotel diffuso ma anche un luogo di ritrovo per tutti (i ristoranti e molte delle attività sono infatti aperte anche a chi non soggiorna qui) per riscoprire la bellezza di staccare dal mondo reale e concedersi una pausa rigenerante. Segnare l’indirizzo in agenda ora, prego.